SAN SOSTENE (CATANZARO) - Avrebbero acquistato elettrodomestici, smartphone, computer di ultima generazione, giocattoli, cosmetici, strumenti musicali e addirittura una cucina, utilizzando i contributi erogati dalla Regione Calabria per fornire ospitalità e assistenza a 17 utenti diversamente abili in un centro socio-riabilitativo diurno.
Due coniugi, rappresentanti di un’associazione senza fini di lucro di San Sostene, sono stati per questo denunciati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Catanzaro.
Secondo i militari della tenenza della guardia di finanza di Soverato, coordinati dal sostituto procuratore della repubblica Anna Chiara Reale.
Complessivamente sarebbero stati distratti fondi per oltre 600mila euro.
La onlus, dietro un irreprensibile apparato contabile e documentale “di facciata”, artificiosamente predisposto, attuava un sofisticato meccanismo di frode, fondato sull’utilizzo di fatture false, emesse da soggetti compiacenti, la cui unica finalità era quella di giustificare i continui prelievi di contanti operati dai conti dell’associazione ed utilizzati per finanziarie le spese voluttuarie.
Le Fiamme gialle avrebbero accertato che la onlus, attraverso certificazioni mendaci presentate alla Regione Calabria, ha comunicato la presenza costante, tra il luglio del 2011 e l’ottobre del 2016, di tutti i 17 utenti ospiti del centro, numero massimo per il quale la struttura era accreditata, nonostante la loro assenza.
In diversi periodi dell’anno, avendo così accesso indebitamente, nella misura più ampia possibile, ai contributi regionali previsti in campo socio-assistenziale.
I due coniugi sono, pertanto, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione ai danni dello stato, nonché di porre sotto sequestro i beni immobili e i conti correnti nella loro disponibilità, per un valore totale di 262.000 euro.