In manette quattro imprenditori.
Ai domiciliari cinque dirigenti dell'Anas.
Contestati anche attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso d'ufficio e falso ideologico.
Sono finiti in carcere :
Gregorio Cavalleri, 66 anni, imprenditore, residente a Dalmine (Bergamo), titolare dell'omonima ditta;
Domenico Gallo, 61 anni, imprenditore, di Bovalino (Rc);
Vincenzo Musarra (64), rappresentante legale ditta Cavalleri, di Verdello (Bg);
Carla Rota (55), responsabile amministrativa della ditta Cavalleri, di Almè (Bg).
Sono finiti ai domiciliari:
Vincenzo De Vita (45), direttore operativo «qualità materiali», residente a Tropea;
Giovanni Fiordaliso (47), direttore dei lavori sul tratto di autostrada interessato dall'inchiesta, di Reggio Calabria;
Salvatore Bruni (41), direttore operativo-contabile, di Catanzaro;
Consolato Cutrupi, 46 anni, funzionario Anas, Rup dei lavori, di Reggio Calabria;
Antonino Croce, 37 anni, geometra, ispettore di cantiere, di Palermo.
Secondo l'accusa, nel tratto autostradale fra gli svincoli di Serre e Mileto sarebbe stata messa in piedi una truffa attraverso una serie di falsi ideologici riguardante sia il materiale usato per i lavori sia i mancati controlli.
Dalle indagini sull'esecuzione dei lavori di ammodernamento affidati in appalto dall'Anas per un importo di circa 61 milioni di euro, coordinate dal sostituto procuratore Benedetta Callea, è emerso, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, un quadro di diffuse irregolarità riguardanti vari episodi di truffa e frodi nelle pubbliche forniture; false certificazioni di lavori mai eseguiti o eseguiti solo in parte oppure in grave difformità rispetto alle previsioni contrattuali; alterazioni della contabilità lavori ed omissioni, da parte degli organi della Stazione appaltante, di verifiche e controlli.
Altri 6 sono indagati
Agli indagati, che sono complessivamente 15, vengono contestate, a vario titolo, le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico in atto pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti ed abuso d'ufficio.