Abbiamo scritto ieri che nell'Alaco non c'è il benzene. Abbiamo scritto che si è trattato stato solo un errore di trascrizione. Abbiamo detto che si è trattato di una figuraccia che impone decisioni forti.
Ma c’è chi va oltre.
Si tratta dell'ex assessore all’ambiente della regione Calabria Silvio Greco il quale dice che : «L'agenzia deve specificare che tipi di composti aromatici sono stati rinvenuti»
Silvio Greco è un biologo e quindi parla con cognizione di causa.
E dice: «L'agenzia sostiene che si sia trattato di un errore, i dati si riferivano non al benzene ma a “composti aromatici da benzene”. Ebbene, quali sono questi composti? È importante saperlo perché ve ne sono alcuni che possono essere ben più nocivi del benzene stesso. Inoltre, se si sostiene che non siano riportati nelle tabelle come è possibile che si sostenga che le quantità rinvenute non hanno superato i limiti?»
Come dare torto a Greco? In Calabria siamo alla follia?
Ed allora Greco conclude : «È una situazione paradossale, che non ha precedenti. In qualsiasi altra parte d'Italia i vertici dell'agenzia avrebbero già lasciato le loro poltrone».
Una domanda all’ex assessore: ma le responsabilità sono solo del CDA ? O forse c’è altro?