La cooperativa agricola di Gioia Tauro “Valle del Marro” ancora una volta ha subito un’altra intimidazione. E’ la quarta volta in un anno. Questa volta sono state estirpate e tagliate 200 piantine di kiwi in un terreno che era stato confiscato alla cosca mafiosa Molè. Anche nei mesi scorsi la cooperativa aveva subito una intimidazione, qualcuno aveva manomesso e in parte rubato l’impianto di irrigazione dal campo coltivato a kiwi. Il danno subito è grave. Per realizzare la produzione di kiwi ci vogliono almeno quattro anni. Ma uno degli operai della cooperativa Giuseppe Vorano così ha risposto alle domande dei giornalisti:- Loro fanno le vigliaccate e noi continueremo a mettere a dimora sempre le piantine -. Il Vice Presidente della cooperativa ha detto:- C’è tanta rabbia e amarezza. Stiamo dando le ali alla speranza, convincendo i giovani a rimanere in questa terra e a investire nel settore agricolo-. Sulla vicenda hanno avviato indagini i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro. La cooperativa antimafia “Valle del Marro” è stata fondata grazie ad un progetto di “Libera” con un ruolo attivo di Don Pino Demasi, referente dell’Associazione in Calabria, ed è composta da un gruppo di giovani che secondo l’Agenzia ANSA “ rifiutano la logica del compromesso, l’apatia del quieto vivere e la rassegnazione culturale all’onnipotenza mafiosa-. Così ha commentato l’episodio mafioso il Presidente della cooperativa:- Noi continueremo ad andare avanti, innesteremo nuovamente le piantine come segno di resistenza nei confronti di una mentalità mafiosa che anche se incute paura non riuscirà a vincere-. I ragazzi della cooperativa non si sono mai arresi. In oltre dieci anni di attività la mafia non è riuscita a fermare i loro sogni. Le intimidazioni, gli atti di vandalismo, il taglio delle piante, i sabotaggi di ogni genere hanno rallentato sicuramente le loro attività, però non sono mai riusciti fino ad oggi a fermarle e la cooperativa ha sempre risposto, grazie alla tenacia di Don Pino, con nuovi progetti.