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paola ospePochi giorni fa ho dovuto portare mio figlio,tramite il 118 , presso l'ospedale di Paola per un grave malore che ha tenuto me e la mia famiglia in grande apprensione. Non nascondo che le sue condizioni erano davvero molto gravi e la mia paura era anche il pensiero che non sarebbero stati in grado di salvarlo per le note carenze sanitarie. Ed invece questo nostro territorio così martoriato,così violentato in tutti i suoi aspetti mi ha regalato un soffio di speranza ,di umanità di buona ed efficiente professionalità . Tutti conosciamo gli sperperi e le decisioni scellerate che hanno caratterizzato gli ultimi anni di gestione politica a livello regionale. E non importa se siano stati di destra o di sinistra,ognuno ha contributo ,sulla pelle o meglio dire sulla salute dei calabresi ,a una lenta ma inesorabile malasanità . Ospedali chiusi ,medici spostati da una sede ad un'altra senza un criterio di merito ,senza valutarne il valore ,la dedizione e le competenze . Il mio pensiero non può non andare alla morte di mio marito ,avvenuta otto mesi fa ,nell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Lì l'umanità non alberga più da anni e la professione del medico competente non sempre prevale . L'ospedale di Paola ,il pronto soccorso e il reparto di medicina interna mi hanno ridato fiducia nel prossimo, mi hanno fatto vedere che ancora esistono medici che si prodigano per la salute dei propri pazienti e fanno di tutto per strapparli alla morte . Questo ho visto !! Ne sono felice per loro ,per noi !! Dobbiamo essere grati per questo lavoro che svolgono non sempre supportato ,in modo efficiente,dalle istituzioni . Quindi ringrazio tutto lo staff medico citato,gli infermieri e tutto il personale ausiliario, questi Angeli che hanno profuso tutta l'umanità nell'adempimento del loro dovere

Pubblicato in Paola

consigliera paola“In attesa che si stabiliscano le modalità di fruizione delle spiagge, sicuramente bisognerà iniziare a pensare come agevolare le trasformazioni dei lidi al fine di non consentire il fallimento delle attività stagionali”. 

È così che attraverso mezzo stampa intervengono Chiara Donato e Barbara Sciammarella, consiglieri comunali del Partito Democratico di Paola. 

“È di qualche giorno fa la notizia che la Sottosegretaria al Mibact, con delega al turismo, Lorenza Bonaccorsi, sostiene che si stia lavorando per dare la possibilità ai cittadini italiani di avere accesso in spiaggia per la stagione estiva 2020”. 

“Infatti - sostengono le consigliere paolane - è necessario pensare da subito a tutti gli stabilimenti balneari e a tutte le attività stagioni che, in base a quanto sostengono le loro associazioni di categoria, rischiano un calo di fatturati di almeno il 60%”. 

“Ecco perché - aggiungono - nei prossimi giorni scriveremo al Sindaco di Paola Avv. Roberto Perrotta e al Consigliere Regionale Graziano Di Natale affinché si pensi, a seguito delle decisioni che prenderà a breve il Governo, alle modalità di accesso in spiaggia chiaramente con tutte le condizioni e le misure di sicurezza che l’emergenza da Covid-19 richiedono”. 

“Non è possibile - concludono - che gli operatori turistici, e tutti coloro i quali fanno di queste attività il il loro vivere quotidiano, siano ancora nel limbo senza alcuna indicazione. Auspichiamo che presto arrivino dal Governo Centrale segnali, in quanto è necessario far sì che non venga tolta la dignità a nessuno ma soprattutto che nessuno resti indietro. 

È in questa direzione che, in questa fase, siamo pronte ad aprire, con i dovuti mezzi, una campagna d’ascolto per capire quali siano le reali esigenze”.

Pubblicato in Paola

papaL'urlo quasi di terrore di Papa Francesco: 'Non lasciarci nella tempesta'

Sotto la pioggia, in un silenzio assordante, il Papa lancia il suo 'grido' in una piazza San Pietro vuota: "Non lasciarci in balia della tempesta". Francesco chiede a Dio di guardare alla "dolorosa condizione" in cui versa l'umanità a causa della pandemia.

"Ti imploriamo: 'Svegliati Signore!'", dice richiamando il passo del Vangelo in cui discepoli sono atterriti dalla tempesta e Gesù dorme. Chiede anche a tutti di cambiare "rotta" tornando a Dio e ai valori veri, primo tra tutti quello della solidarietà, perché pensavamo "di rimanere sempre sani in un mondo malato", afflitto da guerre e "ingiustizie planetarie".

Invita a confidare nel Signore perché "sappiamo, tu hai cura di noi". 

A sostenere la preghiera del Papa, che arriva nella piazza visibilmente commosso, ci sono sul sagrato della basilica le icone care ai romani, dal crocifisso 'miracoloso', che ha salvato Roma e l'Italia dalla peste, di San Marcello alla Salus Populi Romani. 

E nella invocazione di Francesco passano in rassegna tutte le persone in prima linea nella lotta al coronavirus, dai "medici stremati" ai politici che sono chiamati a sostenere il peso delle scelte. 

Il Papa parla e in sottofondo si sente solo la pioggia, i gabbiani, qualche ambulanza che passa.

"Da settimane - dice Francesco - sembra che sia scesa la sera. 

Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante" e "ci siamo ritrovati impauriti e smarriti", "presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa". "Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme".

Il mondo è chiamato a dare "un significato" a questo tempo così difficile riscoprendo nuovi spazi per la solidarietà, osserva il Papa nella preghiera a piazza San Pietro. "Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Abbracciare la sua croce - sottolinea - significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità e di solidarietà".

Il Papa ha pronunciato la sua preghiera in un silenzio assordante. La sua voce aveva come sottofondo solo il battere della pioggia e il verso dei gabbiani. Una situazione del tutto inedita.

Nella preghiera speciale a San Pietro il Papa "implora" Dio. "Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: 'Svegliati Signore!'", "non lasciarci in balia della tempesta". "Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. 

Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta".

Pubblicato in Mondo

santuario-tricoloreUn decorso lampo, una situazione che si è aggravata rapidamente nei (pochissimi) giorni che hanno separato la conclamazione del primo caso paolano affetto da nuovo coronavirus Covid-19, dall’annuncio della morte.

Purtroppo non ce l’ha fatta il 79enne, ricoverato poco più di una settimana fa, affetto da polmonite interstiziale compatibile con Codiv-19.

Come si ricorderà, il paziente era stato trasferito d’urgenza presso l’Ospedale Hub di Cosenza, per il perdurare di una febbre con tosse giunta ormai al settimo giorno.

Come per la stragrande maggioranza dei casi italiani e mondiali, l’uomo era già gravato da un quadro clinico complesso, che ne aveva minato gravemente lo stato di salute.

Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte della Redazione trn-news.it

Fonte notizia “Il Marsili Notizie”.

Pubblicato in Paola

rovia amanteaEsodo dal Nord Italia, ci risiamo. Il Sud e la Calabria devono nuovamente fronteggiare l’emergenza dei rientri dal nord dello stivale. Anche la città di Paola, potrebbe essere interessata. Riportiamo, di seguito, le dichiarazioni del consigliere regionale, già presidente del consiglio comunale di Paola, Graziano Di Natale:

“TOLLERANZA ZERO. Questa notte ho avvisato le Autorità preposte per verificare se un eventuale esodo dal nord potesse interessare il nostro scalo ferroviario.
Grazie ai controlli della Polizia Municipale e delle altre forze dell’ordine non si sono verificati casi che hanno interessata la nostra comunità.
Sto per chiedere comunque, al Sig. Prefetto di Cosenza, di intensificare la presenza di uomini al fine di rassicurare i cittadini.”

Fonte pillamaro.it

Pubblicato in Paola

„È molto meglio, per la salute dell'anima sua, restituire l'altrui, che far limosina alle Chiese.“

Così diceva San Francesco di Paola

Richiamiamo questo aforisma che oggi San Francesco avrebbe probabilmente usato per “le limosine” che il Comune di Paola chiede con i tutor posti prima del santuario.

I segni caratteristici di San Francesco sono stati sicuramente la “ Misericordia ed il perdono”

“Un biografo anonimo di S. Francesco diceva che era austero con se stesso e molto umano con gli altri.

E diceva ancora che San Francesco ha dimostrato questa umanità soprattutto nell’esercizio del perdono cristiano.

Nella sua vita ha dovuto sperimentare opposizioni di ogni genere, attacchi personali, calunnie e insulti.

Molti medici ridevano dei suoi miracoli e delle ricette date a chi gli chiedeva la guarigione.

Alcuni suoi concittadini si dimostravano diffidenti nei suoi confronti.

Anche da parte della Santa Sede ci furono riserve e inchieste.

Il re di Napoli non lo sopportava perché era molto critico verso la sua politica contro la povera gente “

Ed è per questo che scriviamo che San Francesco perdona e il tutor di Paola NO!

Il Santo paolano avrebbe molto da ridire sul tutor che somiglia ad un bancomat .

Della serie: “Chi siete, siete, dove andate, cosa portate : due fiorini”

Speriamo che almeno quando arrivano le salate contravvenzioni la gente non si arrabbi e non bestemmi.

Tantomeno il santo del comune di cui porta il nome.

Pubblicato in Paola

San-Francesco-di-Paola-MessinaCOSENZA – E’ stata decisa la data ufficiale della chiusura della galleria Santomarco. Il tunnel che collega Paola a Cosenza sarà interdetto al transito dopo la festa di San Francesco di Paola. La data di inizio dei lavori è posticipata al 6 maggio con termine previsto al 23 giugno. Ad annunciarlo una nota inoltrata dalla Regione Calabria al Comitato dei Pendolari Alto Tirreno. «Nella riunione del 21 marzo, in cui uno dei punti all’ordine del giorno era relativo alla prossima chiusura per lavori sulla Galleria Santomarco della linea ferroviaria Sibari-Paola, – si legge nella lettera inoltrata dalla Struttura Speciale dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria – era stato affrontato anche il tema della data in cui tale interruzione dovesse avvenire. Era stato richiesto dal Sindaco di Paola che tali lavori fossero effettuati in modo da non intralciare lo svolgimento dei festeggiamenti civili e religiosi relativi al V centenario della canonizzazione di San Francesco di Paola, patrono di Calabria, che avverranno nella settimana tra 29 aprile e 5 maggio, per i quali sono attesi a Paola numerosi turisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.

L’Assessore Musmanno aveva fatto propria tale richiesta e, dato che nel corso della riunione i rappresentanti di RFI al Tavolo avevano chiarito di non poter prendere una immediata decisione in merito, aveva annunciato ai partecipanti alla riunione la volontà di interessare della questione l’AD di RFI e i dirigenti degli uffici competenti di RFI, MIT e Trenitalia. L’Assessore Musmanno aveva scritto dunque il giorno dopo la riunione una nota ufficiale indirizzata al Direttore Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie del MIT, all’AD di RFI, al Direttore Commerciale ed Esercizio Rete di RFI, al Responsabile sviluppo e commercializzazione territoriale area sud-ovest di RFI, al Direttore circolazione area Salerno-Reggio Calabria di RFI e al Direttore Regionale Calabria di Trenitalia. Nella nota si chiedeva di posporre l’inizio dei lavori subito a valle della suddetta settimana di festeggiamenti. Successivamente l’Assessore Musmanno si era preoccupato di interloquire con alcuni destinatari della citata nota in modo che fosse garantito che la richiesta fosse presa con la giusta e dovuta considerazione. Abbiamo appena ricevuto telefonicamente conferma che la richiesta è stata accolta pertanto la data di inizio dei lavori sulla Galleria Santomarco è posticipata al 6 maggio con termine previsto di tali operazioni pari al 23 giugno».

fonte notizia quicosenza.it

Pubblicato in Cosenza

san francesco«I festeggiamenti rivolti a San Francesco di Paola non hanno messo soltanto in luce il cammino di fede che la comunità di Campora San Giovanni ha tributato con devozione al santo, ma ha anche registrato la presenza di tanti artisti che hanno avuto modo di mostrare la propria passione ad un pubblico quanto mai interessato. In particolare, l’elevatissimo livello qualitativo che hanno espresso i cantanti locali nell’ambito della serata di giorno 2 settembre ne è l’esempio più concreto».

«Troppo spesso non ci concentriamo sulle potenzialità che il territorio esprime, sia dal punto di vista tangibile, sia da quello immateriale. L’evento, programmato perfettamente dal gruppo di lavoro che con costanza e puntigliosità si occupa del complesso iter procedurale della festa, ha consentito di far salire sul palco le eccellenze canore della città: è un elemento che merita un’adeguata riflessione. Mi auguro che questa tradizione, appena inaugurata, possa proseguire nel tempo, diventando un appuntamento fisso nel panorama complessivo delle iniziative che hanno luogo in città. L’entusiasmo di tanti ragazzi che con la loro voce hanno emozionato il numeroso pubblico presente, è difficile da descrivere. Nel corso della serata, presentata da Ortensia Barone, si sono esibiti: Lidia Cuore, Mattia Brusco, Martina Sicoli, Aida Catellino, Ortenzia Guido, Maria Fiorina Cicero, Eugenio Mannarino, Aurora Paradiso e Francesca Pagliaro. Sullo stesso piano, tra bravura e maestria, vanno a collocarsi le performance di Rosa Cappelli, che non scopriamo certo oggi, del balletto della scuola Koreos che ha letteralmente incantato, e della fisarmonica del maestro Francesco Cassano, accompagnato dai Fourfisa. Di uguale spessore artistico, infine, l’esecuzione dell’Orchestra di Fiati Mediterranea che, giorno 1 settembre, ha inaugurato il ciclo dei concerti. Credo dunque sia arrivato il momento di smentire l’adagio “nemo profeta in patria”: come amministratori abbiamo il dovere di incentivare il percorso artistico di questi ragazzi e come cittadini dobbiamo fare in modo di accrescere la loro fama, aiutandoli, supportandoli e sostenendoli».

«Un ringraziamento va rivolto, ovviamente a don Apollinaris Mashughuli per le modalità in cui svolge il proprio mandato. Ma un plauso va rivolto anche al Dipartimento turismo della Regione Calabria che, agendo in sinergia con i volontari del già citato gruppo di lavoro, ha contribuito alla realizzazione del concerto conclusivo di Danilo Sacco, ex voce dei Nomadi. Una perfetta sinergia tra la parte più attiva della popolazione e le istituzioni: un patrimonio da non disperdere».

Pubblicato in Campora San Giovanni

Ecco come Amantea accoglie i turisti. E’ inaccettabile.

Stamattina alcuni turisti mi hanno chiesto indicazioni sulla chiesa di San Francesco d’Assisi, sul castello, e su come visitarli.

 

 

 

Ho indicato esattamente la via da seguire dopo aver premesso indicazioni seppur sintetiche sulla loro storia.

Casualmente li ho rincontrati dopo alcune ore.

Mi hanno guardato in modo strano, quasi sospettoso.

“Ci eravamo illusi di poter vedere questi monumenti e soprattutto il paesaggio che dalla collina si riesce a scorgere “

“Perché illusi” faccio io di rimando?

E loro ancora più sorpresi mi chiedono”Ma come? Lei non sa che c’è un vecchio cancello chiuso con un lucchetto che rende impossibile accedere al viottolo che porta alla chiesa e dopo al castello?

“ Lo conosco il vecchio cancelletto che si trova su tale percorso e che impediva solo l’accesso al cantiere durante i lavori , ma io so che il lucchetto fa bella mostra di sé ma non chiude il cancello. Siete sicuri che non fosse lì solo per mostra ? Avete provato a spingere il cancelletto?”

Ancora sorpresa sui loro volti.

Poi uno di loro sbotta “ SI, ho anche spinto con forza! Inutilmente. E devo dirle tutto il mio rammarico, se non la mia rabbia. E mi chiedo se questo sia il modo di fare turismo. La vostra è una bella cittadina ma se volete davvero fare turismo dovete cambiare. Lei ci ha affascinato con le sue parole , ma non poter vedere Amantea dall’alto, il vostro meraviglioso mare dall’alto, le memorie della vostra storia medievale è letteralmente una vergogna. Non è che vi siete sbagliato dicendoci che era chiuso il cancello dal lato del Palazzo Mirabelli e magari quello era aperto? E comunque scrivetele queste cose, scrivetele..…”

“Lo farò! Non preoccupatevi. E dirvi che quanto successo mi dispiace è il minimo”

Già ma è questo il modo di fare turismo?

Il commissario voglia indagare su chi possiede la chiave, su chi ha chiuso il cancelletto e perché lo ha chiuso.

E voglia disporre la immediata riapertura del passaggio, anche rimuovendo del tutto l’obbrobrioso cancelletto.

Pubblicato in Primo Piano

Nella villa di Campora San Giovanni fa bella mostra di sè la statua di San Francesco da Paola.

 

E’ li da anni sotto il sole, al vento, sotto la pioggia.

Muta, osserva la comunità e coloro che le si avvicinano.

 

 

Ai suoi fedeli offre la benedizione, quella che ieri sera( o stanotte) non è stata sufficiente ad aiutarlo.

Ci hanno inviato le foto della statua di san Francesco mancante di mezza testa.

Qualche vandalo lo ha colpito.

Un atto evidentemente coraggioso.

Ci vuole, infatti, molto coraggio a danneggiare una statua che, come tutte le statue, non può difendersi.

Quello che sorprende è che nessun camporese abbia visto e fermato questi bulli, questi guappi.

 

Sappiamo però che la piazza è monitorata da alcune telecamere.

Non sarebbe male che venissero controllate.

Non solo quelle pubbliche ma anche quelle private.

Ci piacerebbe che i vandali venissero riconosciuti e segnalati alla comunità.

Oltre a pagare i danni, ovviamente.

Se questi comportamenti non vengono sanzionati domani potrà avvenire di tutto!

Pubblicato in Campora San Giovanni
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