Ancora e sempre al voto. Tra 40 giorni 340 mila calabresi saranno chiamati alle urne.
Si vota il 31 maggio!
Il comune più grande è quello di Lamezia Terme, con oltre 70 mila abitanti
Segue Vibo Valentia con oltre 33 mila abitanti
Poi due grossi comuni del Cosentino ( Castrovillari e San Giovanni in Fiore) ed uno nel reggino ( Gioia Tauro)
Tra i 50 comuni al voto "solo" 38 in naturale scadenza.
Ben 12 sciolti dal Governo ed al momento gestiti da una commissione straordinaria. Un record forse imbattibile.
I partiti sono presenti solo nei comuni maggiori.
Nei piccoli comuni quasi interamente liste civiche.
Fa eccezione in diversi comuni M5S, quando presente.
Ecco il quadro dei comuni provincia per provincia:
-Provincia di Reggio Calabria. Sono diciotto i Comuni al voto. Il centro più importante , come detto, è Gioia Tauro che supera i 15 mila abitanti.
Seguono Rosarno, Polistena, Villa San Giovanni, Santo Stefano in Aspromonte, Roccaforte del Greco, Bovalino, Delianuova, Maropati, Cinquefrondi, San Lorenzo, Molochio, Pazzano, Giffone e Scilla.
-Provincia di Catanzaro. Sono undici al voto. Il centro più importante è Lamezia Terme.
Seguono Soverato, Girifalco, Davoli, Montepaone, Gizzeria, Sant’Andrea Apostolo, Martirano, Amaroni, Sorbo San Basile.
-Provincia di Cosenza. Sono undici i Comuni al voto. I centri maggiori sono Castrovillari e San Giovanni in Fiore, entrambi sopra la soglia dei 15mila.
Seguono Cetraro, Cerzeto, San Fili, San Lorenzo del Vallo, Tortora, Grisolia, Campana, Spezzano Piccolo, Papasidero.
-Provincia di Crotone. Si vota in un solo comune , Rocca di Neto.
-Provincia di Vibo Valentia. Si vota in 9 comuni tra cui il capoluogo, Vibo Valentia.
Seguono Acquaro, Cessaniti, Ionadi, Limbadi, Monterosso Calabro, Spilinga, Zaccanopoli e Zambrone.
Sembra che in Calabria il PD ( partito democratico) diventerà PdP(partito dei portaborse).
Almeno a livello regionale
E sempre se è vero che nella nuova Finanziaria sia stato approvato l' emendamento che amplia la platea dei collaboratori degli assessori della giunta.
una vera e propria "leggina" per i portaborse
" Un modo- secondo alcuni organi di stampa- per piazzare più fedelissimi nelle stanze della Regione (e pagarli di meno)"
Il problema è che l'emendamento, presentato dal capogruppo del Pd Sebi Romeo, sembra sia stato approvato a maggioranza.
E prevede che "il titolare della struttura speciale, cioè l'assessore, possa raddoppiare il numero dei suoi collaboratori".
Quindi ogni membro della giunta Oliverio potrà, eventualmente, nominare due segretari particolari, due responsabili amministrativi e due autisti.
Nessun problema di spesa, però.
Il tutto avverrà a spesa invariata.
i due infatti sembra che si divideranno uno stipendio unico .
Cioè ai due autisti ( a ad ogni "assistente") verrà corrisposto solo il 50% dello "stipendio" previsto per le singole figure professionali.
Ma allora alla regione tutti prendevano il doppio di uno stipendio od i prossimi "assistenti" saranno sottopagati?
E non basta!
Sembra che Romeo abbia presentato un altro emendamento molto significativo approvato sempre a maggioranza.
Sembra che il segretario particolare e il responsabile amministrativo delle strutture dei consiglieri regionali possano non avere la laurea.
Evidentemente, per fare i "portaborse" non serve.
E pensare che proprio ieri Oliverio ha incontrato i 110 e lode che sono senza lavoro!
E comunque in questo modo, moltiplicando pani, pesci e posti , almeno si riduce la disoccupazione!
Licenziati in tronco i 254 lavoratori di “Calabria Etica” assunti alla vigilia delle elezioni regionali dello scorso 23 novembre.
La lettera di licenziamento firmata dal Commissario straordinario dell’Ente in house, Carmelo Barbaro, è giunta ieri
La lettera ha dichiarato nulli tutti i contratti, riguardanti quattro progetti diversi:
“Responsabilità sociali delle imprese in Calabria”,
“Potenziamento servizio di accompagnamento aree interne”,
“Sostegno delle politiche integrate a favore della famiglia” e
“Piano di comunicazione istituzionale”.
Una comunicazione, quella di Barbaro, che fa seguito alla nota emessa dal Dipartimento Lavoro della Regione, secondo cui i contratti assunti dalla Fondazione «sono per la Regione nulli, in quanto carenti di presupposto economico e convenzionale».
Ora resta da far luce su chi ha giocato sulla pelle di 254 famiglie
E l’augurio di tutti calabresi è che si colga questa occasione per una svolta del gioco al massacro che finora ha creato precari poi stabilizzati , mentre questa volta solo precari poi licenziati.