A Paola circola la voce sulla ineleggibilità di Roberto Perrotta legata al dissesto finanziario.
La coalizione smentisce con forza.
Si tratta di una “Notizia assolutamente falsa e tendenziosa soprattutto in merito ad articoli di legge che vengono malamente indicati e riportati in una maniera tale da condizionare l'opinione dei lettori e degli elettori.
Tali articoli prevedono in effetti la non eleggibilità degli amministratori a seguito di dissesto ma, se e solo se, gli stessi siano stati ritenuti responsabili di aver contribuito con dolo o colpa grave al dissesto finanziario dell'ente”.
Poi sostiene che “le scelte discrezionali restano comunque insindacabili e, soprattutto, che qualsiasi responsabilità è esclusa se gli atti esaminati sono vistati e registrati dai competenti organi di controllo comunali, i cui responsabili sarebbero parimenti colpevoli qualora avessero asseverato atti ritenuti a posteriori illegittimi”.
Inoltre scrive la Coalizione di salute pubblica “La nostra priorità è perciò quella di fare chiarezza. Ebbene, la situazione relativa al dissesto è stata per anni al vaglio della competente magistratura, e la verità è che, a distanza di un tempo lunghissimo, la stessa non ha inteso in alcun modo avviare processi di alcun genere nei confronti di Roberto Perrotta e di altri amministratori.
È la stessa Corte dei Conti a stabilire in un numero infinito di sentenze che per esservi responsabilità degli amministratori, il dissesto deve dipendere esclusivamente o in larghissima parte da scelte personali degli stessi, effettuate con dolo o colpa grave, e sempre e comunque, la responsabilità eventuale deve essere valutata in termini di utilità per la comunità delle scelte effettuate e in termini di deterioramento della situazione economico-sociale che a Paola, in quegli anni, è stata fortissima.
Alla luce di queste considerazioni non si può in alcun modo nemmeno pensare che vi siano problemi di eleggibilità per Roberto Perrotta che, in una situazione economica difficilissima nella quale a Paola si verificava la perdita di centinaia di posti di lavoro nel comparto ferroviario, nella quale avanzava la crisi economica italiana, nella quale vi era difficoltà per le famiglie anche a nutrirsi quotidianamente, ha scelto, come testimoniato dalle varie relazioni sul tema, di continuare a mantenere intatti i servizi di base, i servizi sociali, quelli socio-assistenziali.
Quei servizi, ignorati dall'attuale amministrazione, che sono alla base del diffuso dissenso nei confronti del sindaco uscente”.