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Giuseppe Marchese

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Quando il mare arrivava alla Grutta du Pecuraru.

Domenica, 31 Maggio 2015 12:31 Pubblicato in Cronaca

Posseggo da oltre 10 anni un disegno che ritrae la piana dell’ Oliva quando il mare ancora la invadeva.

Solo ora, grazie ad Alessandro Tedesco, che ringrazio, sono venuto a conoscenza che si tratta di un disegno realizzato nel 1812 dal pittore berlinese Franz Ludwig Catel.

Quando lo ebbi nelle mani grazie a Tonino Caruso noto collezionista amanteano rilevai con immediatezza che la dicitura sottostante “Passage du Savuto entre Amantea et Nocera” era sbagliato

Non si trattava del Savuto.

Era il fiume Oliva. Il pittore che viaggiava , da nord verso sud, al seguito dell’ archeologo Albino Luigi Millin e dello scrittore Adolphe de Custine non era ancora arrivato al più famoso Sabatum romano ed aveva inteso l’Oliva come se fosse il Savuto.

In fondo al disegno, a sinistra, infatti, si notava nettamente lo scoglio grande di Coreca e più in alto, sulla collina, la Torre di Coreca, ancora oggi presente.

E non era il solo particolare.

Si notava anche la parte alta della Grotta du pecuraru, lo sbocco del Bianco, il salto della zona Furgiuele, tipico di gran parte della costa tirrenica e di Campora SG in particolare.

Ma l’elemento più intenso che si coglieva del disegno era un gruppo di 11 viandanti e 5 muli che, diretti verso sud, erano in procinto di attraversare la foce del fiume.

Nessun altro essere umano e come nota l’architetto Alessandro Tedesco nessuna abitazione.

Il Catel eseguì il disegno dall’altura della attuale piana di Campora San Giovanni e di essa con ogni probabilità dalle Case Turco o dal Pianoro Mauri.

Se esisteva oltre la Torre di Campora qualche antico manufatto essi non potevano essere ritratti perché a tergo dell’artista

Il disegno di Catel e la lettera di de Custine sono le uniche testimonianze della presenza del gruppo ad Amantea.

L’acquerello del Catel come ricorda Tedesco è oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi.

E’ fortemente interessante osservare che in soli 80 anni l’Oliva riuscì a riempire la piana della Marinella di Oliva al punto che potè essere usata per la allocazione del rilevato ferroviario.

Encomio solenne ai Carabinieri Vommaro e Miraglia

Giovedì, 28 Maggio 2015 11:19 Pubblicato in Primo Piano

Nessuno pensi che le amministrazioni comunali siano o possano essere eguali. Sarebbe una sciocchezza atta a mostrare la stupidità della gente.

 

Ecco la prova

Il 26 luglio 2012 segnalavo come i Carabinieri appuntato scelto Angelino De Sarro ed appuntato scelto Pasquale Picciolo , armati di un tubo di acqua e della divisa, ma sprovvisti di maschere antigas ed altre attrezzature tipiche dei pompieri , salvavano la famiglia Aloisio e la loro casa, con una impresa di un coraggio al limite del cosciente, fronteggiando le fiamme alte che avevano attinto alberi di oltre 10 metri , mettendo in sicurezza il bombolone del gas che sarebbe potuto scoppiare, riuscendo a spegnere, dopo più di un’ora e mezza di lotta, le fiamme prossime alla abitazione e subito dopo portavano via, prendendola in braccio, una anziana signora di un’altra casa vicina allontanandola dall’incendio e dall’acre fumo che le impediva di respirare, e nel segnalare un atto di cosciente coraggio suggerivo all’amministrazione comunale quanto opportuno.

 

Niente di niente.

Ed il 13 gennaio 2015( in due nostri articoli uno dei quali ha avuto oltre 27 mila accessi) segnalavamo la vicenda del sig Marano caduto con tutta l’auto nel fosso del torrente Torbido e portato in salvo dai due appuntati dei carabinieri di Amanteadella stazione di Amantea Stefano Vommaro e Bernardino Francesco Miraglia, che Marano ha chiamato “ I miei angeli custodi”, prontamente ed efficacemente intervenuti in suo soccorso e che abbiamo ringraziato anche noi, come abbiamo detto “consapevoli che fin quanto presenti sul territorio sono una garanzia per il paese”

Questa volta “ bingo”.

 

L’amministrazione comunale a guida Sabatino ha offerto ai due carabinieri un encomio solenne presenti i marescialli Massimiliano Diamanti ed Enrico Caporaso ed il Capitano Antonio Villano, tutti orgogliosi della loro Arma e dei loro uomini , in ogni tempo capaci di atti di coraggio e di abnegazione sincera.

Anzi il sindaco ha che ha tratteggiato il gesto dei due Carabinieri come un atto “ di coraggio e spiccato senso del dovere”.

Sorprendente poi la affermazione che la consegna dell’encomio sia stata intesa“quale occasione per ribadire il profondo affetto e la forte riconoscenza che la città ha da sempre nei confronti dell’Arma dei Carabinieri”.

Commosso il “salvato” ancora felice di aver chiamato la locale caserma dei carabinieri e che ha detto che ““Ho sempre un pensiero per loro . Sono stati grandi e non hanno badato alla loro vita per salvare la mia”.

Non possiamo sottovalutare come questi comportamenti siano anche figli della gestione della locale caserma di carabinieri da parte del maresciallo Massimiliano Diamanti al quale, insieme a tutto l’organico va ancora una volta l’apprezzamento della città.

http://www.trn-news.it/portale/index.php/bassotirreno/itemlist/tag/Bernardino%20Francesco%20Miraglia

Il Consigliere Sergio Ruggiero è contrario alla Rinegoziazione prestiti della Cassa Depositi e Prestiti Scrive il consigliere di minoranza: ”Venerdì 22 Maggio si è tenuto un consiglio Comunale per l’approvazione di una proposta di rinegoziazione dei prestiti concessi al comune dalla CDP Spa.

 

Si tratta di 92 Prestiti contratti nel tempo dal Comune, con diversa scadenza e con diverso tasso di interesse.

 

Una zavorra pesante di oltre 8 milioni di Euro per il nostro Comune che è attualmente esposto a debiti di natura finanziaria per circa 20 milioni di Euro.

La CDP Spa, Con la Circolare n. 1283, “si rende disponibile alla rinegoziazione dei finanziamenti” in ammortamento, a condizioni predeterminate.

La Maggioranza ha votato compatta, diluendo la restituzione fino al 2044, la Minoranza ha votato contro dopo avere chiesto che si facesse almeno una Commissione PER COMPRENDERE MEGLIO DOVE ANDAVAMO A PARARE.

 

La documentazione fornita dagli uffici sulla base della quale noi consiglieri potevamo comprendere e determinarci si costituiva di tabulati di difficile comprensione, resi disponibili soltanto il giorno prima. Era difficile in quelle condizioni comprendere appieno la questione per chi, come me, non è un matematico di professione o un esperto di finanza.

Ma poiché ritengo che in queste cose bisogna andarci piano, ed essendo ideologicamente avverso al trasferimento alle future generazioni dei nostri debiti, mi sono dichiarato contrario a una iniziativa dai contorni nebulosi.

Peraltro, la circolare della CDP Spa, al punto 2 (limitazioni), lett. d) recita: “la CDP, infine, si riserva di non quotare alcune scadenze e di modificare talune condizioni e opzioni offerte per la rinegoziazione indicate nella presente circolare in relazione all’andamento delle condizioni dei mercati monetari e finanziari durante il periodo di adesione”.

 

Che vuol dire?

Siamo davvero in grado di controllare fino in fondo le dinamiche di una finanza che talvolta risponde a criteri imperscrutabili?

 

A una finanza che comanda il mondo e indirizza le politiche dei popoli praticamente come vuole?

E allora, oltre a manifestare i miei timori, ho sostenuto come sia necessario percorrere la strada del rigore della spesa e la riorganizzazione dell’Ufficio tributi allo scopo di conseguire al più presto un obiettivo di efficienza, di equità e di giustizia.

In pratica ho invocato un deciso CAMBIO DI ROTTA (cosa non facile ma credo possibile) rispetto a una politica praticata un po’ dovunque e che, a mio parere, non agisce col necessario rigore nei confronti della spesa pubblica. E questo accade in quasi tutti gli Enti pubblici, a partire dallo Stato, indebitando i cittadini fino al collo.

 

La sera stessa, per capire meglio, mi sono rivolto a un matematico, che ha avuto la capacità di “decriptare” i famigerati tabulati, proiettando al 2044 alcuni dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti SPA, una società finanziaria partecipata per il 80,1% dal Ministero dell’Economia e Finanze e per il resto da diverse fondazioni bancarie.

E mi sono convinto ancora di più come, oltre ad essere eticamente inaccettabile trasferire i debiti anche ai bambini non ancora nella mente di Dio, non sia conveniente rinegoziarli nei termini prospettati, aumentando significativamente l’esposizione dell’Ente a fronte di un allentamento della pressione finanziaria che l’Amministrazione comunale presumibilmente utilizzerà non già per come previsto dalla

suddetta circolare, ossia per la riduzione dei finanziamenti, ma, data la carenza di liquidità, per finanziare la spesa corrente.

Così fanno quasi tutti.

La Maggioranza non ci ha concesso la possibilità di capire meglio negandoci almeno una Commissione (ad esempio rilevo dai tabulati che in molti casi è previsto addirittura un seppur modesto aumento del tasso di interesse, forse si poteva pensare ad una rinegoziazione selettiva anche in relazione alle diverse scadenze dei mutui), ED IO SOMMESSAMENTE PROTESTO!

E chiedo che, in nome del buon senso e della chiarezza,ci sia concessa la possibilità di capire meglio e magari di farci un po’ di conti.

Al momento, ribadisco il sospetto CHE QUESTA OPERAZIONE, VELATA DI BIANCO, COSTITUISCA PER LA NOSTRA CITTA’ UNA TRAPPOLA INFERNALE.

Amantea 24.05.2015. Sergio Ruggiero.

 

Ndr: Ha ben ragione Sergio a ritenere “eticamente inaccettabile trasferire i debiti anche ai bambini non ancora nella mente di Dio”, ma ci sembra ancora più inaccettabile che questa giunta per sopravvivere lasci i debiti passati e quelli attuali agli incolpevoli ragazzini di oggi, ed infinitamente inaccettabile che i loro padri non si incazzino( scusate la parola, ma ci sta tutta!).

E vi diremo ancora di più (anche ai distratti consiglieri di minoranza) perché è giusto che la cittadinanza SAPPIA!

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