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Redazione TirrenoNews

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La Polizia Municipale ha sottoposto a sequestro giudiziario un cassonetto di Via Bologna.

Sembra che lo stesso contenga fogli di amianto dismessi da qualche amanteano ed infilati nel cassonetto stesso e non ai lati come “normalmente” avviene da sempre.

Il problema dell’amianto è totalmente sottovalutato.

La dimostrazione del ns assunto è che materiale di amianto si trova sversato dappertutto in particolare nelle zone collinari- in particolare di Campora SG-, in quelle fluviali e perfino a mare.

E’ la prima volta che un cittadino segnala lo sversamento alla Polizia Municipale e che questa ha modo di intervenire, verificando in primis la reale presenza di eternit e conseguentemente sottoponendo a sequestro giudiziario il luogo e, nel caso, il cassonetto.

Domani impresa di fiducia dell’ente provvederà alla rimozione del contenuto del cassonetto al fine di estrarne con le dovute cautele l’eternit avviandolo a destino controllato.

Sarà opportuno verificare anche gli altri cassonetti

Il problema principale lo incontrano gli addetto allo svuotamento dei cassonetti e gli abitanti della zona.

L’amianto infatti sottoposto alle pale del mezzo della raccolta sparge normalmente le sue fibre in giro che possono facilmente essere inalate.

Basta allora con i cassonetti. E’veramente tempo di effettuare la raccolta porta a porta ELIMINANDO tutti i cassonetti della RSU.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dei consiglieri di frazione del gruppo autonomo Mario Bruno e Raffaele Romano.                                                                                  

Al territorio di Campora S. Giovanni va dato maggiore coinvolgimento   politico, da qui parte la nostra iniziativa politica.

Ci poniamo, quindi, come una delle principali priorità, l’attenzione verso un territorio che rappresenta il cuore pulsante di questo comune.

I cittadini camporesi da tempo chiedono pari diritti, soprattutto quando si discute del futuro del nostro territorio. E’ per questo che abbiamo chiesto all’attuale amministrazione, con regolare domanda protocollata ed indirizzata al sindaco FF e al presidente del consiglio, che venga indetto un consiglio comunale a Campora S. Giovanni alternativamente con Amantea, per consentire a tutti quei cittadini camporesi, impossibilitati a spostarsi ad Amantea, di essere partecipi a quello che e’ lo svolgimento del civico consiglio comunale.

La nostra iniziativa e’ finalizzata esclusivamente all’avvicinamento, quello vero e partecipato, inteso come crescita e come deterrente ad inutili sentimenti campanilistici.

Siamo un unico comune, la nostra realtà e’ stata per troppo tempo confinata a quartiere di periferia, lo svolgimento del consiglio comunale segnerebbe una meritata attenzione a tutti i cittadini camporesi.

A Campora S. Giovanni abbiamo i locali adatti per lo svolgimento di un consiglio comunale aperto, ed e’ quindi giusto utilizzare la struttura comunale che, da tempo, purtroppo risulta inutilizzata.

Le richieste in tal senso sono numerosissime, il nostro auspicio e’ che Campora s. Giovanni possa rivivere una nuova stagione politica, anche in prospettiva delle prossime elezioni comunali. Il nostro impegno va in tal senso, riportiamo le giuste istanze che ci arrivano dal nostro territorio all’amministrazione comunale, secondo quello che e’ il mandato accordatoci dai nostri elettori.

Ci auguriamo che la nostra richiesta trovi immediata applicazione, ciò comporterebbe il solo ‘disturbo’ per alcuni consiglieri amanteani, di fare pochi chilometri per partecipare al consiglio comunale indetto nella sede di Campora s.Giovanni, chiediamo troppo??

Consiglieri di frazione del gruppo autonomo Mario Bruno e Raffaele Romano           

Precisiamo, non è certo un ordine, è solo un consiglio, o meglio un suggerimento. Pensate il governatore Scopelliti ci fa l’onore di visitare Amantea . E non sarà solo. Affatto. Insieme a lui l’establishment del Pdl. Insomma una caterva di politici come mai Amantea si ricorda.

È vero che il Pdl sta per chiudere, ma, comunque sia, è una occasione unica. Chi ricorda da quando Scopelliti manca ad Amantea? E chi ricorda da quando ad Amantea mancano i politici regionali e nazionali?

Scopelliti ed i suoi sodali verranno a spiegarci cosa hanno fatto per la Calabria, cosa hanno fatto per Amantea.

E noi staremo lì ad ascoltarli.

Ovvio che, poi, faremo qualche domanda.

Per esempio, su cosa abbia fatto per la sanità nella nostra città. O cosa abbia fatto per la disoccupazione nella nostra città.

Ma dobbiamo confessare che la nostra curiosità si incentra soprattutto sul fatto di voler conoscere chi sono i “PD+ L o –L” di Amantea.

Sicuramente vedremo Lazzaroli. Forse proprio in vista dell’arrivo di Scopelliti e delle prossime elezioni vedremo Paolo le Rose, già coordinatore –almeno fino a gennaio di quest’anno-del Basso tirreno cosentino dell’MPA, forse vedremo Marcello Socievole che recentemente ha evidenziato di essere lui l’unico Pdellino di Amantea, forse vedremo Bruni&Romano per via della presenza dell’assessore Mancini, certamente vedremo, poi, coloro che da Scopelliti& c sono stati gratificati di incarichi e/o prebende.

Insomma scopriremo quel popolo diellino che è nascosto ormai da quando venne destinato sul rogo il buon Osvaldo Vadacchino nel suo ruolo di commissario ed in quello di commissario Biagio Miraglia, mentre la nutrita corte ormai defilatasi tentava di conquistare il comune.

Altri tempi. Anche se è vietato parlare del fallimento di Scopelliti sindaco di Reggio Calabria o del commissariamento per mafia di Reggio Calabria, oggi l’astro è spento e 100 piazze non lo aiuteranno certo a risorgere. Affatto.

 

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