Eccovi l’ultima
La Guardia di finanza ha sequestrato 237mila euro importo pari alle somme percepite dai professionisti nominati nel "Comitato di gestione" dall'ex assessore regionale al Lavoro.
Ricordiamo che nello scorso febbraio l'operazione denominata Robin Hood, aveva portato all'arresto di nove soggetti, indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione, peculato, turbativa d'asta e falso materiale in atto pubblico, in relazione all'ipotizzata esistenza di un "comitato d'affari" che avrebbe gestito discrezionalmente le risorse del progetto nato per andare incontro alle famiglie in difficoltà economiche.
I successivi accertamenti svolti dalle Fiamme gialli vibonesi, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Catanzaro. Hanno fatto emergere nuove irregolarità nella gestione del progetto regionale calabrese "Credito Sociale".
Irregolarità sono state rilevate anche nella nomina di un "Comitato di gestione" costituito per curare l'istruttoria delle domande degli aspiranti al beneficio del "Credito Sociale", che avrebbero potuto essere istruite, senza alcun costo aggiuntivo per la Regione, dal personale interno all'ente.
Secondo l'ipotesi accusatoria, che ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame di Catanzaro, si sarebbe dapprima costituito l'organo in rassegna, e successivamente, senza l'avvio di idonee procedure di selezione a tutela dell'interesse della pubblica amministrazione, sarebbero stati nominati e, di conseguenza, contrattualizzati cinque professionisti, procurando a questi ultimi un ingiusto vantaggio patrimoniale - pari alle somme percepite in forza dei contratti professionali stipulati (237mila euro).
All'esito degli approfondimenti investigativi, nei confronti dell'ex assessore al "Lavoro, Formazione Professionale, Famiglia e Politiche Sociali" della Regione Calabria è stato disposto il sequestro delle somme indebitamente percepite dai suddetti professionisti, eseguito nei giorni scorsi dai finanzieri della compagnia di Vibo Valentia.