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Il consigliere regionale del Pdl Franco Morelli deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa.Il giudice Vincenzo Giuseppe Giglio, invece, è accusato di corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento.

Il pm di Milano, Paolo Storari, ha chiesto:
Giulio Lampada 15 anni
Leonardo Valle 10 anni
Francesco Morelli 9 anni
Vincenzo Giglio (medico) 8 anni
Francesco Lampada 7 anni
Raffaele Ferminio 7 anni
Vincenzo Giuseppe Giglio (giudice) 6 anni
Luigi Mongelli (unico ad avere riconosciute le attenuanti) 4 anni
Maria Valle 5 anni
Michele Di Dio (finanziere) 4 anni e 6 mesi
Luciano Russo (finanziere) 4 anni e 6 mesi
Michele Noto (finanziere) 4 anni e 6 mesi

Per Morelli, come per altri imputati, il pm ha anche chiesto 3 anni di libertà vigilata, oltre a una richiesta di confisca degli immobili sequestrati e riconducibili ai presunti esponenti della 'ndrangheta. Il processo è stato, infatti, rinviato al prossimo 14 gennaio quando dovrebbe intervenire il legale del Comune di Milano (parte civile), l'avvocato Maria Rosa Sala.
Nella stessa data inizieranno a parlare anche le difese.
L'ultima udienza per i difensori è fissata per il 25 gennaio e poi entro fine mese dovrebbe essere messa in calendario un'ulteriore udienza per camera di consiglio e sentenza.
Nella foto Morelli parla con Crea (di spalle) durante la celebre puntata di "Annozero"

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La Calabria è sommersa di rifiuti e di bugie e non si sa quali siano maggiori e più pericolosi. Il problema è che i rifiuti si vedono ( e se ne sente la puzza, anche se è inverno) le bugie, invece, no e soprattutto non se ne sente il fetore. Allora cosa fare? La regione, come abbiamo detto, preferisce parlare di disinquinare quanto nel suo silenzio e nel silenzio generale è stato inquinato in passato utilizzando milioni e milioni di euro europei che fanno arricchire i soliti noti. Mica sono così stupidi da assumersi la responsabilità della gestione di un sistema come quello dei rifiuti che impone il pagamento da parte dei comuni di un servizio che, come quello della Sorical, è eccessivamente costoso. Già parliamo di comuni che spendono centinaia di migliaia di euro per festeggiare l’arrivo dell’anno 2013 e si dimenticano di pagare i costi di sversamento dei rifiuti. Perché la verità quella nascosta ,è questa: I comuni non pagano i costi dello sversamento al commissario e questi non può pagare le ditte che gestiscono le discariche; queste ditte allora non trovano altro che rallentare gli sversamenti e quindi i rifiuti restano in strada o nei camion e cassoni che fanno la fila davanti agli impianti di trattamento ed alle discariche. E lo Stato? Quale, viene da chiedersi? Quello di Monti che non a far altro che abbandonare una regione come la Calabria al suo destino? Ed allora ecco il dovuto atto di coraggio del commissario che dopo aver detto che la soluzione era prossima ( sic!!) non può far altro che AUTOPROROGARSI! Eh, si per ”evitare il pericolo del collasso del sistema rifiuti calabresi, dell'interruzione di un servizio pubblico essenziale nonché del possibile acuirsi di seri rischi per la salvaguardia dell'igiene e della salute pubblica” È ridicolo? Molto di più!!!! Ma è anche responsabile. E poi 45 giorni significa arrivare a pochi giorni dalle prossime elezioni e quindi ALMENO l’allungamento del termine temporale fino alla costituzione di un nuovo governo che poi assumerà le dovute decisioni. La regione e l’assessore di preoccupa dal corallo nero come il opercolato che nel frattempo invade le nostre città ed il nostro mare . ( che sia nero per questo ?). Scherziamo, ovviamente, ma certo questa situazione che dura da troppo tempo e che è continuata a durare non aiuta l’ambiente. Il bello è che tutti sappiamo che occorre cominciare la raccolta porta a porta IN TUTTA LA CALABRIA ma non viene fatto. Ed intanto il sig Monti ci ha lasciato la sua eredità, la TARES, gli altri i RIFIUTI.
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Calabria Jones è stato, è, e sarà una delle cose più incomprese della politica calabrese. Una spesa di oltre 20 milioni di euro, praticamente uno stipendio annuo da 800 euro mensili per circa 2000 giovani disoccupati, per mandare in giro per la Calabria quasi 5000 studenti ed i loro accompagnatori per conoscere i valori archeologici e turistici della nostra regione. Un progetto addirittura “garantito” nientemeno che da Roberto Giacobbo. Un progetto fortemente voluto da Caligiuri Mario del quale Il Corriere della Calabria dice “Sotto l'albero dello scoppiettante ex sindaco di Soveria Mannelli un regalo firmato Roberto Giacobbo: il suo ultimo libro dedicato ai misteri (che poi è uguale a tutti quelli precedenti). Con questo esergo: «Caro assessore, già prima dell'imitazione di Crozza la mia credibilità – scusami la parola, nemmeno io so cosa sia – era ai livelli dei Maya dopo la celebre profezia farlocca. Poi, d'improvviso, con il tuo assessorato mi hai regalato un po' di autostima (e non solo quella! A proposito: grazie!!!), coinvolgendomi in un progetto più misterioso dei cerchi sui prati e di tutte le cose di cui mi occupo. Anzi, direi che l'avermi coinvolto in Calabria Jones resta per me uno dei più insondabili misteri della mia carriera – e, mi è parso di capire, anche i calabresi sono di questo avviso... Con immensa stima e gratitudine. RG – Voyager». Resta il mistero di quel “ e non solo quella. A proposito: grazie”, ma ecco improvviso uno dei primi effetti del progetto Calabria Jones! “ Gli studenti dell’Istituto comprensivo statale Amerigo Vespucci di Vibo Marina artefici della campagna ”Adotta il Drago”, per dare seguito all’iniziativa, che ha preso spunto dal progetto Calabria Jones, si auto-tassano per recuperare il mosaico del drago marino scoperto a Monasterace e raccolgono 5000 euro”. E con i prossimi Progetto Jones crescerà la sensibilità per i beni archeologici calabresi e si riuscirà certamente a raccogliere altri fondi per recuperarli. Speriamo che l’Europa invii altri soldi per fare tanti altri Calabria Jones, magari anche per i ragazzi delle altre regioni italiane ( prima) ed europee ( dopo) ed evitare il gap culturale che inevitabilmente si formerà tra i nuovi Calabria Jones calabresi e gli altri giovani d’Italia, d’Europa e del mondo
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I Racconti

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