E’ con vero piacere che leggiamo un Mario Oliverio che dichiara : «Di fronte al dramma che decine di migliaia di calabresi stanno vivendo, è immorale constatare che nel chiuso del Palazzo della Regione si lavori affannosamente a affidare incarichi e prebende a fini elettorali».
Spiega Oliverio, candidato del centrosinistra, che : «A poche settimane dalle elezioni la giunta regionale uscente sta emanando bandi per posizioni organizzative in alcuni Dipartimenti della Regione e sta assegnando incarichi in alcuni enti sub regionali in modo clientelare e illegittimo».
Secondo Oliverio “ si tratta di nomine fatte da una giunta regionale in carica solo per gli affari ordinari e pertanto per tali nomine, si configura un danno erariale per la Regione Calabria che sarà puntualmente segnalato alla Corte dei Conti».
I casi più eclatanti riguarderebbero il Dipartimento Personale e le nomine che in queste settimane si stanno facendo all’Arsac.
Ed a tal proposito Oliverio dichiara «Sappia la signora Stasi che qualora da Presidente f.f., avalli tali nomine e non revochi i bandi, ne risponderà direttamente di fronte alla legge».
E poi la affermazione che se venisse eletto governatore della Calabria : «il giorno dopo il mio insediamento, annullerò tutte queste nomine illegittime e invierò gli atti alla magistratura ordinaria e contabile affinché accerti ogni responsabilità. Chi ha commesso abusi ne deve rispondere personalmente».
Come non essere d’accordo. In particolare davanti a palesi mostruosità amministrative che sorreggono veri e propri scambi di impegni e piaceri
Poi conclude : «Organizzare la macchina burocratica della Regione sarà uno dei miei impegni prioritari, metteremo al primo posto la trasparenza e il merito, non ci sarà spazio per chi pensa di acquisire posizioni di potere e prebende attraverso consunte pratiche clientelari»
Ne prendiamo atto
Ma ci chiediamo : Oliverio parla davvero solo alla Stasi o parla anche a qualcuno dei suoi che potrebbe assumere impegni verso grandi elettori che li avvicinano sperando in nomine ed incarichi, per esempio nella sanità?
Ci sembra che sia stato spesso(se non sempre) così e sarebbe davvero un miracolo se non avvenisse più dalle prossime elezioni, da chiunque vinte!
E poi ci permettiamo di segnalare ( chissà mai che ci leggano?) che insieme trasparenza e merito si impone anche una approfondita valutazione sul passato di ogni candidato, per evitare che una scelta sbagliata faccia entrare nel sistema coloro che i candidati rappresentano e che non sono sempre le cose migliori senza sorprendersi poi se nella Pubblica amministrazione c’è malaffare o peggio!