E’ di ieri che i vertici della Provincia di Brescia sono nei guai e che otto tra politici e dirigenti sono inquisiti (il funzionario dell’ex ufficio Caccia del Broletto Raffaele Gareri, l’ex presidente dell’Ambito territoriale di caccia Oscar Lombardi,
i direttori (attuale e precedente) dell’Ufficio territoriale della Regione Giulio Del Monte e Alberto Cigliati). Tuttiinquisiti a vario titolo per peculato (appropriazione della fauna selvatica, di proprietà dello Stato),animalicidio, smaltimento indebito di carcasse in centri non autorizzati, inquinamento ambientale.
Se il problema cinghiali a Brescia è più sentito che altrove, non è certo meno sentito qui in Calabria, tanto che la minoranza del comune di Belmonte scrive la seguente lettera:
“Al Sig. Sindaco
e.p.c. On. Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Catanzaro
Comando del Corpo Forestale Dello Stato Longobardi
Comando Stazione Carabinieri
Belmonte C.
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta ex art 20 del Regolamento Comunale
Il sottoscritto Dott. Giancarlo Pellegrino, Consigliere di Minoranza e Capogruppo del Gruppo Consiliare “Insieme…si può”
Premesso che:
E’ stata posta alla mia attenzione e dell’intero gruppo la problematica relativa alla presenza di branchi di cinghiali nel Centro Storico rione Serra e Uliveto, nelle Frazioni Cava-Petrone, Vadi, Spineto-Palombelli-Salice, S. Barbara, Buda-Fosse ,Parte e nella frazione Marina con numerose ed insistenti lamentele di cittadini e coltivatori, correlate con foto e video;
tale incomoda presenza è stata registrata in svariate ore del giorno e della notte , invadendo anche aree abitative e terreni circostanti ,distruggendoli e rendendoli incoltivabili, con associati episodi di aggressione , dei suddetti animali, a persone e bambini;
la presenza di detti animali turba la tranquillità dei luoghi interessati ; deturpa l’estetica dei luoghi stessi in quanto resi ,dalla loro furia distruttiva, incoltivabili e pieni di crateri e voragini; arrecano grosso danno alla coltivazione ed al lavoro nei campi e soprattutto determinano uno stato di difficoltà degli abitanti-lavoratori ,sentendosi ,altresì, minacciati anche dalla possibile aggressione degli stessi animali .
Considerato che i luoghi su menzionati rappresentano la fonte di lavoro e relativo guadagno dei contadini interessati al problema e che le strutture abitative sono compromesse e minacciate dal punto di vista della civica sicurezza;
TANTO PREMESSO
Con la presente si chiede:
Come intende procedere l’Amministrazione Comunale relativamente alla bonifica delle aree evidenziate in premessa dalla presenza di branchi di cinghiali incontrollati e pericolosi per l’incolumità Pubblica?
Se l’Amministrazione Comunale ritiene opportuno e non procrastinabile la segnalazione all’Assessorato all’Agricoltura e Foreste del grave disagio civico unitamente alla sollecitazione dello stesso per approntare misure tali da rendere più sicuri i luoghi battuti da detti animali selvaggi.
Se l’Amministrazione Comunale intende sensibilizzazione e sollecitare l’intervento del Corpo Forestale dello Stato per esercitare un controllo mirato e quotidiano a salvaguardia di tutti i cittadini interessati.
Se l’Amministrazione Comunale intende mettere a conoscenza la collettività tutta dell’avvenuta messa in sicurezza e bonifica dei luoghi su richiamati.
Con la speranza che questa mia non rimanga lettera morta, avendo fatte nostre le lamentele e le preoccupazioni di tanti cittadini interessati dal problema evidenziato, si resta in attesa di Vostra risposta e si inviano cordiali saluti.
Alle forze dell’Ordine Pubblico che ci leggono per conoscenza ogni opportuna azione di competenza.
Belmonte Calabro li 23/06/2016
Dr. Giancarlo Pellegrino
Capogruppo “Insieme…si può”