L’operazione è andata bene, ma il paziente non ce l’ha fatta!
I parametri delle acque marine sono tutti a posto, ma il mare sta male.
Dai. Non scherziamo! Ecco le altre verità, quelle che escono fuori solo se dette dagli investigatori e dalle procure.
Ce le dice Paolo marzio, comandante della Capitaneria di Vibo Valentia che avrebbe denunciato all'autorità giudiziaria trenta sindaci per scarico abusivo.
Gli uomini della Polizia ambientale, coordinati dal comandante della Capitaneria di porto Paolo Marzio, avrebbero passato al setaccio i 50 comuni della provincia di Vibo.
Su 50 comuni della provincia di Vibo ben 17 non sarebbero dotati di impianti (altri 7, invece, sono obsoleti).
Gran parte dei tronchi fognari scaricherebbero le proprie acque, senza alcun tipo di trattamento, nei corsi d'acqua che arrivano a mare.
Al momento i centri sprovvisti di piattaforme depurative sono Acquaro, Filandari, Francica, Gerocarne, Jonadi, Arena, Dasà, Dinami, Fabrizia, Filadelfia, Mileto, Nardodipace, Polia, San Calogero, Soriano, San Gregorio D'Ippona, San Nicola Da Crissa.
Rimangono invece sotto sequestro i depuratori di Filogaso, Limbadi, Maierato, Pizzo, Briatico e Ricadi.
Ora tocca anche al tirreno cosentino.
Se Atene piange, Sparta non ride.
Anche da noi, in provincia di Cosenza molti impianti non esisterebbero, o sarebbero inattivi, o bypasserebbero la fogna direttamente negli alvei fluviali.
Le indagini compiute sarebbero all’attenzione della procura di Paola che avrebbe già intimato adeguamenti impiantistici e comportamentali.
Non si escludono azioni giudiziare
Anche ieri il responsabile della locale Guardia Costiera ha fatto visita al comune di Amantea anche se il ns comune come noto non ha un impianto di depurazione e si serve di quello di Nocera Terinese pagando costi altissimi per l’invio della fogna ma contribuendo almeno direttamente ad avere un mare più pulito, comuni interni a parte!.
Ovviamente il comune di Amantea potrebbe fare di più, molto di più, ma ci vuole una amministrazione diversa, minoranza compresa!
Nel pomeriggio di ieri un turista è annegato nelle acque antistanti alla spiaggia di localita’ “Fiorina” a Capo Vaticano (Vv). Da una prima ricostruzione, l’uomo si era tuffato in mare nel tentativo di riportare a riva le due figlie risucchiate dalle onde, ma, sbattendo contro gli scogli, e’ annegato. Le ragazze sono state poi tratte in salvo da un bagnino il quale e’ stato poi trasportato all’ospedale di Tropea essendo rimasto a sua volta ferito, anche se non in maniera grave. Il corpo del turista e’ invece stato recuperato dagli uomini della Capitaneria di Porto che, congiuntamente ai Carabinieri di Spilinga (Vv) hanno avviato le indagini sull’accaduto. Al momento non sono state rese note le generalita’ del turista.
Nella mattinata di oggi quattro radiomobili due della compagnia carabinieri di tropea, una del servizio operativo della capitaneria di porto di vibo ed una dell’ufficio locale marittimo di tropea, hanno posto in essere mirati controlli nell’area portuale di tropea alla viabilita’ ed alle strutture di facile rimozione utilizzate dalle navi passeggeri che espletano le tratte dal porto per le isole eolie.
In particolare, al termine delle attivita’ di controllo, due le persone deferite alla procura della repubblica di vibo valentia per la violazione degli artt. 54 ed 1161 del codice della navigazione – per aver arbitrariamente occupato senza titolo concessorio area demaniale marittima mediante il posizionamento di gazebo –, mentre due le sanzioni amministrative elevate dai militari operanti, con relativi sequestri dei mezzi, ad altrettanti proprietari di veicoli in sosta nel porto e adibiti a biglietteria, per un’ammontare di oltre 1.680,00 €uro di multa.
Liberate, quindi, alla fine dell’attivita’ di controllo, le banchine commerciali del porto di tropea dai gazebo, che venivano smontati dai proprietari deferiti comunque all’autorit’' giudiziaria competente, mentre i veicoli sono stati sequestrati e portati via dai carrattrezzi, per mancanza di copertura assicurativa.
Le attivita’ di controllo congiunto del territorio – si legge nella nota stampa – nascono dal tavolo tecnico “Focus Ndrangheta” convocato dalla prefettura di vibo valentia marina, che grazie alle riunioni di coordinamento delle varie forze di polizia, sta operando numerose verifiche nell’ambito del territorio della provincia di vibo.