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Risposta al Sindaco di Belmonte Calabro di Giancarlo Pellegrino

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Riceviamo e pubblichiamo:

Al Sig. Sindaco del comune di Belmonte Calabro

e p.c Al Segretario Comunale

Al Comando Stazione dei Carabinieri

Al WWF Sede di Belmonte Calabro

Sede

Oggetto: risposta alla Vostra prot. N. 3542 del 05-07-2018 e interrogazione a risposta scritta ex art.20 del regolamento comunale.

Egr. Sindaco Francesco Bruno,

riceviamo la vostra del 5 Luglio 2018 e restiamo SCONCERTATI per la forma, la pochezza dei contenuti l’atteggiamento di spocchia, l’evidente consuetudine a non volere dare riposte precise alle nostre chiare e specifiche domande, utilizzando inutili frasi fatte sui concetti di democrazie sul consenso elettorale e su qualsiasi cosa che possa servire a distogliere l’attenzione dall’oggettivo Ambientale da noi segnalato, il tutto condito da evidenti errori di italiano che dovrebbero essere evitate nelle comunicazioni formali.

Contrariamente a quanto pensa la Nostra era volta essenzialmente a porre rimedio ad un questione di estrema gravita e vista la risposta è il caso di puntualizzare alcuni aspetti:

  • La smetta di rincorrere la banale osservazione del suggerimento tanto atteso di una minoranza che sa solo criticare. Ma si rende conto di quello che sta dicendo? E’ il caso di rammentarle che in questo mandato ogni nostro suggerimento è stato cestinato (escluso il regolamento per la commissione pari opportunità). Giusto per rammentarle, essendo lei di memoria corta di seguito una serie di proposte fattive che non sono state prese in carico:
  1. Regolamento protezione civile ed istituzione.
  2. Planimetria della rete idrica utile come documento tecnico di gestione delle perdite e dei relativi interventi manutentivi
  3. Creazione punto bancomat
  4. Creazione commissione pari opportunità.
  5. Rivisitazione del Piano Spiaggia
  6. Nel massimo rispetto della trasparenza amministrativa, abbiamo chiesto una lista di tutti i mutui che sono in essere, indicando data, residuo da pagare e, soprattutto, a quali opere si riferiscono.
  7. Abbiamo chiesto di mettere delle note sul bilancio per gli oggetti di spesa, delle note esplicative che consentano di comprendere i reali costi.
  8. Abbiamo chiesto, nella programmazione delle opere pubbliche, di dare priorità assoluta al completamento delle opere per servizi, fruibilità idrica e fognaria in primis, tenendo conto delle zone che ne sono ancora sprovviste.
  9. Abbiamo chiesto l’analisi strutturale sismica degli edifici scolastici (dopo due anni pare che qualcosa si stia muovendo – attendiamo riscontro)
  10. Abbiamo proposto la possibilità di aumentare la rateizzazione delle tasse comunali (fino a 6 rate), in modo da consentire alle famiglie la possibilità di pagare dilazionando mensilmente pagamenti “possibili”.
  11. Abbiamo richiesto una rivalutazione delle osservazioni sul PSA.
  12. Abbiamo richiesto di intervenire sulla scelta delle geostuoie installate lungo la strada Centro-Marina, scegliendo colori “meno vistosi” e più compatibili con il colore naturale dell’arenaria, (qualcosa in tal senso si è verificata a metà percorso, dopo le nostre, solo nostre, continue richieste alla provincia e alla regione).
  13. Abbiamo richiesto la realizzazione di un museo (pinacoteca) nei locali “casa delle culture”.
  14. Abbiamo richiesto di adottare un sistema diverso di raccolta differenziata utilizzando il sistema dei codici a barre sulle buste (la risposta è stata che aspettavate il finanziamento – finanziamento perso per superficialità)
  15. Abbiamo richiesto di valutare la possibilità di istituire il doposcuola, per andare incontro alle famiglie che hanno problemi con gli orari di lavoro e la gestione dei figli ed evitare il naturale esodo verso la vicina Amantea)
  16. Abbiamo richiesto una riduzione delle tasse comunali, fattibile con una attenta analisi e controllo dei costi-vi abbiamo dimostrato che è possibile
  17. Abbiamo richiesto la creazione di una consulta permanete (enti, associazioni, privati) che si occupi di turismo e di programmazione. (è solo scritta sul DUP, mai realizzata)
  18. Abbiamo richiesto l’attivazione di Internet a scuola – vi siete mossi solo dopo il nostro regalo ai ragazzi della scuola della chiavetta wi-fi.
  19. Abbiamo richiesto la possibilità di valutare finanziamenti per il sistema di videosorveglianza – la prefettura ha dato la possibilità di firmare un protocollo.

E tante altre cose di cui lei è a conoscenza e che finge di dimenticare appena fuori dalla sua stanza o subito dopo i consigli comunali.

Immaginiamo la sua naturale, spontanea risposta alle nostre proposte: occorre valutare i costi, non sono proposte fattive, ecc, ecc… vede caro Sindaco, non è come pensa lei. Le nostre, sono proposte concrete, realizzabili, in grado di rendere il nostro borgo più civile, più vivibile, più sostenibile, più ecologico, un modello da imitare per gli altri borghi della Calabria, e le assicuriamo che Belmonte ha queste potenzialità.

SPETTA A LEI AMMINISTRARE, TRAENDO SPUNTO DA QUANTO DA NOI SUGGERITO. E’ UN SUO PRECISO DOVERE NEI CONFRONTI DELLA MAGGIORANZA RELATIVA DEI CITTADINI CHE LE HANNO DATO PREFERENZA.

OVE RITENESSE CHE CIÒ NON SIA REALIZZABILE, E CHE QUINDI DIVENTI NECESSARIO UN NOSTRO INTERVENTO ESISTE UN’ALTRA POSSIBILITÀ: IN DEMOCRAZIA, ESISTONO DEGLI STRUMENTI FORMIDABILI, SI DIMETTA, LASCIANDO SPAZIO A CHI È PIÙ CAPACE.

  • Sul piagnisteo della volontà elettorale le ricordiamo che, anche se ha una palese difficoltà nell’ammetterlo, la sua coalizione non ha assolutamente la maggioranza del consenso. Nonostante ciò il Nostro modo di fare Politica rispetta i principi della democrazia: alla maggioranza il DOVERE di governare all’opposizione il dovere di contestare le scelte nefaste che nello specifico rappresentano un evidente danno ai cittadini ed all’ambiente. Quanto da noi segnalato è l’evidenza del più becero menefreghismo che Noi contesteremo con forza e per tutta la durata delle legislatura.
  • Sul fatto che Ella si è impegnato in prima persona in attività manuali da parte nostra nulla da eccepire, libero di farlo. Noi lamentiamo semplicemente la sua pochezza di Sindaco non di operaio. Forse è necessario rammentarle quelle che noi riteniamo debbano essere i principali doveri di un Sindaco: è il garante della democrazie, il garante della salvaguardia dell’ambiente, e la persona che si occupa di impegni istituzionale che possano creare opportunità di cooperazione con altri enti; il Sindaco è colui che si impegna al 100% nel cercare soluzione per ridurre i costi ed rendere efficiente i servizi; si occupa di analisi dei costi, in dettaglio e non sommariamente, si occupa della rivisitazione dei contratti di servizi magari obsoleti e non più convenienti, si occupa di incrociare le esigenze di una comunità con le possibilità di finanziamento. Si occupa di trovare il modo per dilazionare delle tasse comunali a TUTTI i cittadini. Il sindaco non fa DIFFERENZE tra votanti e non. Il Sindaco non privilegia TECNICI e LAVORATORI ma ha difronte solo e semplici cittadini. Il Sindaco si preoccupa di guardare alla crescita sociale del proprio paese. Il Sindaco ha il dovere di farsi delle domande se i giovani partono ed il problema della disoccupazione diventa cocente. Il Sindaco ha il dovere di ascoltare il contraddittorio anche se questo rappresenta un problema. Il Sindaco ha il dovere di dialogare con tutte le rappresentanze economiche ed imprenditoriali anche se queste hanno convinzioni politicamente differenti. Il Sindaco ha il dovere di verificare con i comuni più virtuosi le buone pratiche e provare a replicarle nel suo comune (e questo si ottiene solo viaggiando, conoscendo, confrontandosi con le altre comunità, non certamente spostandosi da un tombino all’altro).; Il Sindaco ha il dovere di verificare di supervisionare l’operato dei suoi assessori, facendosi promotore in prima persona di momenti di incontro tra amministrazione, associazioni e minoranza.
  • Se dopo aver impegnato gran parte del suo tempo a fare tutto quanto sopra riportato, il Sindaco per abilità personale vuole dilettarsi in prima persona nell’hobby del giardinaggio e della costruzione è liberissimo di farlo. Ma prima di farne VANTO sarebbe bene dare dimostrazione che quanto predisposto in bilancio per il decoro urbano non sia solo un valore numerico ma sia una realtà concreta.
  • Detto questo le ricordiamo che è un suo OBBLIGO non solo vigilare sulle condizioni della discarica, ma anche intervenire per risolvere il problema. Forse ha trascurato il fatto che il primo cittadino è il principale organo di tutela della salute pubblica. (.).

Pertanto sarebbe opportuno ritornare sulle reali condizioni in cui Versa ad oggi l’isola ecologica di Loc. Jinnari e produrre formalmente risposta scritta alle seguenti richieste con relativa pianificazione di tempi e costi:

  1. Chiediamo che la zona venga coinvolta in un’azione di bonifica. (E’ stata fatta? Si attende riposta!)
  2. Chiediamo che la zona di stoccaggio di elettrodomestici sia posta nelle condizioni idonee a ricevere questo tipo di rifiuti
  3. Chiediamo delle scuse ufficiali alla cittadinanza e l’assunzione di responsabilità per quanto accaduto.
  4. Chiediamo di rivalutare una soluzione alternativa a Jinnari.
  5. Chiediamo di portare come punto all’o.d.g. nel prossimo consiglio due valide OPZIONI allo stoccaggio a Jinnari, con Valutazione di idoneità Tecnica, Economicità e di costo.

BELMONTE CALABRO 25-07-2018

I consiglieri di Minoranza

Giancarlo Pellegrino

Alessio Furgiuele

Olinda Suriano

Redazione TirrenoNews

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