Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
“Il presidente del consiglio di frazione e i consiglieri esprimono il loro disappunto per come si arriverà a votare oggi il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche nella seduta del civico consesso. C’è rammarico in quanto, in tempi non sospetti, il consiglio di propria iniziativa aveva cercato di partecipare all’atto amministrativo con un piano delle opere ritenute necessarie per la frazione. Il risultato che si evince dalla delibera che oggi verrà messa ai voti e partecipata alla rappresentanza della Frazione, su apposita richiesta, solo nella mattinata di ieri, fa comprendere che nessuno di quei punti è stato recepito nell’importante piano e certamente non nell’ordine di priorità stabilito dal Consiglio di Frazione stesso. Si comprende la difficoltà finanziaria in cui versa l’Ente e tuttavia proprio per questo, scelte concertate e condivise consentirebbero migliori risultati. Vale la pena di ricordare che l’art 8 del regolamento del Consiglio di Frazione afferma chiaramente che “l’ente deve chiedere il parere al consiglio di frazione su atti di competenza del consiglio comunale o della giunta comunale” tra i quali, appunto, il programma triennale dei lavori pubblici. A conferma dell’importanza giuridica del parere in questione, la stessa norma istitutiva, recita che il Piano triennale delle Opere Pubbliche è: “momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono nell'esercizio delle loro autonome competenze e quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari ”
La mancata richiesta del dovuto parere a questo Consiglio diventa pertanto una questione che va ben oltre l’opportunità politica. Non si comprende bene se l’assenza di coinvolgimento abbia come matrice la scarsa attenzione alle norme o un comportamento funzionale alle contingenti necessità elettorali. Numerose sono state le proposte effettuate nei mesi addietro ma pochissime sono state le risposte, nonostante il regolamento anche in questo caso sia molto chiaro. Quanto è accaduto si ritiene inaccettabile. Il consiglio ricorda che, in relazione alle proposte prodotte dal Consiglio di Frazione “l’Amministrazione Comunale è tenuta ad esprimere il proprio orientamento entro il termine di trenta giorni e comunque in tempo utile per assicurare gli effetti della proposta” (art.7 comma 3).”
NdR: Il comunicato ci è stato rimesso solo stamattina.
Lo pubblichiamo anche se il consiglio comunale si è svolto.
Ne approfittiamo per segnalare la presenza al Consiglio comunale di una parte dei componenti del consiglio di Frazione tra cui la presidentessa Marilyne Ianni( in altra parte della sala anche Romano)
Segnaliamo anche che il consigliere Antonio Rubino ha letto il presente comunicato tentando si sollevare il problema della mancata adesione alle richieste del Consiglio di Frazione ma ricevendo una piccata risposta dell’assessore Mazzei che ha evidenziato intanto di avere incontrato il consiglio di frazione ribadendo che il piano triennale non è un libro dei sogni capace di realizzare tutti sogni dei cittadini di Amantea ma un elenco( comunque aperto) di opere che hanno la quasi certezza di essere eseguite.