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Riceviamo e pubblichiamo:

«Il prossimo governo nazionale dovrà assumersi la responsabilità di compiere scelte di progresso in grado di garantire al Paese uno sviluppo sostenibile.

Dovrà coniugare la necessità di accelerare il processo di crescita economica dell’Italia con la salvaguardia dell’ambiente; dovrà gestire la realizzazione di importanti infrastrutture, vitali soprattutto nel Mezzogiorno, senza perdere di vista la difesa del territorio; dovrà promuovere e sostenere l’industria turistica con la più ampia valorizzazione dei tanti siti di interesse paesaggistico e storico-culturale di cui disponiamo garantendo al tempo stesso alla loro tutela .

Per questo sarà determinante la presenza tra i banchi del Parlamento di esponenti del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, organizzazione che ha sempre con coerenza sostenuto l’adozione di un progetto di sviluppo equo e sostenibile nel rispetto dell’ambiente e della tutela dei valori e delle culture».

Lo afferma in una dichiarazione Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente per la Calabria e componente della Direzione Nazionale del Movimento Ecologista Europeo.

«Non è frenando il cammino della civiltà che si difende il nostro ecosistema –aggiunge - Al contrario, la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, sono gli strumenti da mettere in campo per operare nei settore dell’energia, dello smaltimento dei rifiuti, dell’edilizia e della costruzione di nuove infrastrutture, senza mettere a repentaglio la salute del nostro habitat naturale.

Questi principi sono la stella polare che anima la nostra attività, il punto di approdo delle politiche per la salvaguardia del territorio.

Per questo auspichiamo che all’interno delle liste dei candidati possano trovare spazio anche rappresentanti di Fare Ambiente, che sapranno promuovere e stimolare l’iniziativa legislativa sui tanti, delicati temi che implicano questioni di carattere ambientale». 15 gennaio 2013

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Che Scopelliti fosse un credente lo si sospettava, ora ne siamo certi. Anzi così fervente da cercare il miracolo. E lo cercherà a Roma. Il 16 gennaio, alle ore 15. Ma non si rivolgerà al Papa, quale intercessore del Signore sulla terra, ma nientemeno che Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, l’uomo che ha fatto già il miracolo a Taranto!

Scopelliti incontra Ministro Clini per un ''piano che porti alla normalità in pochi mesi'' il problema dei rifiuti in Calabria!

Un miracolo, anzi “il miracolo” per eccellenza!

Lo anticipa il presidente Scopelliti dal suo Minculpop ( cioè dall’ufficio stampa della giunta regionale)

Diffondiamo la notizia per non essere soli a pregare

Pregate calabresi, pregate.

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Di seguito la nota dell'Amministrazione Comunale di Rossano ribadite dal Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, partecipando insieme all’assessore all’ambiente Giuseppe SIFONETTI ed alla Polizia Municipale cittadina alla manifestazione itinerante sulla SS106 (da Cariati a Crosia), di protesta territoriale, contro le scelte scellerate del Commissario regionale per l’emergenza ambientale e contro l’indecisionismo a tutti i livelli prodottosi negli ultimi 15 anni in tema di rifiuti.

“Non vi sono divisioni nella denuncia dei sindaci del fallimento del sistema commissariale che ha ipotecato una diversa gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Oggi però siamo nell’emergenza, una delle maggiori mai vissute non solo dal basso ionio ma anche dai sindaci dell’alto ionio e del Pollino, così come in gran parte della provincia e della regione. Quella che è fallita è stata la programmazione e la capacità di saper coinvolgere i territori su scelte strategiche, anche in termini di ubicazione di impianti per lo smaltimento in parallelo all’obbligo, spesso sottovalutato a tutti i livelli, di far elevare l’effettiva differenziata. Le responsabilità sono tante e diffuse, anche dal basso. Adesso, tuttavia, né scusanti né ulteriori dilazioni sono tollerabili. Tonnellate di spazzatura ovunque, anche purtroppo nei punti sensibili delle nostre città, rappresentano la cifra del fallimento di un’epoca più che di un sistema. Il giro di boa è imposto ad ognuno di noi, con elevato senso di responsabilità e senza alcuna fuga in avanti o indietro. Oltre la protesta, giusta e legittima, anzi doverosa, serve però saper prospettare soluzioni ed assumersi tutte e fino in fondo le responsabilità di governo rispetto alle popolazioni. Altrimenti, ed il rischio lo abbiamo oggettivamente registrato anche nella mobilitazione di stamani, con l’assenza quasi totale dei cittadini a sostegno delle istituzioni, gli stessi sindaci saranno ancor di più lasciati da soli. I cittadini son stufi delle parole, dell’analisi delle responsabilità, delle cause e della cronistoria dei complotti o dei fallimenti. I cittadini vogliono sapere perché i rifiuti stanno ancora per strada, perché si fa fatica ad accompagnare i propri figli a scuola o a passeggiare nelle città e perché l’Ospedale appare ancora circondato dalla spazzatura. Le famiglie e tutti i contribuenti vogliono tranquillità e giustizia, sia rispetto al paventato allarme igienico-sanitario e rispetto che al pagamento di tributi che altrimenti appaiono solo balzelli ingiusti e odiosi. Ecco perché i sindaci devono ora saper governare l’emergenza e decidere cosa fare nell’immediato, senza ulteriori invocazioni di interventi dall’alto, assumendosi in prima persona, rispetto all’assenza di qualsiasi alternativa credibile nei prossimi giorni, l’onere di indicare come, di diritto e di fatto, ripulire le nostre città per riavviarci su un percorso virtuoso e diverso da quello subito ma anche in parte acconsentito fino ad oggi. Nel frattempo sollecitiamo la magistratura ad indagare fino in fondo su questa pessima gestione pagata con risorse pubbliche ed esigiamo che il Ministro dell’Ambiente ed il Governo nazionale, da cui il Commissario deriva e dipende, vengano in Calabria e nel nostro territorio e prendano definitivamente atto del disastro fatto subire e pagare alle comunità.

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