La vicenda è quella relativa all'inchiesta, condotta dai sostituti procuratori Santi Cutroneo e Filomena Alberti, e che scaturisce da un'indagine condotta nel 2010 dalla Guardia di finanza che aveva portato, tra l'altro, al sequestro di numerose abitazioni in località "Buffetta", affacciata sul golfo di Sant'Eufemia.
Nella zona, destinata ad uso agricolo, gli strumenti urbanistici prevedevano la realizzazione soltanto di stalle per animali e casolari.
In realtà vi sono state realizzate 47 ville lussuose che l'hanno trasformata in una delle aree residenziali più importanti del capoluogo, senza che sia stata rilasciata, secondo quanto é emerso dall'inchiesta, alcuna concessione edificatoria
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia oggi ha emesso l'avviso di conclusione indagini nei confronti di 13 persone coinvolte nella inchiesta per abusivismo edilizio.
Tra gli indagati c'é anche l’architetto Francesco Alessandria, già assessore ai Lavori pubblici nella giunta comunale di Elio Costa e poi dimissionario nell'aprile dello scorso anno
Il pm Filomena Aliberti della Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini preliminari per: Rosario Russo, 55 anni, di Vibo Valentia; Gabriele Corrado, 59 anni, di Vibo Valentia; Antonio Fusca, 42 anni, di Longobardi, frazione di Vibo; Domenico Fusca, 53 anni, originario di Stefanaconi, residente a Longobardi ma di fatto domiciliato a Vibo in località “Buffetta”; Elio Fusca, 43 anni, di Piscopio; Vittoria Fusca, 51 anni, di Vibo; Pietro Macrì, 52 anni, di Vibo; Leonardo Fusca, 50; Francesco Ramondino, 66 anni, di Vibo; Salvatore Ramondino, 60 anni, di Vibo; Raffaele Russo, 82 anni, di Vibo; Antonietta Soriano, 65 anni, nata a Vibo Valentia e residente a Messina.
Stralciata invece la posizione di Domenico Crudo, 82 anni, di Vibo.
Le singole accuse.
Rosario Russo è indagato poichè, ad avviso della Procura, quale proprietario di un immobile in località Buffetta avrebbe realizzato alcune opere in difformità della concessione edilizia del 2002, mentre Gabriele Corrado è invece accusato di aver in due casi eseguito delle opere in difformità ai permessi a costruire in sanatoria e in un caso in assenza di qualunque permesso.
Antonio Fusca è invece accusato di aver realizzato, “in violazione delle norme urbanistiche”, corpi di fabbrica destinati a civile abitazione, “in assenza di concessioni o permessi a costruire omettendo, nel contempo, il deposito degli elaborati grafici e la comunicazione dell’inizio delle opere all’ex Genio Civile”.
Stessa contestazione, ma per immobili diversi, anche nei confronti di
Francesco e Salvatore Ramondino, Antonietta Soriano, Raffaele Russo, Domenico Fusca, Leonardo Fusca, Vittoria Fusca ed Elio Fusca. I cinque Fusca sono poi indagati, quali proprietari pro indiviso, per una lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio.
Pietro Macrì è infine indagato quale legale rappresentate della “E.D.O. Consulting srl” , proprietaria e committente di alcune opere in località Buffetta che sarebbero state realizzate in difformità al permesso a costruire ed in zona agricola.
Le opere, secondo l’accusa, sarebbero state realizzare non in base al progetto esecutivo e comunque senza la denuncia dei lavori al competente Ufficio regionale (ex ufficio del Genio Civile) e alla ripartizione Urbanistica del Comune di Vibo.
Le condotte coprono un arco temporale che va dal 2010 al 2015.
Zona agricola non rispettata.
Alcuni degli immobili di località “Buffetta”, secondo gli inquirenti, sono stati realizzati del tutto abusivamente e in alcuni casi poi condonati.
In altri casi ci si trova invece dinanzi a costruzioni formalmente assentite con permessi rilasciati (conformemente alla variante al Prg denominata variante Karrer) per l’esercizio di attività di tipo agricolo, con progetti che prevedevano la destinazione del piano seminterrato o del piano terra a deposito attrezzi e prodotti agricoli.
Tuttavia la Guardia di Finanza ha accertato che la gran parte degli immobili costruiti non sono in alcun modo collegati funzionalmente allo svolgimento di attività agricole.
Il Tribunale del Riesame di Vibo aveva confermato il sequestro degli immobili di:
Pietro Macrì, (avvocato Vincenzo Gennaro);
Vittoria Fusca, (avvocato Walter Franzè);
Salvatore Ramondino, (avvocato Ignazio Di Renzo); Antonio Fusca (avvocato Salvatore Sorbilli).
Dissequestrati, invece, gli immobili di:
Domenico Fusca (avvocato Walter Franzè e Salvatore Sorbilli);
Rosario Russo, 55 anni, di Vibo Valentia (difeso di fiducia dagli avvocati Rocco Barillaro e Marco Messina);
Gabriele Corrado (avvocati Rocco Barillaro e Marco Messina);
Leonardo Fusca, (avvocato Salvatore Sorbilli);
Elio Fusca (avvocato Ignazio Di Renzo).
Tutti gli indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere al pm di essere interrogati o per presentare eventuali memorie difensive.