Il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, torna all'attacco sull'utilizzo della struttura ospedaliera e sollecita uno studio di fattibilità per la Casa della salute.
E' l'oggetto della lettera inviata al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, al Commissario regionale per il piano di rientro, Massimo Scura, al commissario straordinario dell'Asp, Gianfranco Filippelli.
Il sindaco Praticò fa subito notare che: “L'impostazione concettuale di una Casa della Salute, sottolineata in tutti i Decreti di riferimento, è ovviamente diversa da una struttura ospedaliera e, di conseguenza, diversa è la struttura.
Le risorse economiche necessarie a tale trasformazione che dovrà avvenire anche per l'ex Ospedale di Praia, sono già disponibili.
Di fatto, il piano dei fondi Fers, prevede un investimento di 67 milioni, esclusi i fondi Fas”. Insomma una soluzione possibile per i cittadini dell'alto Tirreno che, ovviamente, non possono sperare in un vero e proprio ospedale, così come concepito in passato.
Nel Decreto del 6 luglio scorso sono stabiliti gli indirizzi operativi per la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. “Elemento centrale di tale riorganizzazione- scrive Praticò ai destinatari della missiva - è la costituzione, e definitiva organizzazione delle Case della salute, quale elemento centrale e di riferimento per tutte le attività di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie, con particolare riferimento a quelle cronico-degenerative, peraltro sempre più importanti, in considerazione dell'invecchiamento della popolazione.
Il Decreto di che trattasi, riprende ed elabora le linee guida ed i1 modello organizzativo di cui al DPGR n. 185/2012. Il DPGR 135/2011 – scrive ancora il sindaco di Praia a Mare - nel rivedere i siti da destinare a Casa della salute, statuisce tra l'altro, che l'ospedale di Praia a Mare, venga convertito in Casa della salute e che le attività proprie della struttura riconvertita, diventino quelle già previste per il Capt”. Il sindaco di Praia a Mare, ricorda ancora ai destinatari della lettera che: “Peraltro, l'Asp di Cosenza ha già adottato un atto deliberativo di impegno dei fondi assegnati alla Casa della salute di Praia a Mare.
Poiché il Dca 76/2015 definisce prioritaria l'azione di trasformazione della struttura di Praia in Casa della salute stabilendo che entro il 31/12/2015 dovrà essere pronto il piano di fattibilità per l'adeguamento della struttura, delle attrezzature e del personale, si chiede di conoscere la situazione attuale e le decisioni assunte nel merito, tenuto conto che non sembra che sia stata assunta alcuna iniziativa, eppure sono già trascorsi oltre tre anni”. Infine il sindaco aggiunge: “Sì coglie l'occasione per sollecitare 1a definizione e l'adeguamento dell'area destinata ad elisoccorso e già utilizzata nelle ore diurne.”
Sembra il caso di ricordare il vecchio adagio napoletano. “Chi ha avuto, avuto, avuto, chi ha rato, ha rato, ha rato, scurdammuci o passatu e un c’è penzamme chiù”.
E così il sindaco di Praia sapendo di non poter avere più un ospedale chiede, però, la Casa della salute!
E noi? Noi siamo sulla strada giusta pretendendo la casa della salute!