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La Calabria reagisce a Renzi!

E lo fa  approvando  alla unanimità in Consiglio regionale  la mozione del consigliere regionale della Cdl Giuseppe Graziano( già Comandante Regionale Corpo Forestale dello Stato della Calabria e della Sicilia, eletto con 9034 preferenze nella lista di Vanda Ferro) contro l'accorpamento della Guardia Forestale nel Corpo della Polizia di Stato.

“Questo Paese – ha gridato Graziano – non può andare avanti senza una strategia. Il Governo Renzi, disattendendo i tanti proclami, si è preoccupato solo di tagliare fondi e servizi.

Ma così facendo, si perde di vista ciò che veramente serve ai cittadini, mentre non s’innescano seri processi di sviluppo produttivo”.

Poi ha continuato “L’idea di sopprimere il Corpo forestale dello Stato, tra i più efficienti sul piano della sicurezza nazionale, è un’assurdità”.

Poi le conclusioni : “L’augurio è che Renzi, ascoltando il grido che parte dalla Calabria, si ravveda.

E trovi altre soluzioni per far quadrare i conti pubblici  In Italia, (in Calabria no?) annoveriamo tanti sprechi, alcuni eclatanti, e non credo che la cancellazione della Forestale sia fondamentale nel quadro di razionalizzazione delle risorse. Anzi: le spese aumenterebbero!”

Non comprendiamo perché Renzi non abbia chiamato Giuseppe Graziano al  Ministero delle Politiche Agricole per far capire al Ministro Maurizio Martina cosa e come debba fare per mandare avanti la politica ministeriale.

Ancora oggi infatti il Ministro è convinto che la riorganizzazione delle Forze di Polizia sia “ un' opportunità per valorizzare l'esperienza degli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, i quali si impegnano giornalmente su tutto il territorio nazionale per la tutela del nostro patrimonio ambientale”.

Ci chiediamo preoccupati che fine faranno i tanti generali della Forestale che oggi operano nel settore delle frodi alimentari, della prevenzione del dissesto idrogeologico e nel contrasto ai reati ambientali.

In campo è sceso anche Berlusconi che ha dichiarato che “Non si può sopprimere un importante Corpo come quello delle Guardie Forestali.

Sarebbe un grave errore cancellare quel patrimonio di competenza per la protezione del territorio e dell'ambiente. Questi accorpamenti voluti dal governo non garantiranno un'efficienza maggiore; anzi creeranno solamente parecchia confusione in un settore molto delicato”

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Ancora e sempre al voto. Tra 40 giorni 340 mila calabresi saranno chiamati alle urne.

Si vota il 31 maggio!

Il comune più grande è quello di Lamezia Terme, con oltre 70 mila abitanti

Segue Vibo Valentia con oltre 33 mila abitanti

Poi due grossi comuni del Cosentino ( Castrovillari e San Giovanni in Fiore) ed uno nel reggino ( Gioia Tauro)

Tra i 50 comuni al voto "solo" 38 in naturale scadenza.

Ben 12 sciolti dal Governo ed al momento gestiti da una commissione straordinaria. Un record forse imbattibile.

I partiti sono presenti solo nei comuni maggiori.

Nei piccoli comuni quasi interamente liste civiche.

Fa eccezione in diversi comuni  M5S, quando presente.

Ecco il quadro dei comuni provincia per provincia:

-Provincia di Reggio Calabria. Sono diciotto i Comuni al voto. Il centro più importante , come detto,  è Gioia Tauro che supera i 15 mila abitanti.

Seguono Rosarno, Polistena, Villa San Giovanni, Santo Stefano in Aspromonte, Roccaforte del Greco, Bovalino, Delianuova, Maropati, Cinquefrondi, San Lorenzo, Molochio, Pazzano, Giffone e Scilla.

-Provincia di Catanzaro. Sono undici al voto. Il centro più importante è Lamezia Terme.

Seguono  Soverato, Girifalco, Davoli, Montepaone, Gizzeria, Sant’Andrea Apostolo, Martirano, Amaroni, Sorbo San Basile.

-Provincia di Cosenza. Sono undici i Comuni al voto. I centri maggiori sono Castrovillari e San Giovanni in Fiore, entrambi sopra la soglia dei 15mila.

Seguono  Cetraro, Cerzeto, San Fili, San Lorenzo del Vallo, Tortora, Grisolia, Campana, Spezzano Piccolo, Papasidero.

-Provincia di Crotone. Si vota in un solo comune , Rocca di Neto.

-Provincia di Vibo Valentia. Si vota in 9 comuni tra cui il capoluogo, Vibo Valentia.

Seguono Acquaro, Cessaniti,  Ionadi, Limbadi, Monterosso Calabro, Spilinga, Zaccanopoli e Zambrone.

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Sembra che in Calabria il PD ( partito democratico) diventerà PdP(partito dei portaborse).

Almeno a livello regionale

E sempre se è vero che nella nuova Finanziaria sia stato approvato l' emendamento che amplia la platea dei collaboratori degli assessori della giunta.

una vera e propria "leggina" per i portaborse

" Un modo- secondo alcuni organi di stampa- per piazzare più fedelissimi nelle stanze della Regione (e pagarli di meno)"

Il problema è che l'emendamento, presentato dal capogruppo del Pd Sebi Romeo, sembra sia stato approvato a maggioranza.

E prevede  che "il titolare della struttura speciale, cioè l'assessore, possa raddoppiare il numero dei suoi collaboratori".

Quindi ogni membro della giunta Oliverio potrà, eventualmente, nominare due segretari particolari, due responsabili amministrativi e due autisti.

Nessun problema di spesa, però.

Il tutto avverrà a spesa invariata.

i due infatti sembra che si divideranno uno stipendio unico .

Cioè ai due autisti  ( a ad ogni "assistente") verrà corrisposto solo il 50% dello "stipendio" previsto per le singole figure professionali.

Ma allora alla regione tutti prendevano il doppio di uno stipendio od i prossimi "assistenti" saranno sottopagati?

E non basta!

Sembra che Romeo abbia presentato un altro emendamento molto significativo approvato sempre a maggioranza.

Sembra che  il segretario particolare e il responsabile amministrativo delle strutture dei consiglieri regionali possano non avere la laurea.

Evidentemente, per fare i "portaborse" non serve.

E pensare che proprio ieri Oliverio ha incontrato i 110 e lode che sono senza lavoro!

E comunque in questo modo, moltiplicando pani, pesci e posti , almeno si riduce la disoccupazione!

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