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Ecco l’elenco completo delle persone coinvolte nell'inchiesta di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi del Consiglio regionale.

Ve lo offriamo per entità degli importi contestati anche se occorre ovviamente attendere le risultan- ze processuali.

Pur tuttavia gli importi contestati ci sembrano sintomatici delle personalità degli indagati.

 

Antonino De Gaetano ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a € 410.588 per uno dei capi di imputazione, più € 1.254,00 per un secondo capo di imputazione.

Luigi Fedele( Popolo della libertà), per una somma pari a € 399.969,03.

Giovanni Emanuele Bilardi ( Scopelliti Presidente) , per una somma pari a € 357.655,96

Nicola Adamo( Partito Democratico) per una somma pari a € 278.856,1

Sandro Principe, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 35.087, 19

Pasquale Maria Tripodi (UDC), per una somma pari a € 161.091,82 per uno dei capi di imputazione, più altri € 25.200 per un secondo reato contestato.

Alfonso Dattolo,(UDC) per una somma pari a 185.169,34.

Alfonsino Grillo, ( Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 95.100

Mario Maiolo, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 88.963,25

Vincenzo Antonio Ciconte, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a 10.709,00 per uno dei capi di imputazione, più € 41.251,28 per un secondo reato contestato, più € 17.550,00 per un terzo reato

Mario Franchino, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 47.020,83

Francesco Sulla ( Partito Democratico) , per una somma pari a € 42.108,19

Ferdinando Aiello, ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a 3.680,08, più € 20.489,15 per un secondo reato contestato, più € 16.540,76 per un terzo reato contestato

Pietro Aiello, (Popolo della Libertà) per una somma pari a € 37.160,04

Sandro Principe, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 35.087, 19

Giovanni Nucera, (Popolo della Libertà) per una somma pari a 34.777,99

Agazio Loiero, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a € 15.625,45, per uno dei capi di imputazione, più € 13.902, per un secondo capo di imputazione

Carlo Guccione, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 27.186,07

Emilio De Masi,( Italia dei valori) per una somma pari a € 20.694,55

Claudio Parente, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 14.543,07

Pietro Amato, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 13.836,23

Domenico Talarico, (Italia dei Valori)per una somma pari a € 13.175,08

Gianluca Gallo, ( UDC )per una somma pari a 12.477,64

Antonio Scalzo, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 11.193,54

Bruno Censore, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 10.173,86

Demetrio Battaglia, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 8.761,75

Salvatore Magarò, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 6.610.

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Chi altri se non Maria Carmela Lanzetta avrebbe il DIRITTO( od il DOVERE) di parlare della vicenda di rimborsopoli?

Lei che si dimise da Ministra per diventare assessore della regione Calabria come vice presidente , incarico che rifiutò proprio per la presenza di Antonino De Gaetano nell'esecutivo.

La Lanzetta al tempo fu sostenuta solo l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.

Mario Oliverio, no! Mario Oliverio difese De Gaetano.

Anche recentemente, De Gaetano è stato travolto da una seconda polemica riguardante la costruzione del nuovo ospedale della piana di Gioia Tauro, argomento che e' finito sul tavolo della Commissione parlamentare antimafia nel corso della visita in Calabria di pochi giorni fa.

Inutilmente il Movimento 5 Stelle ha chiesto l'audizione dell'assessore.

Davanti alla Commissione si e' presentato il presidente Oliverio che si e' assunto la responsabilità politica della nomina di De Gaetano.

Ora l’arresto di Antonino De Gaetano e le sue dimissioni

Ed Oliverio annuncia una nuova giunta: ehh,ehh,ehh.

Intoccabile. Intorno a lui può succedere tutto, ma lui non molla. Continua imperterrito come se nulla fosse.

Ed ora la domanda.

Perché Maria Carmela Lanzetta non parla?

Forse che Oliverio intenda questa volta sul serio nominarla assessore( o vicepresidente) e questa volta la Lanzetta accetti la nomina ?

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Scrivono Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Riccardo Nuti:

“Il governatore della Calabria, Mario Oliverio, deve dimettersi subito. Egli ha difeso a oltranza e senza riserve morali la nomina di Antonino De Gaetano, anche col silenzio tombale tenuto nella sua recente audizione in Antimafia”.

Lo dichiarano i parlamentari M5s calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Riccardo Nuti, quest'ultimo componente della commissione Antimafia, in seguito alla notizia degli arresti domiciliari per l'assessore regionale Antonino De Gaetano, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi dei gruppi consiliari.

“Nonostante destinatario di tre informative e di una richiesta di arresto per presunto appoggio elettorale dalla 'ndrangheta, De Gaetano – proseguono i parlamentari M5s – è stato mantenuto al suo posto da Oliverio, che non ha voluto ascoltare nessuno.

Pertanto l'allora ministro Maria Carmela Lanzetta rifiutò di entrare nella giunta regionale”.

“In Calabria – continuano i parlamentari M5s – le istituzioni sono fortemente inquinate e ciò ne causa l'arretratezza.

Dunque, come raccomandava Paolo Borsellino, la politica non deve attendere le sentenze della magistratura per allontanare amministratori su cui gravano forti sospetti.

Oliverio sapeva pure che De Gaetano era indagato per i rimborsi, ma ha dato una prova di forza, mostrando ai calabresi che il potere sta al di sopra dell'etica e dell'interesse pubblico.

C'è voluto l'intervento della magistratura per sgretolare l'arroganza immorale di Oliverio, che ha la responsabilità d'aver legittimato politicamente De Gaetano, contro ogni buon senso”.

“Adesso – concludono i parlamentari M5s – in Calabria è scoppiata una questione morale gigantesca tutta interna al Pd, che noi avevamo già denunciato con chiarezza in commissione Antimafia, nell'indifferenza complice del presidente, Rosy Bindi.

Adesso il segretario del Pd Matteo Renzi si assuma le sue responsabilità e cacci Oliverio”.

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