Il Caso:
Il 19 gennaio il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, si è prontamente recato (la notizia la aveva avuta quel giorno) presso il reparto di pediatria degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, riscontrando personalmente che: “da ben quattro giorni è ricoverato un adolescente, affetto da tubercolosi attiva, come espressamente dettomi dal primario Demetrio Costantinoalla presenza di personale medico e paramedico, aggiungendo che il Quantiferon test è risultato positivo e che al giovanissimo deve essere finanche praticato un drenaggio perché ha un imponente versamento pleurico”.
“Alla mia richiesta del perché il bambino non fosse in reparto malattie infettive, il primario – specifica il Garante – mi ha riferito che sia il pronto soccorso che il reparto di infettivologia gli hanno detto che non possono accogliere questo ed altri casi.
Sono stato raggiunto dalla direttrice sanitaria, Italia Rosa Albanese, che si è detta contrariata del fatto che nessuno si sia premurato di denunciare la presenza del degente in direzione – continua Marziale – e la stessa mi ha accompagnato nel reparto di infettivologia dove il personale medico si è detto allibito perché mai un bambino da isolare è stato respinto”.
Per Marziale: “Non interessa a nessuno lo scarico di responsabilità cui stamane ho assistito, a me preme che al ragazzo vengano prestate le cure dovute senza mettere a repentaglio la salute degli altri piccoli degenti, del personale medico e sanitario e dei visitatori.
Tenendo altresì presente che non è la prima volta che un episodio del genere si verifica nello stesso reparto, perché già l’estate scorsa, un caso anche più grave dell’odierno, mi è stato denunciato e alla mia richiesta di spiegazioni il primario Costantino ha risposto piuttosto piccato.
Stavolta vado oltre e annuncio una immediata denuncia alla Procura della Repubblica”
La domanda.
Sicuramente la Calabria non è pronta.
A dimostrarlo basta il fatto che solo giorno 20( il giorno successivo alla visita di Marziale) il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ha comunicato di aver “prontamente attivato il gruppo regionale del Risk Management al fine di analizzare gli eventi verificatisi e garantire la tutela della salute dei pazienti".
Bellissimo!
Intanto il “prontamente” classico avverbio usato dagli addetti stampa per prendere per ..i fondelli i lettori (prontamente si traduce in : appena lo abbiamo saputo).
In realtà il problema è quello che il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria lo ha saputo CINQUE giorni dopo il ricovero e solo grazie al Garante.
E poi ( pochi lo sanno) ma ogni anno si svolge in Calabria il convegno del TB Day. L’ultimo è stato l’anno scorso, il “TB Day 2016″, svoltosi il 5 Aprile presso la sala convegni Ferrante del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme , organizzato dall’ASP di Catanzaro e presentato dal Dr. Lorenzo Surace, coordinatore del Centro di riferimento Regionale TBC e referente del Gruppo Regionale Calabria di Stop TB Italia Onlus.
Ed è bene sapere che l’istituzione del Centro di riferimento regionale per il controllo della Tubercolosi rappresenta un importante baluardo per la lotta a questa malattia ritenuta, fino a qualche tempo fa, un fantasma del passato.
E’ bene anche sapere che :
-Secondo i dati mondiali, nazionali e regionali, la tubercolosi è una malattia nei confronti della quale l’attenzione ormai da alcuni anni è ritornata ad essere alta per una serie di motivi ben precisi.
a) Per la riemergenza della malattia in alcune categorie di persone quali i cittadini stranieri e quelle sottoposte a terapie con farmaci che deprimono il sistema immunitario.
b) Per la multi farmaco resistenza, ossia le forme di Tbc dovute a micobatteri resistenti ad alcuni antibiotici e che richiedono una particolare attenzione gestionale e terapeutica.
DAI NON SCHERZATE!