La procura di Catanzaro contesta anche il reato di corruzione a Mario Oliverio.
Stamattina al governatore della Calabria è stato notificato un avviso di garanzia con questa ipotesi di reato.
Oltre all’abuso d’ufficio già contestato a Oliverio, adesso si procede anche per corruzione.
Ed entriamo in una situazione e in una ipotesi di reato notevolmente più grave, che tra l’altro sembrava già tratteggiata il 17 dicembre, quando per Oliverio scattò l’obbligo di dimora.
Adesso, però, Gratteri sostiene apertamente e direttamente che Palla Palla è un corrotto e non è una novità di poco conto.
L’oggetto del contendere è sempre l’appalto per la costruzione dell’impianto sciistico di Lorica, affidato all’imprenditore Giorgio Barbieri, vicino al clan Muto e che avrebbe beneficiato di risorse pubbliche non dovute assicurando in cambio il rallentamento del cantiere di piazza Fera/Bilotti a Cosenza.
Proprio per questa vicenda la procura ha deciso di formalizzare l’ipotesi di reato di corruzione, visto che è un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Si fa più pesante il carico di accuse contro Mario Oliverio.
Una nuova grave contestazione, quella mossa dalla Procura di Catanzaro, che si aggiunge a quella già nota di abuso d'ufficio per la quale, da alcuni giorni, il governatore è sottoposto a obbligo di dimora nella sua San Giovanni in Fiore.
Le nuove accuse riguardano sempre il presunto patto da lui stipulato con l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri.
Quest'ultimo, infatti, avrebbe dovuto bloccare i lavori di piazza Bilotti, a Cosenza, cosi da penalizzare il sindaco di quella città, Mario Occhiuto, e in cambio lo stesso Barbieri avrebbe ottenuto un finanziamento extra - oltre quattro milioni di euro - per completare i lavori delle piste da sci di Lorica, in Sila.
Rispetto a tali fatti, l'ufficio diretto da Nicola Gratteri ipotizzava solo il reato di abuso d'ufficio, ma era stato lo stesso gip firmatario dell'ordinanza a ravvisare un difetto di contestazione, suggerendo agli inquirenti di procedere con l'accusa di corruzione.
Detto fatto.
E non finisce qui.
Nell'avviso di garanzia,infatti, è ventilata anche un'ipotesi di associazione a delinquere dai contorni, però, ancora da chiarire.
Sempre da chiarire eventuali altri cointeressati.