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La signora C.G.M di Serra d’Aiello che ha tentato di uccidere l’anziano padre ottantenne C.G.F con una chiave inglese ed un filo di luce è stata giudicata dal GIP Pierpaolo Bortone del Tribunale di Paola per i reati previsti dagli articoli 56, 575 e 576 comma 1 numero 2.

Il GIP valutata la sussistenza della quasi flagranza nel delitto “desumibile dalle modalità descritte nel verbale di arresto e confermate dalle deposizioni delle persone sentite nell’immediatezza dei fatti”, i gravi indizi di colpevolezza “ sostanzialmente riconducibili alle dichiarazioni rese dal fratello della stessa C.G.S. nonché dalla dichiarazione confessoria resa nell’immediatezza dall’indagata”, e valutata la sussistenza “del concreto pericolo che l’indagata-rimessa in libertà- commetta altri reati della stessa specie di quello per cui si procede”, ha convalidato l’arresto in flagranza.

Il GIP ha anche considerato che il grave episodio è stato ispirato da ragioni futili (la signora C.G.M ha dichiarato al fratello che “ mi sono litigato con papà perché non voleva mangiare”), che potrebbero nuovamente esplodere, anche nel contesto familiare , rende unica misura adeguata e concretamente applicabile quella richiesta dal Pubblico Ministero”.

Il PM aveva chiesto la custodia in carcere.

Pur tuttavia il GIP oltre che convalidare l’arresto in flagranza ha disposto nei confronti della sunnominata non già la misura della custodia in carcere, bensì quella della custodia cautelare in una comunità terapeutica psichiatrica ione della stessa tramite i carabinieri di Aiello Calabro ed affidando ai carabinieri della stazione più prossima al luogo di cura i controlli di rito nei confronti della cautelata.

Non solo ma la autorità sanitaria territorialmente competente dovrà mensilmente relazionare sullo stato di salute dell’indagata sulla evoluzione delle patologie accertate ed infine l’eventuale venir meno delle condizioni di infermità mentale che hanno giustificato il ricovero.

La signora C.G.M e’ stata difesa d’ufficio dall’avvocato Antonio Cuglietta di Serra di Aiello, già sindaco del medesimo comune.

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DanielaAmantea (Cs), 11 maggio 2015 – Dopo aver definito gli stilisti che prenderanno parte all’undicesima edizione dell’evento, la direzione artistica della Grotta dei desideri concentra ora la propria attenzione sui dettagli che, come al solito fanno la differenza.

I venticinque fashion designer che sono stati ammessi alla fase finale del concorso in programma dall’1 al 4 agosto ad Amantea (Cs) potranno personalizzare al meglio i propri abiti, arricchendo gli outfit con le creazioni orafe di una giovane artista dei metalli e delle pietre preziose. «Abbiamo dato seguito – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – ad una sinergia operativa che già lo scorso anno ha emozionato e incantato il grande pubblico. Dopo un’attenta valutazione abbiamo chiesto a Daniela Moretti, stilista di gioielli di eccezionale valore, di confrontarsi con i designer in concorso e di strutturare per loro, in maniera del tutto gratuita, delle opere che potessero rendere gli abiti ancora più affascinanti».

Daniela Moretti è originaria di Rionero in Vulture (Pz); nel 2011 si è laureata al Dams di Bologna, seguendo un percorso formativo come critica d'arte. Nel 2010 ha dato vita al suo laboratorio chiamato profeticamente “Piazza dei desideri”, situato nel centro storico della città lucana. In questo luogo, contaminato dalla modernità e dalla memoria, Daniela Moretti crea gioielli con materiali preziosi, pietre dure, swarovsky e mezzi cristalli montati su oro e argento 925. «Il mio unico obiettivo – spiega l’artista – è esaltare l'universo femminile, studiando la personalità di ogni donna. Sono sempre alla ricerca di pietre e materiali che sottolineano l'armonia degli abbinamenti che si fondono in qualcosa di unico e chiaramente di artigianale». La personalizzazione è portata all’estremo e si coniuga perfettamente con il termine ricercatezza. Semplicità, estro ed eleganza: questi i valori fondanti di “Daniela Moretti Jewelry”.

«Le sue creazioni – conclude il direttore artistico – emozionano al pari di un momento felice della vita. Ed è la quotidianità ad ispirare il lavoro della creatrice di gioielli vulturina. Linee sensuali e avvolgenti che comunicano una vicinanza di stile con il re dell’alta moda italiana: Giorgio Armani. Per Daniela Moretti, che ha sposato dal primo minuto il progetto Grotta dei desideri mettendosi a disposizione degli stilisti, si tratta di un confronto nuovo ed avvincente: questa volta i gioielli dovranno essere creati seguendo tendenze completamente diverse tra loro. Ed è probabilmente questa la sfida che affascina oltre ogni modo. Un motivo in più per essere ad Amantea dall’1 al 4 agosto».

Ufficio Stampa la Grotta dei Desideri

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info: 3893425668

http://lagrottadeidesideri.wordpress.com

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Quale miglior cronista e commentatore delle vicende politiche di uno che le ha vissuto e che ora le vive, ma che nella cronaca puntuale riesce e conservare la sua indipendenza culturale di libero cittadino?

Ed ecco quello che succede a Cleto viste da Peppe Furano!

“A Cleto a circa un mese dallo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale si è avviato il lavoro politico in vista delle prossime amministrative.

Da oggi e fino alle prossime elezioni amministrative cercherò di fare anche il cronista commentatore politico per informare periodicamente i cittadini.

Perché questa esigenza? Per due motivi, il primo perché ritengo che, anche in una piccola comunità ,sia utile al processo democratico una periodica informazione pubblica e scritta,che raccolga ma vada oltre il passa parola o le discussioni del bar e si sforzi di fare analisi politica, il secondo perché mi piace interessarmi e scrivere di politica sia nazionale che locale.

Sono consapevole che, essendo parte in causa, non mi sarà facile dare informazione sui fatti,sugli avvenimenti e fare commenti in modo obiettivo, ma ci proverò facendo anche appello alla mia formazione scientifica che mi ha abituato a vedere la realtà per quella che è e non per quella si vorrebbe fosse.

Anche se ad onor del vero bisogna convenire che una cronaca politica obbiettiva è molto rara anche a livelli alti!

Intanto informerò,per ogni intervento, se sto facendo il cronista o la parte in causa.

Poi sarà chi mi vorrà leggere a giudicare dell’obiettività della mia informazione.

In questo articolo voglio fare il cronista-commentatore.

Per comprendere e valutare quello che sta accadendo nella politica cletese in questi giorni è necessario riprendere quanto accaduto,almeno, nelle elezioni amministrative

2009 e 2011.

Sia nelle elezioni amministrative 2009 che in quelle del 2011 a Cleto ci sono state tre liste civiche contrapposte, con capilista Giuseppe Furano,Giuseppe Longo e Giuseppe Filice.

I tre capilista hanno storie politiche e amministrative sicuramente diverse e contrapposte.

Dal 2011 e fino al primo di aprile 2015 ha amministrato Cleto la lista Longo.

Lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale si è verificato in quanto il vicesindaco Bossio,l’assessore Briglio G. e la Consigliera Briglio M. non si sono più riconosciuti nella maggioranza.

Di fatto il gruppo Longo si è diviso tra i sostenitori del Sindaco e i sostenitori dei fuoriusciti.

I motivi dei contrasti politici all’interno dell’amministrazione sono stati dati in modo ufficiale, attraverso articoli, e sono ripetuti giornalmente in ogni posto sia dai fuoriusciti, sia dal Sindaco Longo. Chiaramente ogni parte racconta la sua versione dei fatti.

Il gruppo che fa capo a Filice è stato abbandonato da alcuni grandi elettori.

Come cronista, raccogliendo le voci, posso dire che pare che il contrasto all’interno del gruppo sia scaturito per una questione di candidatura a Sindaco,ma è onesto aspettare che gli interessati,almeno quelli che vogliono continuare a fare politica attiva a Cleto,anche per rispetto della democrazia e dei cittadini, facciano una comunicazione pubblica.

Anche nel gruppo “Cleto Futuro” c’è stato un qualche smottamento. Una candidata nelle liste “Cleto Futuro” alle amministrative 2011 e un gruppo di grandi elettori pare non si riconoscono più nelle ragioni politiche che hanno ispirato “Cleto Futuro”.

Anche in questo caso sarebbe utile per il dibattito democratico e per rispetto dei cittadini,almeno da parte di chi vuole continuare a fare politica attiva a Cleto, che ci fossero delle motivazioni ufficiali per il distacco.

I fuoriusciti dai gruppi Furano,Longo e Filice dopo una serie di incontri informali tra singoli, hanno avuto due incontri semi ufficiali con la chiara intenzione di formare un gruppo per partecipare alle prossime elezioni amministrative.

Il gruppo al momento si può dire che sia retto da un quadrunvirato,Bossio e Falsetto (fuoriusciti dal gruppo Longo) Roppo Valente (fuoriuscito dal gruppo Filice) e Isabella (fuoriuscita dal gruppo Furano).

E’ chiaro che questo gruppo, che è formato per lo più di giovani,e questo è sicuramente cosa buona, deve trovare in primis un qualche coagulo politico amministrativo interno che sia diverso dal semplice “essere giovane”.

Poi deve indicare,a breve, un leader o un portavoce o un eventuale capolista riconosciuto che sia abilitato a comunicare il progetto del gruppo ai cittadini ed eventualmente confrontarsi con gli altri gruppi.

E’ evidente che, al momento, la nascita di questo nuovo gruppo non semplifica la vita politica a Cleto,ma la rende ancora più frammentata.

Se il nuovo gruppo,scelto al suo interno il leader e/o il capolista, andrà per la sua strada, si potrebbe verificare che alle prossime elezioni amministrative a Cleto si confronteranno quattro liste.

Quattro liste che si confrontano in elezioni amministrative in un paese di circa 1400 abitanti danno il segno evidente di un paese in crisi che non è capace di fare mediazioni politiche e trovare una da una parte una sintesi tra posizioni culturali e idee amministrative differenti, dall’altra una mediazione tra legittime aspirazioni personali.

E’ evidente che a Cleto come in tutt’Italia i confini destra-sinistra, conservatori-progressisti sono saltati e i significati di queste parole non trovano più concreta applicazione nell’agire e nella prassi delle formazioni politiche nazionali e locali.

Come commentatore politico penso che sarebbe invece utile che, a partire dal livello del più piccolo paese, le liste concorrenti potessero essere identificate per la diversità delle idee,dell’ideologie, dei progetti,delle visioni della società,della politica e della sua prassi quotidiana e progettuale.

A Cleto,per il bene di questo paese, sarebbe ottimale il confronto tra due liste formate,

in primis, da persone con una visione della società della politica e della prassi politica il

più possibile omogenea.

In secundis le liste dovrebbero essere composte da persone competenti e motivate che nei rispettivi ruoli di sindaco,assessore o consiglieri siano capaci di portare il loro contributo sia che diventino maggioranza sia che diventino minoranza per tutto il periodo del mandato.

Se, a Cleto, questo attivismo dei giovani, che hanno voglia di impegnarsi in prima persona nella politica locale,fatto di per sé positivo, saprà innestare un vero e autentico rinnovamento del fare e vivere la politica in questa direzione, questo può diventare un vero e autentico evento rivoluzionario e positivo per Cleto. Giuseppe Furano

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