Amici, anche la scuola calabrese finisce nelle prime pagine dei giornali grazie a tre insegnanti di una scuola primaria di Papanici, frazione di Crotone, per aver maltrattato i piccoli alunni a loro affidati. Ora sono state sospese dall’insegnamento. I fatti risalgono, però, non all’inizio dell’anno scolastico in corso, ma all’aprile dello scorso anno. Sono stati i genitori degli alunni che sospettando maltrattamenti sui loro figli, hanno denunciato i fatti ai carabinieri, i quali, attraverso indagini, intercettazioni audio e riprese video, sono riusciti ad accertare le violenze. Nel commentare ancora una volta le violenze a scuola su minori mi duole molto. So per esperienza perché sono stato un maestro elementare anch’io che il ruolo di maestro oggi non è facile e insegnare a ragazzi dai 6 agli 11 anni è un lavoro difficile e delicato. Apprendere poi dai giornali, dalla radio e dalla televisione che tre maestre sono state inquisite e allontanate dalla scuola per violenza contro minori mi indigna e mi rattrista. Ma è sempre stato così, dirà qualcuno. No, non è sempre stato così. Se oggi ci sono maestre e maestri che maltrattano i propri alunni questi non dovrebbero stare a scuola ad insegnare. Insegnare a bambini piccoli a leggere, a scrivere e far di conto è difficilissimo. E poi con tutti i divieti e le regole non sempre comprensibili e con classi multietniche tenere a bada per 5 ore i bambini è davvero difficile. Ci vuole molta pazienza, comprensione, rispetto, passione, impegno, donazione, equilibrio psichico, competenza, ma soprattutto amore. Amore verso i bambini, amore per il lavoro che svolgi. Se, purtroppo, siamo costretti a leggere che nelle nostre scuole avvengono maltrattamenti ai bambini vuol dire che nelle nostre scuole ci sono insegnanti incapaci di fare il difficile mestiere di insegnanti e di educatori.