Rimborsopoli in Calabria ci sembra il segno della arroganza della politica.
Tra le somme rimborsate agli ex consiglieri regionali della Calabria c'è di tutto.
Viaggi all’estero (Mosca, Los Angeles), detersivi, ristorazione e soggiorni di terzi, gratta e vinci, contravvenzioni al codice della strada, bollette della tarsu, utenze di abitazioni private, IPad e Iphone, computer, regali natalizi, materiale edile, santini elettorali, mensole e bulloneria, uno spettacolo di lap dance , noleggi di autobus, servizi hostess, un cadeaux in porcellana, per un totale di 800 euro.
Ed ancora l’acquisto di magliette e tute da ginnastica, cappellini, portachiavi.
Qualcuno si è fatto rimborsare pure soggiorni al casinò di Campione d’Italia e un pasto personale a Monaco da 727 euro, cornici per 300 euro, due consumazioni da 29 e 50 euro al bar, le gomme dell’auto per 1500 euro, cento copie di un volumetto di fiabe per mille euro.
Non manca il costo per l'allestimento del sito web personale dell’ ex consigliere regionale Santi Zappalà arrestato in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
In una sola fattura 520 euro di spese del taxi.
Il senatore Pietro Aiello ha chiesto 1200 euro per un pasto a Soverato
Il consigliere Fedele chiese 727 euro per una lussuosa cena a Montecarlo accompagnata da due preziose bottiglie di champagne del valore di 190 euro ciascuno.
Una penna MontBlanc da 1100 euro acquistata da Bilardi, un’Audi A4 acquistata da De Gaetano (nella foto).
A Guccione viene contestato di essersi fatto pagare il fitto ed il costo dei servizi informatici della sede della sua segreteria politica di Cosenza per 27 mila euro.
Taluni consiglieri regionali calabresi avrebbero duplicato spesso le spese, ottenendo così un doppio rimborso, indifferentemente se si trattava di biglietti aerei od hotel) oppure di pochi euro per un caffè al bar.
Molto spesso si chiedeva l’anticipazione delle spese!
In particolare il senatore Gianni Bilardi al quale vengono contestati i rimborsi chiesti da un suo collaboratore.
Tra questi allegri rimborsi persino un televisore.
Insomma
Le somme contestate sono pari a circa €.2.491.263,00.
E’ stato richiesto il corrispondente sequestro di somme.
Insomma anche la povera Calabria è il paese dei bengodi!