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Un trentottenne di Bonifati, con una lunghissima serie di precedenti penali, dal furto aggravato, alla rissa, al traffico di sostanze stupefacenti, reati commessi per la maggior parte in Lombardia, ha rubato la borsa ad una professoressa in pensione di origini campane in viaggio sul treno diretto a Paola.

L’insegnante si è messa a gridare ed il borseggiatore è scappato.

Poi è andata a sporgere denuncia alla Polizia ferroviaria della stazione di Paola

Ma il ladro non aveva fatto conto dell’occhio attento degli agenti della Guardia di Finanza di Paola che mentre stavano svolgendo la loro nomale attività di controlli dei registratori di cassa e delle ricevute fiscali, hanno scorto un uomo, in shorts e canotta, che aveva a tracolla una borsetta femminile.

Il borseggiatore appena avvicinato dagli agenti della GDF si è dato alla fuga nei massi che da tempo immemorabile adornano la spiaggia di Paola abbandonando la borsetta.

Inseguito è stato arrestato e condotto presso nella locale caserma della GDF.

La borsetta è stata riconsegnata alla legittima proprietaria che ha ringraziato vivamente i finanzieri ai quali aggiungiamo anche i nostri complimenti.

Pubblicato in Paola

Ecco la incredibile sentenza del Tar calabria Sezione prima per Guido Salemi, Presidente, Giovanni Iannini, Consigliere, Estensore, Emiliano Raganella, Referendario.

La storia è semplice.

Riguarda una villa costruita sulla pendici della collina sulla cui sommità insiste l’ospedale di Paola.

Si constata la difformità rispetto al progetto e si dispone la demolizione.

Il dr Pasqualino Sarago', rappresentato e difeso dagli avv. Paolo Perrone, Davide Perrotta, ricorre al TAR Calabria contro la demolizione e chiede la sospensione del provvedimento

Dall’altra parte il Comune Di Paola, l’ Azienda Sanitaria Provinciale Di Cosenza, la Regione Calabria, la Provincia Di Cosenza, il Comune Di Paola - Settore II - Ufficio Tecnico Urbanistica Ll.Pp Demanio; il Ministero Per I Beni E Le Attivita' Culturali, Soprintendenza Beni Architettonici E Paesaggistici Province Cosenza, Catanzaro E Crotone, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distr.le Catanzaro, domiciliata in Catanzaro, via G.Da Fiore, 34.

Ed il TAR accoglie il ricorso perché “non risulta dimostrato che il ricorrente, che non è proprietario dell’immobile né delle aree circostanti, sia committente delle opere”. In sostanza avrebbero notificato la sentenza di demolizione ad una persona che non risulta essere il committente dei lavori! Chissà chi avranno sanzionato? Chissà chi ha inquisito la Procura paolana? Non ci credete? Allora eccovela.

N. 00397/2013 REG.PROV.CAU. N. 00998/2013 REG.RIC.           

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 998 del 2013, proposto da: Pasqualino Sarago', rappresentato e difeso dagli avv. Paolo Perrone, Davide Perrotta, con domicilio eletto presso Francesco Leone in Catanzaro, viale De Filippis, 214; contro

Comune Di Paola, Azienda Sanitaria Provinciale Di Cosenza, Regione Calabria, Provincia Di Cosenza, Comune Di Paola - Settore II - Ufficio Tecnico Urbanistica Ll.Pp Demanio; Ministero Per I Beni E Le Attivita' Culturali, Soprintendenza Beni Architettonici E Paesaggistici Province Cosenza, Catanzaro E Crotone, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distr.le Catanzaro, domiciliata in Catanzaro, via G.Da Fiore, 34;

per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, ordinanza demolizione opere abusive

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero Per I Beni E Le Attivita' Culturali e di Soprintendenza Beni Architettonici E Paesaggistici Province Cosenza, Catanzaro E Crotone;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 22 agosto 2013 il dott. Giovanni Iannini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 

Considerato che non risulta dimostrato che il ricorrente, che non è proprietario dell’immobile né delle aree circostanti, sia committente delle opere.

Considerato che sussistono giusti motivi per compensare le spese della fase cautelare;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende il provvedimento impugnato.

Compensa le spese della fase cautelare.

Fissa per la trattazione del merito la pubblica udienza del mese di aprile 2014.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 22 agosto 2013 con l'intervento dei magistrati:

Guido Salemi, Presidente

Giovanni Iannini, Consigliere, Estensore

Emiliano Raganella, Referendario

     
     
     
     
     
     

DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 23/08/2013

Pubblicato in Paola

Un pomeriggio di terremoti quello di oggi 8 agosto. Piccoli di intensità ma stranamente legati da una logica.

Il primo alle ore 12,14 di oggi di magnitudo 2,00 alla profondità di 4 km con epicentro a Martirano

Il secondo alle 16,22 di oggi di magnitudo 2,1 alla profondità di 240 km al largo di fronte a Paola

Il terzo alle 17,10 sempre di oggi di magnitudo 2,9 alla profondità di km 33 a sei km al largo di Campora S Giovanni

Una delle stranezze è che se prendete un cartina e localizzate i tre epicentri scoprirete che sono sulla stessa linea che li unisce virtualmente. Come se si trattasse di una faglia

La seconda stranezza p che i tre epicentri stanno come emergendo, dal largo del mare verso l’interno, passando dai 240 km 4 di Martirano

Agli esperti dirci perché.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Fuscaldo. Paola . La spiaggia è rossa? Non vi preoccupate. Parola di sindaco! Ma la storia presenta elementi che appaiono ben oltre il limite del paradossale!

Le nostre spiagge sono dannatamente grigie: Grigio chiaro o grigio scuro, ma grigie. Al massimo si colorano di marroncino se i fiumi od i torrenti portano il fango che scivola dai costoni delle colline.

Ed allora una spiaggia rossa suscita l’attenzione. Ed ovviamente la preoccupazione. Tanto più se diventa rossa all’improvviso.

Poi si scopre che il colore rosso deriva da immissioni non si sa da chi fatte.

E si scopre anche una presenza di Cobalto, cromo, vanadio e stagno.

Una presenza tale che il sindaco di Paola nell’attesa dei riscontri ha emesso l’ordinanza n 35/2013 che ha intimato la interdizione della zona nord a margine del torrente Regina.

Ma i mesi passano e vengono effettuate altre analisi. Ed ecco che i campioni esaminati dal dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’UNICAL, presentano invece valori tranquillizzanti.

Insomma tra marzo e luglio le cose sono cambiate e la spiaggia diventa non più pericolosa

Ma sempre rossa!

Piogge e mareggiate hanno fatto il miracolo o quasi miracolo

Insomma la scienza tranquillizza ma l’occhio no!

La cosa non sorprende ; le leggi ed i valori di tolleranza dell’inquinamento li adottano gli uomini, e si sa.

Di nuovo e forse di positivo c’è che il sindaco di Fuscaldo ha dichiarato che «nel rappresentare la propria piena e fattiva collaborazione in ordine all’attività di indagine che l’Amministrazione Provinciale sta conducendo al fine di individuare il responsabile dell’evento contaminante, chiede che siano altresì sottoposti a verifica gli scarichi di acque reflue industriali che recapitano in corpi idrici superficiali di cui alla Vostra autorizzazione definitiva allo scarico Prot. 60850 DEL 18.06.2010, intestata alla Ditta ITALBACOLOR S.r.l., ubicata in località Valle S. Maria».

La Italbacolor srl è una industria per la verniciatura dei profilati di alluminio.

Pubblicato in Alto Tirreno

La Calabria ha circa 730 km di costa.

Su questa costa Legambiente monitora 24 punti e ne trova 17 “inquinati” con una carica batterica più alta di quella consentita dalla legge. Anzi 14 su 24 sono “fortemente inquinati”perché hanno evidentemente cariche batteriche “fortemente “ più alte di quelle consentite dalla legge.

Ecco i punti inquinati:

Crotone: fortemente inquinato il prelievo nei pressi della foce del fiume Esaro.

Crotone "inquinate" anche le acque prelevate nei pressi della spiaggia sul Lungomare di Via Magna Grecia (1 km a nord dell’Irto), luogo con una notevole presenza di bagnanti.

Crotone: inquinato il prelievo nei pressi della foce del fiume Tacina, in località Steccato di Cutro del comune di Cutro

Crotone : inquinato il prelievo effettuato in prossimità del canale sulla spiaggia a destra del Castello.

In sostanza 4 su quattro di cui due fiumi( gli altri non li sappiamo)

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato in località Bivona, nei pressi della foce Sant'Anna;

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Pizzo Calabro in località Calamaio, in prossimità della foce del fiume Angitola

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Ricadi in località La Torre, nei pressi della foce Fiumara Ruffa.

Vibo Valentia. Inquinato il campionamento effettuato Marina di Nicotera, dov'è risultato inquinato il punto nei pressi degli scogli presso la foce del torrente Britto

Vibo Valentia . Fortemente inquinato il campionamento effettuato delle "Cascatelle del fiume Arbone" in località Formicoli del comune di Ricadi . Il torrente non arriva al mare per cui il prelievo è stato effettuato la dove possibile a qualche metro dalla battigia

In sostanza 5 su cinque 5 e tutti e 5 sono fiumi.

Otto i campionamenti effettuati in provincia di Reggio Calabria, sei dei quali risultati con cariche batteriche oltre la soglia di legge e per cinque dei quali il giudizio è di "fortemente inquinato". 

In sostanza 5 su quattro di cui due fiumi( gli altri non li sappiamo)

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato in corrispondenza dello scarico al Lido Comunale, Lungomare Falcomatà

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato nei pressi della foce del torrente Menga, in località Sabbie bianche.

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Villa San Giovanni nei pressi della scogliera presso scarico su Lungomare Cenide).

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Gioia Tauro alla foce del Fiume Petrace in località Marina.

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a San Ferdinando nei pressi della foce del fiume Mesima

Reggio Calabria : Inquinato il campionamento effettuato a Motta San Giovanni, in località Lazzàro, in prossimità della foce fiumara San Vincenzo.

Reggio Calabria : Nei limiti il campionamento effettuato a Reggio Calabria in località Bocale, nei pressi della spiaggia di fronte alla chiesa di Bocale.

Reggio Calabria : Nei limiti il campionamento effettuato alla spiaggia di Bagnara Calabra ,presso la spiaggia in località Marinella, Cacilì.

Degli otto campionamenti 2 sono risultati regolari , uno inquinato, 5 fortemente inquinati e tutti questi 5 sono stati fatti alle foci di fiumi o torrenti

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Paola presso la foce del fiume San Francesco, al lungomare San Francesco da Paola.

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Bonifati alla foce del fiume Parise.

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Villapiana in località Lido, nei pressi del canale.

Cosenza Regolari le analisi a Diamante in prossimità della spiaggia in località Torricella.

Dei 4 campionamenti 3 sono risultati fortemente inquinati ed uno regolare Inutile ricordare che i 3 fortemente inquinati erano 3 foci di fiumi o canali di scolo

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Guardavalle nei pressi della spiaggia di Marina.

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Gizzeria spiaggia fronte località Laghi La Vota.

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Montepaone nei pressi del Lido dei finanzieri

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Simeri Crichi alla foce del torrente Simeri

Per fortuna che in Catanzaro si hanno 4 campionamenti nella norma e perfino 1 alla foce di un torrente (in realtà è un fosso che nasce da un laghetto di montagna e posto in una area nel 98% disabitata)

La realtà è che Legambiente effettua un prelievo ogni 30 km. E trova campionamenti puliti perfino alle foci di fiumi, torrenti o fossi che dir si voglia.

Possiamo pensare che ad Amantea il mare sia totalmente pulito sono perchè Legambiente non ha effettuato alcun prelievo? Certamente no! Così come non possiamo ritenere che a paola tutto il mare sia inquinato. In sostanza l’immagine di una cittadina dipende dalla fortuna di essere o meno presente nella pagine di legambiente!

Certo ha ragione Legambiente nel dire che occorre una massima attenzione alla depurazione delle acque ma da qui a dichiarare il nostro mare da bandiera nera ce ne corre e tanto!

Eppure la stampa ed i blog cavalcano questo animale senza sella a rischio di essere sbalzati a terra.

Ancora più sorprende il silenzio della regione( Arpacal), delle province( competenti per i fiumi) e dei comuni( competenti per i depuratori). Perché questo silenzio?

Possiamo parlare di terrorismo ed antiterrorismo ambientale? Forse gridare “Al Lupo, al Lupo” non è la soluzione. Come nella fiaba c’è il rischio che alla fine arrivi davvero il lupo e nessuno ci creda!!!

Proviamo a tentare di capire cosa succede anche altrove. Per esempio sulla costa emiliano romagnola. Vi presentiamo Certo se leggiamo articoli come quello seguente e che forse nessun giornalista o blogger calabrese ha mai letto:

“ Sono otto i punti (tutti presso foci di fiumi e torrenti) segnalati per alti livelli di inquinamento microbiologico sulla costa adriatica dell'Emilia-Romagna. Lo ha spiegato Goletta Verde di Legambiente, in una conferenza stampa a Porto Garibaldi nella quale ha reso noti i rilevamenti effettuati la scorsa settimana.

Nella provincia di Ferrara i punti risultati inquinati sono due: nel comune di Comacchio, in località Porto Garibaldi, alla foce del canale navigabile Comacchio; e nel comune di Goro, alla Bocca del Po di Goro, in corrispondenza del Porto di Gorino. Tre i punti che destano preoccupazione nel riminese: in località Santa Giustina, vicino ad uno scarico all'altezza di via Tonale che confluisce nel Fiume Marecchia; nel comune di Misano Adriatico, presso il Fiume Conca; e alla Foce del Marano, nel comune di Riccione, dove "oltre al deprecabile odore di urina" i risultati degli esami hanno riportato livelli batteriologici "così alti da essere difficilmente quantificabili, ma che superano sicuramente il milione di unità formanti colonie".

Due siti segnalati anche nel Comune di Ravenna: lo sbocco del Canale Tagliata, in località Zadina Pineta, nonostante ricada in prossimità di una pineta indicata come "riserva naturale"; e lo sbocco del Canale Cupa Nuovo, a Lido di Savio. Nella provincia di Forlì-Cesena, il prelievo compiuto presso la foce del Rubicone nel Comune di  Gatteo a Mare, ha a sua volta riportato la presenza di acque inquinate.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/08/08/news/riviera_ecco_le_zone_inquinate_la_pagella_di_goletta_verde-20182254/

La ‘ndrangheta non va in ferie. Anzi sembra che sia più attiva che mai

Cartucce di fucile ben avvolte da nastro isolante, sono state trovate da uno dei dipendenti di una struttura alberghiera della Marina di Paola poco distanti dalla reception.

Indagini sono in corso

L’attività investigativa non disdegna di certo le visioni delle immagini di web degli esercizi commerciali prossimi al luogo dell’evento

Più grave, invece, i colpi di pistola sparati contro un autosalone della città di San Francesco.

L’autosalone è in zona centrale del paese.

Almeno 3 i colpi che hanno attinto la saracinesca ed uno di essi ha anche perforato una delle auto esposte all’interno

Anche per questo episodio sono in corso riservatissime indagini

Ovvio che per primi sono stati sentiti i proprietari dei locali per capire eventuali moventi.

Pubblicato in Paola

Il sindaco di Paola ha emesso l’ordinanza n 35/2013 che intima la interdizione della zona nord a margine del torrente Regina.

La ragione sta nella nota del 21 giugno 2013, procedimento penale n 780/11/44, della procura della repubblica di Paola, con la quale si da avviso che un tratto dell’arenile e più precisamente quello antistante l località pagnotta risulta contaminato da Cobalto, cromo, vanadio e stagno, i cui valori superano il limite previsto dal DLgs 152/06, parte quarta, titolo V,allegato 5. Tabella 1, colonna A.

Ovviamente oltre al comune per la conveniente emissione di ordinanza sanitaria sono stati avvertiti l’Asp di Cosenza, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia, l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria e l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Cosenza.

Correlativamente alla ordinanza sono stati appositi i sigilli indicanti il divieto che saranno tolti allorquando saranno ultimate le operazioni di bonifica, sempre che possibile, od una o più forti mareggiate provvederanno a spostare le masse sabbiose inquinate diluendo gli inquinanti.

La collocazione dell’area nei pressi di un torrente può indurre a ritenere plausibile che gli inquinanti possano essere giunti sulla spiaggia proprio attraverso il torrente.

Le indagini potranno offrire le soluzioni necessarie per evitare il ripetersi di questo fenomeno.

 

Pubblicato in Basso Tirreno

L’Ufficio regionale per la Calabria ha pubblicato l’allegato c rettificato contenente l’elenco delle scuole calabresi sottodimensionate. Sono ben 67, di cui

1 in provincia di Vibo valentia

4 in provincia di Crotone

6 in provincia di Catanzaro

9 in provincia di Reggio Calabria

A fare la parte da leone con ben 47 scuole la provincia di Cosenza.

Una situazione difficile per le scuole cosentine

Una breve sintesi delle scuole o riferimento alla nostra zona.

1)Aiello calabro: risulterebbe sottodimensionato l’IC di Aiello Calabro ( meno di 300 alunni)

2,3,4)Amantea: risulterebbero sottodimensionati:

-l’IIS Amantea ITCommerciale –ITIndustriale;

-l’IC Campora SG ( per effetto della sentenza del TAR Calabria 661/2013 )

-la D.D Manzoni ( per effetto della sentenza del TAR Calabria 661/2013 )

5,6)Paola: risulterebbero sottodimensionati

-l’IIS Paola ITCommerciale-Ipsia-ITT

L’ITCG Paola G Pizzini

7)Cetraro: risulterebbe sottodimensionato l’IIS Cetraro”Lc.Isa.Ita”

8,9)Diamante: risulterebbero sottodimensionati:

-          L’IC Diamante

-          -l’IIS Diamante “ ItCommercialeG-Ipa”

10)Bonifati: risulterebbe sottodimensionato l’IC Bonifati

11)Grisolia : risulterebbe sottodimensionato : l’IC Grisolia

12)Santa Maria del Cedro: risulterebbe sottodimensionato: l’IC Santa Maria del Cedro “Borsellino”

13)Verbicaro: risulterebbe sottodimensionato: l’IC Verbicaro

Ben 28 le scuole di Cosenza, rende, Cassano, Corigliano ed altre località dell’interno e dello Ionio.

Molti dubbi comunque sulla iscrizione in tale novero alla luce della delibera regionale n 48/2010.

Pubblicato in Calabria

Il Diccap Fenal-Sulpm “proclama lo stato di agitazione della Polizia Municipale del comune di Paola”.

Una nota è stata inviata al Prefetto di Cosenza, alla Commissione garanzia sullo sciopero, al Sindaco di Paola ed al Comandante dei Vigili Urbani . Ecco il contenuto della nota firmata dal segretario provinciale del Diccap di Cosenza, Vincenzo La Cava:

“La sede del Comando è inidonea per lo svolgimento delle attività di Polizia municipale;

il personale da tempo attende di essere trasferito nella nuova sede;

la mancanza di regolare massa vestiario; l’ultima fornitura risale al 2008 in difformità da quanto invece previsto dalla legge regionale n.24/90;

il personale non effettua da molti anni l’addestramento annuale obbligatorio al maneggio delle armi ai sensi dell’art. 18 del D.M. N.145 del 04.03.1987;

Dal 2007 il personale non effettua le visite mediche annuali obbligatorie;

l’articolazione dell’orario di servizio tra il personale turnista è applicato in maniera difforme da quanto previsto dal contratto collettivo nazionale vigente, con una disparità di trattamento tra il personale; la mancanza di automezzi, di strumenti tecnico-operativi, di prontuari e di aggiornamento per lo svolgimento di un efficace servizio su tutto il territorio; gradi e distintivi assegnati in violazione della legge regionale n.24 del 1990.

Nonostante le ripetute richieste, al personale non sono liquidate:

le maggiorazioni per il servizio prestato nei turni di riposo settimanale, ai sensi dell’art.24 del contratto collettivo nazionale del 14.09.2000, per gli anni 2010 – 2013;

gli adeguamenti delle indennità di turnazione e del lavoro straordinario relativi agli aumenti contrattuali e alle progressioni economiche degli anni 2003 -2006, nonostante un accordo siglato con l’A.C. in data 21 giugno 2011;

le indennità per lavoro straordinario relativi ai periodi giugno-dicembre 2011, e 2 luglio-dicembre 2012”.

 

Pubblicato in Paola

Paola può diventare facilmente l’emblema italiano della peggiore Italia, cioè di quella Italia in cui le parti ( cioè partiti e loro uomini) litigano per far conoscere o nascondere la verità; quella verità che gli organi deputati a tanto non ci fanno nemmeno sapere, così che il cittadino è becco comunque e non sa e forse non saprà mai le reale condizioni economiche della propria comunità. Eppure ne avrebbe tutto il diritto perchè poi LUI sarà chiamato a pagarne il conto!!!

Bene. Mentre sarebbe di tutta evidenza che dovrebbe essere la Corte dei Conti a dichiarare lo stato di dissesto di un comune visto che è l’unico ad accedere ai conti, in realtà in questa viocenda si affacciano due posizioni alternative e distanti.

La prima, quella della maggioranza che viaggia spedita verso la dichiarazione di dissesto finanziario. Un’altra dichiarazione giacchè la prima era stata pronunciata.

La proposta di deliberazione arriverà in consiglio comunale, presieduto da Emira Ciodaro, il prossimo 21 giugno ore 16.00.

Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo.

Il fondamento della proposta deliberazione sono le relazioni di ufficio Ragioneria, del segretario generale del Comune e dei revisori dei conti, che attestano lo stato di dissesto finanziario dell’ente e dichiarano anche l’inapplicabilità del Decreto Monti.

La seconda è quella del movimento civico Paola al Centro e del Psi dell’ex sindaco Roberto Perrotta. Questi ritengono si sia in presenza di una manovra politica per screditare la precedente amministrazione.

E queste forze politiche sono pronte, come hanno già fatto, a promuovere ricorso al TAR Calabria.

Insomma due percorsi; uno politico amministrativo, uno giudiziario

Sapremo mai , per Paola e tutti i comuni calabresi, la verità sullo stato di sofferenza finanziaria dei nostri enti locali?

E chi la dirà? La Corte dei Conti, Il Tar, il consiglio comunale?

 

Pubblicato in Paola
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