
L’Enac ha diffuso i dati del 2015.
Ecco la sintesi italiana e calabrese.
Gli aeroporti italiani sono 45.
I viaggiatori sono 156.965.253
Il traffico italiano è pari al 37,6 % pari a 59.018.070 viaggiatori
Il traffico estero è pari al 62,4 % pari a 97.947 .183 viaggiatori
Il 25,6 % si svolge a Fiumicino
Il 24,5 % si svolge tra Milano Malpensa( 11,8 %) , Milano Linate ( 6,1%) e Bergamo ( 6,6%)
Su Lamezia terme (18°posizione in Italia)si snoda una presenza di 2.332.126 passeggeri , pari all’1,5 % del traffico italiano .Lamezia ha avuto una flessione del 3,4 % nell’ultimo anno. Di essi 1.544.520(66,2 %) sono stati voli low cost e 787.606 ( 33,8) voli tradizionali.
Lamezia è passata dai 14.706 voli del 2006 ai 16.892 del 2015, e dal 1.341.936 passeggeri del 2006 ai 2332.126 del 2015 ( in flessione rispetto ai 2.414.277 del 2014)
Su Reggio Calabria (27°posizione in Italia) si snoda un traffico di 482.028 passeggeri, pari allo 0,3 & del traffico italiano e la flessione annuale è stata del 6,8%. Di essi 1.523 (0,3%) sono stati voli low cost e 480.505( 99,7 %) voli tradizionali.
Reggio è passato dai 9121 voli del 2006 ai 4.113 del 2015, e da 578.015 passeggeri del 2006 ai 482.028del 2015 ( in flessione rispetto ai 517.159 del 2014)
Su Crotone( 29°posizione in Italia) il traffico è stato di 280.037 passeggeri, pari allo 0,2% con una crescita del 325,6% annua. Di essi 276.155( 98,6 ) sono stati voli low cost e 3.882( 1,4%) voli tradizionali.
Crotone è passata dai 1.883 voli del 2006 ai 1.860 del 2015, e dal 104.154 passeggeri del 2006 ai 280.037del 2015 ( in aumento rispetto ai 65.793 del 2014)
I movimenti di aerei in Italia sono stati 1.336.610 di cui il 39,9 % italiani ed il 60,1% internazionali.
Lamezia è al 19° posto, Reggio Calabria al 28° e Crotone al 35°.
Il vettore principale a Lamezia terme è Ryanair. Quello di Crotone anche Ryanair. Mentre per Reggio Calabria è Alitalia – Cai.
Se si vuole la prova certa di cosa sia la Calabria basta infor marsi (bene) su Calabria Verde da cui “Il commis sario prece dente mente nominato, Nello Gallo, è scappato a gambe levate dopo un paio di mesi”.
Parliamo di Calabria Verde “nella cui sede di Catanzaro la Guardia di Finanza è ormai di casa”.
Parliamo di Calabria verde, la più grande azienda pubblica della Calabria, nata dopo la messa in liquidazione dell’Afor, un nuovo ente che Oliverio dice non essere ancora nato.
Ed allora ecco la mossa a sorpresa del governatore , che fa nominare dalla “sua”giunta a nuovo Commissario di “Calabria Verde” il generale dei carabinieri Mariggiò
Evidentemente non bastava la Guardia di Finanza costantemente presente nelle sue funzioni investigative ed occorreva anche l’Arma di carabinieri con la esperienza di una della sue più alte cariche quale un generale comeMariggiòche dalla sua ha anchela conosce diretta della Calabria essendo stato Comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro e di Cosenza e Comandante della Legione Calabria dal novembre 2013 al luglio 2015.
Ed Oliverio dal generale si aspetta molto, anzi di più.
Infatti ha detto “Calabria Verde costituisce un tassello importante e decisivo per contribuire a determinare il necessario cambiamento nella vita della nostra Regione e per affermare legalità e trasparenza nella utilizzazione delle risorse pubbliche”.
Quasi a dire che finora legalità e trasparenza nella utilizzazione delle risorse pubbliche non si sono mai affermate.
Se è così, forse, ha ragione chi scrive che “ L’arrivo del generale Mariggiò prelude certamente alla tanto attesa operazione di pulizia di questo verminaio”.
Ed ancor più potrebbe avere ragione quando scrive che “ E sono in tanti a tremare”.
Eseguite 13 misure cautelari personali e numerosi sequestri nei confronti dei componenti di un’organizzazione dedita alla ricettazione del rame tra Cosenza e Lamezia
COSENZA 29 MARZO 2016 - A conclusione di un’indagine congiunta tra Polizia di Stato e Corpo Forestale dello Stato - coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza- è stata scoperta e smantellata una fitta rete composta da conferitori di rame e imprenditori del settore che mettevano a disposizione le loro aziende per la ricettazione e il riciclaggio di rame di chiara provenienza furtiva.
Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza hanno portato questa mattina all'esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per 4 persone, e all’esecuzione di ulteriori 9 misure cautelari per altrettante persone.
Sono stati contestati i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere.
L’articolata attività d’indagine coordinata dal Procuratore Capo Dario Granieri, dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e dai Sostituti Procuratori Salvatore Di Maio, Domenico Assumma e Domenico Frascino, è durata diversi mesi ed ha permesso di interrompere una attività illecita di ricettazione di cavi in rame di provenienza furtiva.
All’interno delle aziende “Autodemolizioni Franco Carriere srl” e “F.lli Bartucci Snc” di San Pietro in Guarano (cs) , confluivano ingenti quantitativi di cavi in rame prelevato furtivamente a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni, materiale che veniva poi destinato alla ditta Ecotek srl di San Pietro Lametino (CZ).
La refurtiva veniva conferita alle aziende da numerosi soggetti alcuni dei quali, destinatari delle misure cautelari, organici all’organizzazione. Il Rame (sia pulito che bruciato) introdotto al suo interno, quantificato dagli investigatori tramite attività di videosorveglianza e intercettazioni in decine di tonnellate veniva sigillato all’interno di alcuni container, al di sotto di uno strato di pneumatici fuori uso o nascosto all’interno dei veicoli da demolire accatastati all’interno dei piazzali delle aziende per poi essere caricato a bordo di mezzi, occultato sotto altri tipi di rifiuti e inviato presso la Ecotek di Lamezia Terme che provvedeva a inserire il materiale nel mercato legale.
Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza, sono stati costantemente monitorati nel tempo dagli investigatori della Polizia di Stato e del Corpo Forestale.
Con questa operazione è stata smantellata una vera e propria centrale di ricettazione e riciclaggio di cavi in rame di provenienza furtiva il cui giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro. Dopo la lunga e accurata attività questa mattina è scattato il sequestro di numerosi beni aziendali, dei mezzi utilizzati per il trasporto e sono state eseguite tredici misure cautelari personali a carico di:
Franco Carriere di Cosenza di anni 43,
Francesco Bartucci di Cosenza di anni 44,
Fabio Angelo Perri di Lamezia di anni 44,
Giuseppe Lucchino di Lamezia di anni 34,
Silvio Ciardullo di Cosenza di anni 33,
Daniel Adam di nazionalità Rumena di anni 34,
Andrei Cotet di nazionalità Rumena di anni 35,
Marcello Munegato di Castiglione Cosentino di anni 42,
Raffaele Carlini di Cosenza di anni 56,
Marco Mauro di Cosenza di anni 32,
Francesco Bevilacqua di Cosenza di anni 23,
Rosario Bandiera di Lamezia di anni 34,
Giovannino Gallo di Lamezia di anni 32.
Nel corso delle operazioni sono state eseguite minuziose perquisizioni all’interno delle aziende coinvolte.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso la Questura di Cosenza.