Il Coordinamento dei Movimenti per la Difesa del Territorio aderisce e parteciperà al sit-in di protesta promosso dal Comitato "No Discarica - Sì Acqua Pulita" per sabato 17 settembre a Palmi, condividendo le ragioni e le preoccupazioni che stanno alla base di questa iniziativa.
Non è il primo caso in cui i territori hanno subito, in anni di gestioni pseudo-emergenziali, l'imposizione di discariche, inceneritori ed impianti, a forte impatto ambientale, mal gestiti, mai monitorati ed oggetto di denunce da parte delle associazioni ambientaliste e di tutela della salute, ma anche di fermi amministrativi a seguito di indagini da parte della magistratura e delle forze dell'ordine.
È il caso della discarica la Zingara, nel Comune di Melicuccà, a ritrovarsi dopo anni con proposte di ampliamento e riapertura, nonostante il sito, oggetto anche di sequestro, sia risultato altamente inquinato, come accertato dai Carabinieri del NOE nel lontano 2014.
Ma evidentemente non sono bastate le difformità riscontrate rispetto alla valutazione di impatto VIA, né che la Procura di Catanzaro, nello stesso anno, avesse condizionato la riapertura solo a fronte della bonifica precedente del sito.
A nulla sono valse le preoccupazioni di Legambiente che già nel 2011, segnalava la presenza della falda acquifera del torrente Arena, affluente del Vina. A nulla valgono, oggi, i provvedimenti amministrativi e giudiziari presi dalle Amministrazioni comunali allarmate dal rischio di coinvolgimento, nel disastro ambientale, anche della risorsa idrica. A nulla sono valsi i ricorsi al TAR, le denunce in Procura, le indagini del CNR, e persino lo stop intimato dal Ministero alla transizione ecologica, di fermare i lavori in corso! Evidentemente gli interessi economici, l'elemosina delle royalties, spesso persino disattese, e le mire di gestori privati, contano più della salute pubblica.
Si continua a insistere su quel sito, bypassando i cori di NO che arrivano da più parti!
Le rassicurazioni della Città Metropolitana non potranno mai rassicurare comunità che troppo hanno subito da gestioni poco trasparenti: basti ricordare la corposa relazione sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti in Calabria del 2011 redatta dalla Commissione parlamentare di inchiesta guidata allora dall'on.Pecorella.
Buttare fuori i privati dal ciclo dei rifiuti, rendere pienamente trasparente le varie fasi della lavorazione, favorendo anche forme di controllo popolare, ragionare sui siti dove realizzare i vari impianti insieme ai territori e nel rispetto della salute pubblica e dell'ambiente, dovrebbero essere i primi passi per provare a ricreare un clima di fiducia in un settore così controverso.
E come si può avere fiducia quando, proprio mentre si chiedeva l'apertura della Zingara per affrontare l'emergenza rifiuti reggina, arrivavano in Calabria i rifiuti che invadevano le strade del ragusano?
Per queste ragioni non potremo che essere sabato 17 settembre a Palmi con chi protesta, per la sicurezza dei territori e la salute dei cittadini.
CMDT - Coordinamento dei Movimenti per la Difesa del Territorio
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento) al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
COSENZA 12 settembre 2022 –I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cerzeto hanno nei giorni posto sotto sequestro una area di 15000 mq nel Comune di San Marco Argentano in località “Maiolungo” dove sono stati eseguiti dei lavori abusivi di movimento terra. Il controllo effettuato ha inoltre evidenziato che per effettuare tali lavori è stata sradicata la vegetazione preesistente consistente in area boscata di essenze quercine con presenza di macchia mediterranea. Tale attività è stata eseguita dal proprietario del terreno senza alcuna autorizzazione in una area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, per la quale è necessaria l’imprescindibile autorizzazione dell’Ente competente, ovvero la Regione Calabria oltre all’autorizzazione edilizia. Per tali motivi si è provveduto al sequestro dell’area e dei mezzi utilizzati per i lavori, una macchina operatrice e un camion con rimorchio, oltre alla denuncia del proprietario del terreno, appartenente ad una società agricola della zona, dell’Amministratore della stessae dell’autore materiale dei lavori.
Bagno di folla ieri sera a Rende (Cs) per il concerto unico in Calabria di Carl Brave con la sua super band, uno degli eventi più attesi della 57° edizione del “Settembre Rendese” del Comune di Rende con la direzione artistico-organizzativa di Alfredo De Luca e la collaborazione di “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna. Oltre ventimila fan sono arrivati da tutta la regione sull’immenso e maestoso Viale Rossini.
Carl Brave, pseudonimo di Carlo Luigi Coraggio, che festeggerà il suo trentatreesimo compleanno il prossimo 23 settembre, ha confermato di essere uno dei protagonisti della nuova ondata rap che dalla Capitale ha invaso tutto il Paese. Nel gremitissimo concerto durato circa due ore ha sfoderato tutta la sua energia e la sua musica originale, che fonde rap, pop e cantautorato, in un mix di assoluto successo. Una dietro l’altra, in una scaletta travolgente, sono arrivate tutte le sue hit, brani tra i più ascoltati, radiodiffusi e cantati degli ultimi anni. Ad aprire il concerto “Shangai”, poi “Ecaalla”, “Chapeau”, “Parli Parli”, “Spigoli” (feat. Tha Supreme e Mara Sattei), fino a ben tre medley di successi più noti, da “Pokemon go” a “Fotografia”. Immediata l’esplosione di entusiasmo della marea che ha invaso Viale Rossini. Tutti a cantare, saltare, muovere le mani e accendere le lucine, fino ad un crescendo finale che ha fatto ballare tutti come un’onda umana che sprizzava gioia con le braccia al cielo. A chiudere una serata da incorniciare, forse la più partecipata e coinvolgente delle 57 edizioni dello storico Festival, diversi bis con alcuni dei veri e propri tormentoni di Carl Brave, tra cui “Posso” (ft Max Gazzè), “Hula Hoop” e “Makumba” incise con Noemi, “Che poi” e “Malibu” (ft. Gemitaiz).
Bravissimi tutti gli scatenati musicisti della numerosa band, che hanno contribuito a trasformare il concerto in un autentico show: Mattia Castagna basso, Massimiliano Turi chitarra, Lorenzo Amoruso chitarra, Edoardo Impedovo tromba, Gabriele Tamiri tromba, Marco Bonelli sax, Matteo Rossi piano, Francesco Sacchini cori, Marta Gerbi cori, Simone Ciarocchi batteria, Lucio Castagna percussioni. Al termine, foto e autografi per centinaia di fan assiepati oltre le transenne del backstage e, per lui, il Premio del Festival consegnatogli da De Luca insieme alle consigliere comunali Marisa De Rose e Chiara Lolli.
Una serata davvero memorabile sia per il formidabile tour di Carl Brave, prodotto dalla Otr Live di Francesco Barbaro, che si è chiuso proprio ieri sera, sia per il “Settembre Rendese”, che si è aperto come meglio non si poteva. Un successo straordinario per un’edizione del festival che punta molto al pubblico giovanile. Attesi ora i live di Marina Rei il 12 nel Centro Storico, del cantautore spagnolo Dani J il 14 in Piazza Matteotti e di Miss Keta, tra le mattatrici dell’estate con il suo “Finimondo”, hit che si rifà al grande successo del 1961 “Il capello” di Edoardo Vianello. Il suo live è in programma il 15 settembre in Piazza Kennedy. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. Ogni informazione sul festival è reperibile alla pagina facebook ufficiale del Settembre Rendese (https://www.facebook.com/settembrerendese).