Il consiglio del 18 novembre per i pochi che hanno avuto modo di assistervi è sicuramente un pezzo della storia democratica del nostro consiglio comunale.
Abbiamo già pubblicato la nota del sindaco Monica Sabatino.
Ora la parola passa a Francesca Menichino.
“CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 NOVEMBRE: LE NOSTRE PROPOSTE, LE LORO PROTESTE.
Nel consiglio comunale del 18 novembre sono successe tante cose.
Si inizia e ricordiamo al Presidente Linda Morelli che, come da nostra mozione approvata, nel prossimo consiglio comunale si dovrà inserire come punto all’ordine del giorno la modifica del regolamento che consentirà finalmente di effettuare le riprese del consiglio.
Il consiglio va avanti ma rileviamo subito che qualcosa non torna nel verbale da approvare sulle date del deposito degli atti del bilancio: come da documentazione allegata il deposito è avvenuto il 28 luglio ma il sindaco dichiara che è avvenuto il 22 e la segretaria “stranamente” verbalizza il 22 in tutti gli interventi, persino nel nostro, nonostante l’ eccezione di mancato rispetto dei termini.
Il sindaco fa una telefonata ed esce dall’aula. Quando la seduta riprende, si modifica il verbale nel rispetto della verità documentale e si va avanti, pur rimanendo il problema dei termini.
E siamo ai temi del consiglio, ci sono altri 4 punti da discutere:
- RIMODULAZIONE DI 44 DEBITI POSTICIPATI AL 2040: 10 MILIONI DI EURO CHE SI FINIRANNO DI PAGARE TRA 25 ANNI, DOPO I 92 MUTUI DI MAGGIO, MA NON CI HANNO DETTO A COSA CI SONO SERVITI TUTTI QUESTI SOLDI, PER QUALI OPERE SONO STATI CONTRATTI E SE QUESTE OPERE SONO STATE REALIZZATE
- RICHIESTA DI ALTRI 5 MILIONI DI LIQUIDITA’ ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI DA RESTITUIRE IN 30 ANNI
- RICHIESTA DI 1.100.000 EURO: ALTRI MUTUI PER IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE VARIAZIONE DI BILANCIO PER UN IMPORTO DI 1.239.453 EURO
Alleghiamo un’unica nota (la trovate qui in calce) valida per tutti i punti che in sostanza contiene una PROPOSTA:
BASTA CON I DEBITI, L’UNICA STRADA DA PERCORRERE E' LA REVISIONE DELLA SPESA, e facciamo esempi concreti di riduzione dei costi:gli affidamenti esterni , la spesa informatica, le continue spese per riparazioni delle pompe di sollevamento, i continui impegni per riparazioni meccaniche soprattutto dopo che è stato licenziato il meccanico, un progetto di innovazione del consumo elettrico che consentirebbe di ridurre notevolmente la spesa elettrica, poi la captazione delle acque e gli sprechi delle condotte, ed ancora la formazione di un ufficio legale. Insistiamo, fate questo e non prolungate i mutui, ma le delibere vengono approvate, otteniamo però che l’assessore Tempo impegni il consigliere Osso alla convocazione di una commissione per parlare di revisione della spesa, che attendiamo da mesi.
Al quarto punto facciamo altra proposta: quella di strutturare in un Comune tanto indebitato un ufficio che si occupi solo di cercare di attingere ai fondi europei diretti e indiretti, lo chiediamo all’assessore ai fondi comunitari, per chi non lo sa è Rubino, ma non risponde e urla insieme a Cannata “ questo non è un argomento all’ordine del giorno!”.
Ed è a questo punto che interviene il sindaco, ma non parla dei mutui o dei fondi comunitari, no, parla dell’attività di opposizione del M5s, che ritiene più “inerente” all’ordine del giorno, con l’avallo della presidente Morelli che alzandosi in piedi, dice “il sindaco è la massima autorità, deve parlare”.
E parla il sindaco, anzi urla, rimproverandoci di fare continui accessi agli atti, di sorvegliare in modo stretto e rigoroso tutta l’attività dell’ente, gare, commissioni, concorsi. In sostanza ci accusa di fare solo il nostro lavoro di opposizione, vissuto evidentemente come un fastidio. E qui è d’obbligo domandarsi perché al sindaco da fastidio la nostra attività di controllo prevista dalla legge? Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo, che dovrebbe essere svolto da tutti, non solo dalle opposizioni. Ma forse il sindaco ha qualcosa da temere? C’è qualcosa che non può essere mostrato ad un consigliere o ai cittadini?
Ma ci sono cose gravissime che il sindaco ha detto in consiglio: parla del nostro controllo sul concorso di ragioniere e dice “che poi tutti si lamentano che non è stato vinto da nessuno”.Ma cosa vuole dire? Ma perché collega la bocciatura di tutti i candidati al nostro controllo? Questa è una cosa gravissima sulla quale vogliamo spiegazioni precise e chiarezza per i concorrenti e per i cittadini, è inaccettabile che Amantea dopo più di un anno dal pensionamento del ragioniere non abbia ancora un funzionario “regolare” che riprenda in mano la disastrosa situazione finanziaria dell’ente.
Ha detto poi che la nostra sola presenza ha rallentato l’espletamento della gara per l’integrazione scolastica, questo è veramente vergognoso, utilizzare i minori che a scuola attendono gli educatori per colpire un avversario politico, attribuire a noi disfunzioni e ritardi dell’Ente e non andare a sollecitare il funzionario responsabile dott.ssa Trafficante, che ci ha detto cose diverse e che lamenta giustamente di lavorare senza nemmeno un collaboratore: praticamente è responsabile non di un settore ma solo di se stessa. L’abbiamo sollecitata più volte per accelerare la gara aperta davanti a noi dal 21 ottobre senza che ci sia nemmeno un verbale sul sito. Anche su questo ci deve fornire spiegazioni e sul bando che contiene chiare contraddizioni, spiegazioni che attendiamo da più di un mese .
Ci dice poi che ci siamo introdotti in una casa privata. E perché non dice che si tratta di una casa popolare facente capo ai familiari di un assessore , segnalataci da chi da mesi o da anni attende un alloggio mentre moltissimi alloggi non sono utilizzati? Questo lavoro lo dovrebbe fare il sindaco con il comandante dei vigili. E dovrebbe dire all’assessore in questione di fare liberare quell’alloggio se non è regolarmente occupato. Noi lo abbiamo chiesto all’assessore il quale ha risposto che era tutto regolare. Eppure quando siamo andati lì con i cittadini, il campanello non suonava e la corrente elettrica era staccata, e abbiamo chiamato i vigili.
Si verifichi questa situazione, così come il cantiere abbandonato dell’ex carcere dove avvengono ripetuti furti di pezzi dell’impalcatura, che costituiscono un gravissimo pericolo per coloro i quali si avventurano da quelle parti, nonché un ulteriore danno per l’ente.
Si pensi ad amministrare quindi, che non vuol dire fare ciò che si vuole, ma significa scegliere il meglio per la comunità, nel rispetto della legge!
Invitiamo tutti i cittadini a informarsi e a chiedere conto agli amministratori, a pretendere trasparenza, giustizia ed efficienza.
Noi continueremo a fare solo il nostro dovere per il bene di tutti gli amanteani e di Amantea che ne ha davvero tanto bisogno!
E questa è la nota allagata al consiglio comunale del 18 novembre 2015:
IN QUESTO MOMENTO IN QUESTO CONSIGLIO COMUNALE STATE PER DELIBERARE IL FUTURO NOSTRO, DEI NOSTRI FIGLI E DEI NOSTRI NIPOTI CON I SEGUENTI ATTI, già decisi prima di oggi e anche prima della commissione di giorno 13:
- RIMODULAZIONE DI 44 DEBITI POSTICIPATI AL 2040 : 10 MILIONI DI EURO CHE SI FINIRANNO DI PAGARE TRA 25 ANNI .MA NON SAPPIAMO NEMMENO A COSA CI SONO SERVITI TUTTI QUESTI SOLDI.
PER QUALI OPERE SONO STATI CONTRATTI QUESTI MUTUI? E QUESTE OPERE SONO STATE REALIZZATE? (informazioni che avreste dovuto fornirci prima e non dopo del consiglio, allego il documento con il quale la segretaria dott.ssa Mercuri si impegna a fornire questi dati che ieri non è stato possibile rintracciare);
- RICHIESTA DI ALTRI 5 MILIONI DI LIQUIDITA’ ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI DA RESTITUIRE IN 30 ANNI
- RICHIESTA DI 1.100.000 EURO: ALTRI MUTUI PER IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE
- VARIAZIONE DI BILANCIO PER UN IMPORTO DI 1.239.453 EURO, dove sulla carta, ripeto sulla carta, si dice che è garantito il pareggio di bilancio, ora delle spese siamo sicuri, ma le entrate ci sono davvero? O è un altro artificio contabile per garantire non la regolarità dei conti ma il livello della spesa?
La notizia in sostanza è: altri debiti, lasciati pure in eredità.
Mai come adesso abbiamo la netta la percezione che così non si potrà continuare per molto tempo.
Ma come è possibile che il nostro comune già fortemente indebitato per un importo di circa 21 milioni di euro continui ad indebitarsi? Questo chiediamo all’Assessore competente e a tutta la giunta i cui atti sono collegiali. E quali saranno le rate di tutti questi mutui? Come vi si farà a pagare la rata di mutuo? Attualmente ammonta a circa due milioni di euro all’anno, e continuiamo ad indebitarci.
Com’è possibile che non ci sia nessuno degli amministratori che capisca che l’unica necessità impellente è ridurre la spesa?
NESSUN TAGLIO MA SOLO SPESE. Anzi le spese aumentano:pensate solo ai 130 mila euro del programma estivo (circa il doppio dell’anno scorso) che gridano vendetta davanti a tutti i lavoratori che non vengono pagati regolarmente: operai delle cooperative, dipendenti della Multiservizi spremuti fino all’osso e diversi lavoratori che gravitano attorno al Comune.
Se un padre non riesce a comprare il mangiare ai propri figli, non compra per sé un paio di scarpe firmate. Piuttosto cammina scalzo, a meno che non è un padre scellerato. E invece voi continuate a comprare sistematicamente il paio di scarpe firmate.
Ma non c’è niente da fare. Ho chiesto in commissione quali fossero stati dall’inizio della consiliatura i tagli della spesa, il sindaco mi ha parlato solo dei premi di assicurazione senza dire di quanto siano stati tagliati.
Siamo al collasso totale, abbiamo debiti e contenziosi con tutti i fornitori dei servizi fondamentali: acqua, luce, gestione dei rifiuti, depurazione. Si è rischiato di non pagare i dipendenti, nel mese di ottobre, senza capire come poi siano usciti i soldi.
Già a maggio è stata deliberata la rimodulazione di 92 mutui, per 17 dei quali il tasso invece di diminuire è aumentato con maggiori spese per l’Ente.
E’ vero che nell’immediato le rate di mutuo si riducono, ma il minore esborso, secondo la norma dovrà essere destinato a spese di investimento o a riduzione di finanziamenti e non alle spese correnti. E il minore esborso, si parla di 300.000 euro circa su 136 mutui, non si poteva trovare attraverso uno studio di riduzione dei costi, in un bilancio di 41 milioni 300.000 è meno dell’1%. Mentre il debito complessivo si incrementerà notevolmente.
Il M5S a maggio ha chiesto di valutare, mutuo per mutuo, l’effettiva convenienza dell’operazione, facendo una riflessione seria e condivisa in commissione bilancio: proposta bocciata dalla maggioranza.
Non ripeterò questa richiesta ma chiedo con forza a ciascuno di voi consiglieri che vi assumete la responsabilità di questo voto di pensare anche solo un momento, prima di votare, all’alternativa, alla necessità che ci sarebbe di risparmiare diversamente riducendo i costi: pensiamo a tutti gli affidamenti esterni che fa l’ufficio Tributi (per esempio i 24.000 euro di ADA informatica), pensiamo all’alimentazione di una ventina di fotocopiatori tanti quanti ne ha tutta la provincia di Cosenza, mentre se ne potrebbero avere 2 per piano e utilizzare la formula del noleggio, pensate alle continue spese per riparazioni delle pompe di sollevamento con pessimo rendimento, ho visto continui impegni per riparazioni meccaniche dopo che è stato licenziato il meccanico, so che giace su qualche scrivania un progetto di innovazione del consumo elettrico che consentirebbe di ridurre notevolmente la spesa elettrica, pensiamo alla captazione delle acque o agli sprechi delle condotte, ed ancora all’emorragia delle spese legali ecc.. ecc..ecc…
Prima di impegnare il vostro voto pensate a tutto questo anche solo per un attimo.
E poi decidete secondo coscienza.
Amantea, 18 novembre 2015
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Amantea
Firmato
Il Consigliere Comunale
Francesca Menichino
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Con oggi finisce la presenza presso il comune di Amantea degli ispet tori Anac e DFP.
Niente di particolare.
In assenza dei comuni cati stampa abbiamo dovuto fare ricorso ai mille si dice, quelli che spesso sono figli non di malafede, ma di semplice mancata conoscenza e solo in qualche caso di ignoranza.
Per trarne alcune conclusioni.
Sembra che il Comune non abbia ottemperato all’invio delle schede contenenti gli elementi atti alla verifica del rispetto della normativa finalizzata alla verifica della rispondenza degli atti alle vigenti norme.
Da qui la necessaria presenza degli ispettori che hanno quindi preteso tali schede risalenti agli anni addietro.
La disabitudine alla loro stessa compilazione ha imposto un allungamento dei tempi di permanenza e così in luogo di un solo giorno ne sono occorsi diversi.
Ma il termine massimo è stato fissato proprio ad oggi venerdì 20 novembre.
Da domani pertanto gli ispettori andranno via e continueranno a valutare in sede l’ avvenuto o meno rispetto della normativa.
L’ultima voce è che si sia trattato di una visita molto cortese e senza finalità di accertamenti di altra natura.
Comunque gli ispettori redigeranno una approfondita relazione che completerà quella da redigersi da parte dell’ispettore del MEF che è stato presente poco tempo fa.
Eventuali riconsiderazioni solo alla lettura delle relazioni.
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Il Consiglio Comunale di oggi 18 novembre presenti solo pochissime persone, tra cui, sulle scale, i ragazzi della Ragioneria che si sono presentati per parlare con il sindaco dei problemi di agibilità e sicurezza del loro istituto, passerà alla storia come uno dei più dialetticamente accesi degli ultimi anni.
Intanto ecco quanto letto dal sindaco Monica Sabatino e consegnato alla segretaria con espresso invito al suo invio al sig Prefetto
“Non ho più intenzione di tacere e di sopportare il comportamento della signora Menechino.
E’ dalla campagna elettorale che ha iniziato con una politica di disinformazione e cattiva informazione che non si può più tollerare…ha cominciato dall’ineleggibilità gridando ai quattro venti che sarei stata illegittimamente eletta, peccato per lei che un giudice definendo la sua ricostruzione “suggestiva” le abbia dato torto.
Ha continuato quotidianamente la sua caccia alle streghe all’interno del comune inserendosi un tutti gli uffici con una continua richiesta di accesso agli atti, naturalmente nel pieno diritto della sua carica, ma per dimostrare cosa?
Cosa crede di voler dimostrare signora Menechino? Cosa pensa che all’interno dell’ente ci sia una massa di delinquenti e lei sia la paladina della giustizia?
Perché solo in questo caso si spiegherebbe la sua vigilante presenza alle gare che svolgono i funzionari. I politici devono stare lontani dalle gare e dai concorsi….
I funzionari sono i responsabili e devono avere la libertà e la tranquillità di scegliere oggettivamente senza nessun condizionamento… il politico esclusivamente con la sua presenza potrebbe condizionare inconsapevolmente.
Facciamo qualche esempio:
ha seguito la commissione del concorso per il responsabile del settore finanziario nei giorni in cui si sono svolte le prove scritte, si è presentata davanti alla sede d'esame, ha iniziato a sindacare su tutto, si è fatta trovare all'uscita dei candidati e ha seguito i commissari fino in comune, insinuando subdolamente in rete chi sarebbe stato il vincitore. La coerenza signora Menechino e la correttezza lei sa per caso dove abitano? io credo di no.
Tralasciamo poi i colloqui fatti per L'art.110 o gli assistenti sociali del progetto Home Care Premium dove è stata praticamente seduta al tavolo della commissione o il suo atteggiamento all'ultima gara per il servizio d'integrazione scolastica che ha inevitabilmente rallentato il servizio per i ragazzi diversamente abili che attendono con ansia questo sostegno...nelle gare cara signora chi partecipa sa benissimo quali sono gli strumenti per tutelarsi, non è necessario che la politica irrompa...d'altronde lei è esperta ormai nell'intromettersi su tutto, come se la carica di consigliere comunale le abbia generato un delirio di onnipotenza e di onniscienza, come non citare l'irruzione
in un'abitazione privata, che sembrava proprio una perquisizione.
O l'ultima bravata della visita in un cantiere aperto, con tanto di enorme bugia pubblicate su Facebook.
E' proprio questo episodio che ha colmato il vaso della mia tolleranza e sopportazione. Per tutta la giornata di sabato ,quando mi hanno segnalato ciò che la signora aveva scritto e soprattutto ciò che aveva scatenato nei commenti, mi si è gelato il sangue. Nello stesso momento in cui seguivo i tg e guardavo con grande tristezza ciò che il fanatismo e l'estremismo religioso avevano generato,osservavo come una bugia, detta in modo subdolo, nel tentativo di sminuire e delegittimare le istituzioni mistificando come il suo solito la realtà, avesse generato l’odio e la rabbia dei cittadini..
Copio testualmente: "Una vergogna" "Ci vorrebbe l'isis al Comune per questa gente di merda" "Maledetti. I nostri soldi buttati lì da anni...che possiate marcire all'inferno".
E a tutto questo la signora come risponde, sapendo di aver scritto una cosa della quale non ha nessuna contezza, "E' una vergogna che grida vendetta".
Prego di considerare lo stato d'animo che avevo in quel momento...leggere queste cose fa male...possibile che non ci si renda conto che così si istiga la popolazione all'odio e alla violenza? Dico solo che se dovesse succedere qualcosa a qualche amministratore o a qualche dipendente comunale riterrò la signora Menechino moralmente responsabile.
Vorrei sapere quanto sta facendo per i cittadini e quanto per i suoi interessi personali…
A cosa aspira?
D’altronde lo dicono anche quelli che erano della sua parte che il suo unico obiettivo è la visibilità personale a tutti i costi, anche se a pagarne le conseguenze sono i cittadini e la loro fiducia nelle istituzioni.
Le interessa semplicemente sollevare polveroni per accendere l’attenzione su di se.
Ma ormai il suo gioco è chiaro, si levi la maschera che l’abbiamo riconosciuta e, soprattutto, l’hanno riconosciuta i cittadini.
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La presa di posizione del Consorzio Isca Hotel sulla gestione del marchio d’area “Antica Temesa” lascia non poche perplessità.
Appare quanto mai necessario chiarire quello che è stato il percorso di primogenitura del progetto che affonda la sua validità nel 2011.
Già a partire da quella data, pur non essendo il sottoscritto parte in causa all’epoca dei fatti, sono state accolte buona parte delle istanze del Consorzio, non ultima, la nomina del professore Tullio Romita quale consulente tecnico per la redazione del bando e componente della Commissione di gara. Procedura di gara che stava protraendosi nel corso degli anni senza alcun risultato.
L’espletamento delle procedure di appalto, avvenuto nel primo semestre 2015, ha consentito di determinare nella “Pomilio Blumm”, l’azienda che avrebbe dovuto rendere in pratica i contenuto teorici del Pisl.
E così è stato. Gli esperti di marketing della stessa azienda hanno provveduto a realizzare un logo che consentisse di fare sintesi tra i cinque Comuni aderenti al piano e che concedesse ad ognuno di loro uguale dignità, in un’idea di sviluppo turistico armonico e solidale.
Nessuna supremazia da parte di nessuno dunque, ma semplicemente l’attuazione di un progetto destinato a trasformare in “comunicazione” un territorio che per connotazione naturalistica, storica e ambientale presenta attitudini diverse.
Il riferimento all’Antica Temesa, dunque, non vuol essere un identificativo di quella che è stata la progenitrice di Amantea e dei paesi compresi tra l’Oliva ed il Savuto, ma vuole rappresentare un progetto di sviluppo turistico sostenibile che prenda forza dalle peculiarità di ogni Comune.
Per questo motivo non è stata realizzata una sola brochure, ma ben sei, allo scopo di racchiudere le singole argomentazioni in un unico scritto.
Questi gli argomenti: archeologia e storia, arte e cultura, contenuti istituzionali, enogastronomia, natura e paesaggi, offerta turistica.
In ogni pieghevole, il territorio che abbraccia Amantea, Serra d’Aiello, Belmonte Calabro, Lago e Aiello Calabro, viene narrato non solo per quello che è, ma anche per ciò che potenzialmente può essere, puntando chiaramente sui punti di forza di ogni singolo Comune.
La presentazione del marchio avvenuta nello scorso mese di luglio e seguita da diversi appuntamenti di approfondimento era un modo per far capire agli operatori economici e turistici che era stata creata una scatola e che era giunta il momento di riempirla con ciò che siamo e di incastonarla con ciò che avremmo voluto essere.
In questo percorso, da parte del Consorzio Isca Hotel, non è giunta un solo suggerimento, ma solo ed esclusivamente critiche persino sulla scelta delle foto utilizzate, realizzate tra l’altro da un professionista che ha compiuto studi e ricerche molto approfondite su ciò che era Temesa nel passato e su ciò che è Temesa attualmente.
Eppure le occasioni non sono mancate, nonostante, ed è bene ribadirlo, che il compito dei rappresentanti del Consorzio all’interno del direttivo non fosse in alcun modo decisionale.
Ci siamo preoccupati di ascoltare tutte le voci, anche quelle degli albergatori che hanno scelto di non fare parte del Consorzio Isca Hotel.
È stata inviata loro una missiva per proporre idee e contributi.
Sulla base di questo discorso è bene evidenziare i vantaggi ottenuti da questa operazione. Il piano di marketing operativo varato dalla Pomilio Blumm ha permesso di ottenere un radicale rinnovamento del materiale promozionale della Città e dei Comuni limitrofi; l’immagine di Amantea e di ciò che era Temesa è stata veicolata in ambito nazionale con vetrofanie e tabelloni presenti negli scali aeroportuali più importanti d’Italia.
Tre punti di informazione turistica devono essere creati e/o arricchiti di supporti logistico/strumentali nei Comuni di Amantea e Lago.
È chiaro che siamo all’inizio ed è anche chiaro che soltanto l’unione tra le diverse parti coinvolte consentirà di migliorare le cose nel prossimo futuro attraverso la programmazione, il coinvolgimento ed il confronto con tutte le realtà cittadine.
Auspico dunque una profonda riflessione, per fare in modo che si possa ripartire tutti insieme.
Dr. Giovanni Battista Morelli – Assessore al Turismo Città di Amantea (Cs)
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Primo Piano
Troppo per essere casuale.
Novembre inizia con la presenza negli uffici comunali di un ispettore del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Vedi l’articolo “Comune di Amantea: Zero servizi ed un mare di debiti!” di Francesca Menichino nel quale viene richiamato che “Di recente il nostro Comune è stato anche “visitato” da un ispettore del Ministero delle Finanze, e l’illegittimità della presenza del sindaco padre continua a non essere sanzionata da nessuno nonostante le nostre segnalazioni”.
E non sorprende certo che stia per tenersi giorno 20 novembre la conferenza dibattito dall’emblematico titolo ”I topi roditori: la corruzione che distrugge l’Italia” nel quale parlerà il dott Quirino Lorelli , magistrato della Corte dei Conti : vedi articolo dal link.
Ed ovviamente in questo contesto non sorprende certo la presenza in Amantea dal 16 novembre 2015 di tre ispettori dell’Anac ( Autorità Nazionale Anticorruzione).
Né, infine, sorprende che il 16 novembre sia stata pubblicata la Determinazione n. 12 del 28/10/2015 contenente il Piano Nazionale Anticorruzione aggiornato al 2015, un piano nato dopo la osservazione di 1911 amministrazioni di cui sono stati valutati i Piani di prevenzione della corruzione (PTPC).
Il PNA intende dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC) che dovrebbero essere nominati dalle pubbliche amministrazioni.
Probabilmente sono venuti a constatare di persona che il comune di Amantea non ha redatto il Piano di prevenzione della corruzione (PTPC), né ha nominato il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) .
In coerenza i controlli sono stati disposti anche dal Dipartimento dell’ Economia e delle Finanze.
Ovviamente inutile attendersi risposte immediate.
Da queste ispezioni emaneranno relazioni che saranno inviate agli organi che le hanno disposto e che saranno rese solo dopo molto tempo.
Stamattina il secondo giorno di presenza.
Qualche viso era rabbuiato ma siamo certi che si tratta soltanto di una nuvola passeggera a meno che gli ispettori non abbiano trovato anche quello che non cercavano.
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Ecco il comunicato stampa di Francesca Menichino del M5s.
Nel pomeriggio del 13 novembre 2015 si è tenuta la Commissione consiliare Bilancio con i seguenti punti all’ordine del giorno:
- Variazione di bilancio per 1.100.000 euro in aumento;
- Rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, cioè circa 10 milioni di euro spalmati fino al 2040;
- Richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un’altra anticipazione di 5 milioni di euro da restituire in 30 anni.
Gli stessi punti che saranno oggetto del Consiglio comunale il prossimo 18 novembre.
La notizia in sostanza è: altri debiti, lasciati pure in eredità alle prossime generazioni ed alle future amministrazioni.
Mai come adesso ho la netta la percezione che per i conti del nostro bilancio non ci sia più speranza: il dissesto è dietro la porta.
Ma come è possibile che il nostro comune già fortemente indebitato per un importo di circa 21 milioni di euro continui ad indebitarsi? Questo chiediamo all’Assessore competente e a tutta la giunta i cui atti sono collegiali. E quali saranno le rate di tutti questi mutui? Come vi si farà fronte?
Com’è possibile che non ci sia nessuno degli amministratori che capisca che l’unica necessità impellente è ridurre la spesa?
Ho chiesto quali siano stati, dall’inizio della consiliatura, i tagli alla spesa. Mi ha risposto il sindaco: “Abbiamo risparmiato con le assicurazioni” ma non mi ha saputo dire quanto (forse 1000 o 2000 euro di premi?) e mi ha parlato della nuova aggiudicazione del servizio delle “Strisce blu” la cui percentuale per il Comune è salita dal 12% al 50 %, senza rendersi conto che questa non è riduzione di costi ma aumento delle entrate. Quindi i tagli sono prossimi allo zero.
Per il resto si continua soltanto a spendere. Pensate solo ai 130 mila euro del programma estivo (circa il doppio dell’anno scorso) che gridano vendetta davanti a tutti i lavoratori che non vengono pagati regolarmente: operai delle cooperative, dipendenti della Multiservizi spremuti fino all’osso e diversi lavoratori che gravitano attorno al Comune.
Ma non c’è niente da fare. Chi non vuole ascoltare non ascolta e chi deve continuare a curare gli “orticelli” continua a fare solo questo. Di recente il nostro Comune è stato anche “visitato” da un ispettore del Ministero delle Finanze, e l’illegittimità della presenza del sindaco padre continua a non essere sanzionata da nessuno nonostante le nostre segnalazioni.
Il Consiglio comunale è paralizzato e tutto viene deciso nella Giunta e nella Ragioneria del Comune. Tutto ciò con la compiacenza di chi, il segretario comunale, dovrebbe garantire il rispetto della legge.
Siamo al collasso totale, abbiamo debiti e contenziosi con tutti i fornitori dei servizi fondamentali: acqua, luce, gestione dei rifiuti, depurazione.
Ricopro il mio incarico di consigliere comunale con profondo rispetto del ruolo e dei 1367 cittadini che hanno voluto il M5s nel Consiglio Comunale e di tutti i cittadini di Amantea.
Ieri ancora una volta ho provato vergogna al pensiero di poter essere anche solo minimamente associata a tali amministratori.
Continueremo a lottare giorno dopo giorno con il gruppo M5s di Amantea, certi che esiste un modo diverso ed onesto di gestire la cosa pubblica.
E ci auguriamo con tutto il cuore per il futuro di questa città, che tutto questo finisca al più presto!”.
NdR. Ora aspettiamo che il resto della opposizione contesti la Menichino di pressapochismo, se non di mancanza di lucidità, oppure che tutti loro si dimettano immediatamente lasciando ad altri il compito di fare una giusta e necessaria opposizione.
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Cronaca
La Presidente del Consiglio Linda Morelli ha firmato l’avviso di convocazione del prossimo Consiglio Comunale.
All’ordine del giorno i seguenti punti.
Approvazione verbali sedute precedenti;
Rimodulazione dei prestiti concessi dalla Cassa DDPP a carico di Enti Locali. Circolare n 1285 del 4.11.2015.
Richiesta alla Cassa DD PP anticipazione ai sensi dell’art 8 del D.L. 19 giugno 2015 n 78.
Individuazione cassa DDPP quale istituto mutuante e richiesta formale impegno finanziamento OOPP.
Ratifica delibera di giunta n 217 dell’8.10.2015 all’oggetto “Bilancio di esercizio 2015 - variazione e storno fondi".
Corre voce che il consiglio servirà per creare le necessarie nuove disponibilità finanziarie atte a garantire il pagamento di debiti arretrati nonché gli stipendi del personale dipendente.
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Cronaca
Sta arrivando il Natale e la gente andrà a vedere il Presepe della Chiesa Madre. Ed allora anticipatamente rispetto all’evento ed alla presunta forte presenza di amanteani e forse di turisti il comune ha dato il via alla pulizia del centro storico.
Ovviamente si è iniziato dl punto più dolente.
Dalle “case sciollate” che da sempre sono ricettacolo di topi e, nella bella stagione, di serpi, di mosche e quant’altro.
E così il personale delle cooperative si è dato da fare ed ha fatto una pulizia radicale sia della zona ad ovest della via Duomo( nella foto) che costeggia la chiesa madre, sia della zona ad est.
Un plauso all'iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Amantea, che ha fatto bene a disporre questo intervento, per quanto si tratti di area privata e l’onere sarebbe spettato ai proprietari. Anzi sotto questo aspetto forse dovrebbe intervenire anche per riprendere la agibilità di via Duomo.
Proprio in questa ottica di trasferimento dell’onere se doveste individuare nel centro abitato aree abbandonate e sede di topi ed altro non mancate di segnalarle al competente ufficio od assessore. Amantea non può presentarsi sporca!
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Un consiglio comunale aperto.
Un consiglio al quale sono stati presenti la deputata Enza Bruno Bossio ed il consigliere regionale Guccione oltre a vari sindaci dell’ex distretto di Amantea , tra cui quello di Serra D’Aiello, di Aiello calabro, di San Pietro in Amantea, di Fiumefreddo Bruzio, di Lago.
Numerosi gli interventi molti dei quali “ a braccio”.
In attesa di sbobinarli tutti cominciamo con il presentarvi quello della consigliere di minoranza Concetta Veltri che ha ricevuto il plauso del consigliere regionale Guccione:
Concittadini, sindaco, presidente, colleghi di maggioranza e di minoranza,
credo che poche riunioni consiliari abbiano avuto l’ importanza che ha quella attuale.
Oggi parliamo, infatti, di sanità ed in particolare di strutture sanitarie e di servizi sanitari.
E non parliamo solo di Amantea, ma dell’intero comprensorio, cioè non di 15 mila, ma di 30 mila abitanti.
Se fossimo una unica città saremmo la decima città calabrese, subito dopo Vibo Valentia.
Siamo, cioè, una realtà socialmente e politicamente importante ed indiscutibile.
Ed è in questa ottica che oggi dobbiamo vedere la proposta all’ordine nel giorno, ed in relazione i nostri interventi, le nostre scelte.
Parliamo cioè di una entità sociale che aspetta di essere capita e tutelata unitariamente sotto il profilo sanitario , così da impedire a chiunque di continuare a spogliare i nostri servizi sanitari, di continuare a trattarci come una cenerentola, se non come la “cenerentola” della Calabria.
Ma ho, ancora, davanti agli occhi l’auditorium della Mameli stracolmo di gente.
Una marea di persone scesa in campo per segnalare con forza i bisogni sanitari e la voglia di partecipare alla tutela dei propri diritti.
Un vero e proprio prodromo di rivoluzione sociale, figlio di una innegabile voglia di autodifesa, una rivoluzione sociale nata dal contributo di cittadini e soprattutto delle loro associazioni ,insieme a partiti e sindacati.
Tutto ciò fa capire la valenza della rete come strumento di democrazia e partecipazione della città e di tutto il comprensorio.
Un prodromo che sembra denunciare la percepita assenza della politica, prima ancora che delle amministrazioni, sia nelle loro individualità che nel loro insieme.
Un monito, quindi, a politici distratti , abulici, se non assenti, che suona così“ Quello che non fate voi, lo faremo noi da soli” , per poi continuare “ Lo faremo per noi , per i nostri anziani e per i nostri figli. Lo faremo per il nostro territorio, per le nostre comunità”.
Mi sembra di essere sulla porta di un cambiamento radicale , se non epocale, che parte dalla raggiunta consapevolezza della necessità della partecipazione diretta della società civile alle scelte politiche.
Un cambiamento che è insieme un superamento del vecchio ruolo della politica che ascolta la comunità e che sceglie in relazione alle sue esigenze.
Se la politica viene avvertita come assente e lontana sembra doveroso che il popolo si autodifenda o muova forti sollecitazioni come ha fatto.
Basta allora al saccheggio del poliambulatorio di Amantea.
Non abbiamo un ospedale, una casa di cura, un pronto soccorso, capaci di curarci e salvare le nostre vite ed invece di potenziare il Poliambulatorio vogliono addirittura toglierci il laboratorio di analisi cliniche.
Il passo successivo sarà quello di revocare le convenzioni anche ai laboratori privati?
Siamo alla follia.
E tutto in nome della spending rewiew, tutta indimostrata e ritengo indimostrabile.
E’ sempre la stessa storia.
Negli anni settanta, appena nata la regione, veniva copiato il bilancio della Lombardia così che potevi leggere nei capitolo del bilancio calabrese la posta “ Interventi sulla riva sinistra del Po’”
Oggi, invece, si vuole riproporre un modello di laboratorio centralizzato dell’Emilia Romagna come se le due regioni avessero le stesse condizioni orogeografiche, gli stessi servizi sanitari, dimenticando che nella sola provincia di Parma ( 445 mila abitanti nella intera provincia) ci saranno 26 case della salute entro il 2015.
In Calabria ancora il percorso non è stato avviato anche se sono stati previsti circa 67 milioni di euro di finanziamento .
I primi tre modelli previsti sono stati quelli diChiaravalle (finanziati con circa 8,1 milioni di euro), Siderno ( 9.7 milioni di euro) e San Marco Argentano ( 8,1 milioni di euro)
Il precedente governatore così si esprimeva «Utilizzeremo le strutture ospedaliere che sono state riconvertite in grado di dare risposte immediate ai pazienti sul territorio di riferimento con posti letto per lungodegenze e residenzialità. Si tratta di un servizio che avrà un costo molto più contenuto rispetto ai posti letto ospedalieri».
Ecco, noi chiediamo la riconversione del poliambulatorio in casa della salute e per questo la conservazione e l’ampliamento del laboratorio di analisi cliniche ed il completamento della struttura del poliambulatorio finalizzato all’ampliamento dei servizi sanitari .
Il nostro comprensorio deve essere capace di offrire ai propri ammalati gli stessi diritti degli altri medio-grandi comuni calabresi.
È chiaro quindi che non solo ritengo che questa proposta vada approvata, mi auguro all'unanimità, a prescindere dai colori politici, ma vada seguita fino al raggiungimento dello scopo prefisso per il bene comune.
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La vicenda prende le mosse dalla convocazione dei dipendenti fatta nei giorni scorsi ed ai quali il sindaco ha comunicato che a seguito di iniziative giudiziarie l’ufficio di ragioneria non potrà procedere al pagamento dello stipendio del mese di ottobre e forse anche dei mesi successivi.
A tal punto le OOSS Cgil , Cisl e Uil hanno osservato che il secondo comma dell’art 159 del TUEL 267/2000 sancisce la impignorabilità delle somme destinate al pagamento delle retribuzioni del personale dipendente e dei relativi oneri previdenziali.
E’ palese il sospetto che si tratti di altro.
La prova nel ricorso dell’ente alle anticipazioni di cassa.
Sembra potersi cioè ritenere che l’ente abbia di fatto impiegato tutte le riserve finanziarie e che la banca non anticipi altre somme dovendo pagare entro fine anno una serie di debiti dell’ente ,anche essi impignorabili.
In ragione di tale sospetto le tre OOSS hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco per poter conoscere le reali motivazioni che hanno portato a tale ipotizzata sospensione dei pagamenti dello stipendio atteso che le iniziative giudiziarie riguardano l’ente e non i lavoratori.
E concludono con la minaccia di una convocazione dell’assemblea dei dipendenti e la conseguente proclamazione dello stato di agitazione ed il conseguente coinvolgimento del Prefetto.
Il sig Prefetto dovrà tenere conto del prossimo svolgimento della fiera annuale che si svolgerà dal 30 ottobre al 2 novembre e che potrebbe subire gravi problemi in caso di sciopero dei dipendenti comunali.
Per questi motivi stanno già partendo i bollettini di tributi comunali arretrati e recenti nella speranza di casa cassa.
Forse anche l’autovelox di Acquicella è partito per fare cassa.
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