Ecco che emerge la verità sul porto di Amantea.
La notizia è che la quarta sezione del Consiglio di Stato ha nuovamente bocciato il porto di Scalea.
La ragione è che il progetto definitivo era totalmente differente dal progetto preliminare che aveva ottenuto i pareri favorevoli di Verifica di impatto ambientale dell’autorità regionale e dell’Autorità di bacino in ordine alla deviazione dei canali Sallegrino e Tirello.
In riferimento ai canali da intubare, il Consiglio di Stato fa notare: “l’Autorità di Bacino ha espresso sì parere favorevole al progetto definitivo, facendo però contestualmente presente che deve essere predisposta la deviazione del canale Sallegrino analogamente a quanto previsto per il canale Tirello e dettando una serie di prescrizioni volte a “garantire l’officiosità idraulica dei tratti dei due torrenti intubati”.
Fa rilevare il Consiglio di Stato “E' evidente che gli elementi fisici, morfologici e architettonici contenuti nelle progettazioni qui in discussione hanno una loro diretta incidenza sui profili di compatibilità ambientale soprattutto per ciò che attiene alla dinamica costiera, essendo agevole dedurre come possa derivare un diverso impatto ambientale a seconda della natura, predisposizione ed entità delle opere costruttive del dell’opera portuale”.
La discussa opera, quindi, al momento è stata cancellata
Soddisfazione espressa dalla vicepresidente nazionale di Italia Nostra, Teresa Liguori, la quale a nome di Italia Nostra, ha ringraziat sentitamente gli avvocati e il Comitato Scalea 2020 che hanno sostenuto l’azione legale di Italia Nostra.
Gli avvocati di Italia Nostra, Marco Nardi e Pietro Adami, hanno sostanzialmente affermato la inadeguatezza del parere favorevole di compatibilità ambientale adottato dalla regione Calabria e prima ancora del parere del Nucleo preposto al procedimento della V.I.A. in ragione dell’assenza di elementi indispensabili per la gestione di una adeguata istruttoria su cui fondare le relative determinazioni sì da inficiare la validità dell’assenso reso dall’Autorità deputata a pronunciarsi, sulla compatibilità ambientale delle opere nella progettazione definitiva.
Insomma senza il ricorso di Italia Nostra il porto sarebbe stato realizzato, salvo poi( probabilmente) la sua non collaudabilità
Meglio così che come ad Amantea dove viene sequestrato e dissequestrato, dove ogni tanto si insabbia, dove la spiaggia a su dell’opera ormai non esiste più con il rischio della interruzione della stessa viabilità nord-sud !