Un pericoloso rinvenimento che ha coinvolto una struttura militare ha richiesto ieri l'intervento del personale qualificato nella bonifica degli ordigni inesplosi dell'Esercito, è stato effettuato nel comune di Vibo.
L'ordigno, rinvenuto casualmente dopo un evento atmosferico particolarmente violento e prolungato, è stato riconosciuto dal personale artificiere dei Carabinieri di Vibo che ha provveduto a metterlo in sicurezza e ad avviare le corrette procedure per la neutralizzazione.
La città di Vibo e la sua pista venne ripetutamente bombardata dagli Alleati e ve ne sono diversi documenti filmati, uno dei quali indica la data del 16 Luglio del 1943, giorno sanguinoso nel quale vennero effettuate 207 incursioni per colpire principalmente l'aeroporto "Luigi Raffa", ove erano parcheggiati circa 70 aerei della Regia Aeronautica.
Oltre 110 bombardieri alleati quel giorno sganciarono tonnellate di bombe a frammentazione e ad alto potenziale, radendo al suolo il complesso aeronautico, facendo centinaia di feriti e di morti e rendendo inoffensiva la difesa aerea italiana.
Una di quelle micidiali bombe a frammentazione americana rinvenuta in una zona della attuale pista di volo dell'eliporto , forse per la bassa quota di sgancio, è rimasta inesplosa per oltre 70 anni.
Il Team dell'Esercito guidato dal Primo Maresciallo Giuri, coadiuvato dall'Operatore CMCS Catricala' , supportati dall'assistenza sanitaria del 118 di Vibo, hanno rimosso e trasportato, il residuato inesploso presso una cava comunale dismessa, nelle adiacenze della base stessa, dove è stata fatta brillare in maniera controllata, per evitare gli effetti devastanti delle schegge metalliche.
I Nuclei Artificieri dell'Esercito che sono responsabili della bonifica dei residuati bellici, effettuano oltre 3000 interventi all'anno su tutto il territorio nazionale e sono una risorsa professionalmente preziosa ed invidiata a livello internazionale, per la competenza e la sicurezza dimostrata nelle operazioni in oltre 60 anni di duro lavoro sul territorio nazionale e nello svolgimento delle operazioni di pace in ogni parte del mondo.