«I festeggiamenti rivolti a San Francesco di Paola non hanno messo soltanto in luce il cammino di fede che la comunità di Campora San Giovanni ha tributato con devozione al santo, ma ha anche registrato la presenza di tanti artisti che hanno avuto modo di mostrare la propria passione ad un pubblico quanto mai interessato. In particolare, l’elevatissimo livello qualitativo che hanno espresso i cantanti locali nell’ambito della serata di giorno 2 settembre ne è l’esempio più concreto».
«Troppo spesso non ci concentriamo sulle potenzialità che il territorio esprime, sia dal punto di vista tangibile, sia da quello immateriale. L’evento, programmato perfettamente dal gruppo di lavoro che con costanza e puntigliosità si occupa del complesso iter procedurale della festa, ha consentito di far salire sul palco le eccellenze canore della città: è un elemento che merita un’adeguata riflessione. Mi auguro che questa tradizione, appena inaugurata, possa proseguire nel tempo, diventando un appuntamento fisso nel panorama complessivo delle iniziative che hanno luogo in città. L’entusiasmo di tanti ragazzi che con la loro voce hanno emozionato il numeroso pubblico presente, è difficile da descrivere. Nel corso della serata, presentata da Ortensia Barone, si sono esibiti: Lidia Cuore, Mattia Brusco, Martina Sicoli, Aida Catellino, Ortenzia Guido, Maria Fiorina Cicero, Eugenio Mannarino, Aurora Paradiso e Francesca Pagliaro. Sullo stesso piano, tra bravura e maestria, vanno a collocarsi le performance di Rosa Cappelli, che non scopriamo certo oggi, del balletto della scuola Koreos che ha letteralmente incantato, e della fisarmonica del maestro Francesco Cassano, accompagnato dai Fourfisa. Di uguale spessore artistico, infine, l’esecuzione dell’Orchestra di Fiati Mediterranea che, giorno 1 settembre, ha inaugurato il ciclo dei concerti. Credo dunque sia arrivato il momento di smentire l’adagio “nemo profeta in patria”: come amministratori abbiamo il dovere di incentivare il percorso artistico di questi ragazzi e come cittadini dobbiamo fare in modo di accrescere la loro fama, aiutandoli, supportandoli e sostenendoli».
«Un ringraziamento va rivolto, ovviamente a don Apollinaris Mashughuli per le modalità in cui svolge il proprio mandato. Ma un plauso va rivolto anche al Dipartimento turismo della Regione Calabria che, agendo in sinergia con i volontari del già citato gruppo di lavoro, ha contribuito alla realizzazione del concerto conclusivo di Danilo Sacco, ex voce dei Nomadi. Una perfetta sinergia tra la parte più attiva della popolazione e le istituzioni: un patrimonio da non disperdere».