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MAI TI PERDERO - LOCANDINACATANZARO - “Mai ti perderò” è il titolo scelto per un’iniziativa davvero particolare, un incontro didattico-intergenerazionale che avrà luogo giovedì 7 febbraio, a partire dalle ore 10.00 nell’Aula Magna dell’ITTS “Ercolino Scalfaro” di Catanzaro. Organizzata dall’associazione Ra.Gi. Onlus in collaborazione con il suddetto istituto scolastico, guidato dal dirigente dott. Vito Sanzo, l’iniziativa si propone di focalizzare l’attenzione sul fenomeno del “wandering”, un comportamento spesso adottato dalle persone che soffrono di demenze e che sarà affrontato in modo particolare durante la conferenza, perché l’incontro sarà basato soprattutto sulla presentazione del progetto di realizzazione di un dispositivo anti-smarrimento per contrastare gli effetti negativi del “wandering”, portato avanti da alcuni studenti dello “Scalfaro”, guidati dal docente Raffaele Teducci.

Alla conferenza prenderanno parte: il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, dott.ssa Maria Rita Calvosa; il Dirigente Scolastico dell’ITTS “E. Scalfaro” di Catanzaro, dott. Vito Sanzo; le docenti dello stesso istituto, Sabrina Rocca, Funzione strumentale supporto studenti e Vittoria Mandari, Referente inclusione diversamente abili; la dott.ssa Elena Sodano, presidente dell’associazione Ra.Gi. Onlus; la dott.ssa Amanda Gigliotti, psicologa della Ra.Gi. Onlus e il professor Raffaele Teducci che, con la collaborazione dei ragazzi coinvolti nel progetto di realizzazione del dispositivo citato, ne spiegherà i dettagli . L’incontro sarà moderato dalla giornalista Angela Rubino e vedrà la presenza straordinaria degli ospiti del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. di Catanzaro, gestito dalla Ra.Gi. e quella di Antonio Candela, colpito da demenza dall’età di soli 51 anni ed autore del libro “Io sono ancora qui. Il mio viaggio attraverso il mondo oscuro della demenza” (Mondadori, 2018), che racconterà ai ragazzi la sua storia di vita.

L’incontro didattico-intergenerazionale “Mai ti perderò” fa parte di un percorso portato avanti dalla Ra.Gi. Onlus per sensibilizzare i giovani verso un tema, quello delle demenze, purtroppo sempre più attuale, ma attorno al quale aleggia una grande disinformazione. Un percorso che si è concretizzato con la realizzazione di diverse iniziative, che hanno coinvolto diversi istituti scolastici cittadini, tracciando un legame emozionale che sta dando vita anche ad altri progetti, proprio come in questo caso. Uno fra tutti gli Happy Dementia Days, le tre giornate di full immersion nel tema delle demenze e non solo, svolte nel mese di settembre 2018, un evento che ha visto anche il coinvolgimento dell’ITTS “Scalfaro”, grazie alla sensibilità sempre dimostrata dal dirigente scolastico Vito Sanzo, anche quando era alla guida di altri istituti scolastici cittadini.

In questa occasione, i veri protagonisti dell’iniziativa saranno gli allievi delle quinte classi dell’ITTS “Scalfaro”, che hanno utilizzato le competenze acquisite a scuola per dare vita ad un supporto che concretamente può aiutare chi soffre di demenze e vive in un perenne stato di confusione, che può condurlo a smarrirsi, allontanandosi dai suoi affetti e dalla sua casa.

“Normalità” ed “inclusione” sono le parole chiave del percorso della Ra.Gi., un cammino che mira a ridare dignità alla vita di chi, affetto da queste patologie, ha tuttavia il diritto ad un’esistenza piena, fatta anche di relazioni, esperienze ed emozioni. I bambini e i giovani coinvolti negli incontri intergenerazionali hanno l’opportunità di conoscere da vicino uno spaccato di vita intorno al quale aleggiano tanti falsi miti, tante mezze verità, tante informazioni errate che contribuiscono a creare distanza, paura ed isolamento intorno a queste malattie. Le iniziative parte di questo percorso, dunque, sono mirate a fare chiarezza e ad avvicinare, in modo sereno ed appropriato, i giovani alla realtà della vita, alla realtà delle demenze, favorendo la relazione e l’incontro con delle persone che, nonostante la loro malattia, sono ancora in grado di relazionarsi e di lasciare qualcosa nella mente e nel cuore di chi sa ascoltarle.

UFFICIO STAMPA RA.GI.

Angela Rubino

Cell. 339 6574421

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Operazione Lande Desolate, Oliverio risponderà al gip

Gratteri annuncia possibili nuove indagini di rilievo

Cosenza. Non si avvarrà della facoltà di non rispondere davanti al Gip il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, sottoposto da lunedì scorso all’obbligo di dimora con l’accusa di abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro riguardante alcuni appalti, nel corso dell’interrogatorio di garanzia cui sarà sottoposto domani a Catanzaro. É quanto ha riferito il difensore di Oliverio, Enzo Belvedere.

«Non avendo nulla da nascondere - ha detto l’avvocato Belvedere - il presidente Oliverio è pronto a rispondere a qualsiasi domanda gli verrà rivolta nel corso dell’interrogatorio. Non avendo alcuna preoccupazione che negli atti dell’inchiesta possano esserci accuse ulteriori rispetto ai fatti inconsistenti contenuti nel provvedimento di obbligo di dimora, il presidente Oliverio non si avvarrà della facoltà di non rispondere. Oliverio, infatti, vuole contestare sin da subito le incongruenze che caratterizzano le accuse che gli vengono mosse, dimostrando con elementi precisi la sua assoluta estraneità ai fatti e la trasparenza dei suoi comportamenti amministrativi e politici».

Oliverio ha incassato la solidarietà del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto: «Ribadiamo il più pieno e assoluto rispetto del lavoro della magistratura, verso la quale nutriamo la massima fiducia. Nello svolgimento delle doverose attività d’indagine auspichiamo un celere accertamento della verità, attesa anche la delicatezza della funzione istituzionale del presidente Mario Oliverio, la cui storia è sempre stata chiara, e che è stato chiamato democraticamente dai cittadini, alle elezioni regionali del 2014, a svolgere la massima funzione di governo della Regione».

«Esprimo un ringraziamento ai colleghi dell’Ufficio di Presidenza, ai Presidenti dei Gruppi consiliari e a tutti i consiglieri - ha sostenuto ancora Irto - per il senso di responsabilità dimostrato in queste ore che, sul versante politico-istituzionale, sono molto delicate e impongono il massimo impegno per portare avanti l’attività di questa istituzione nell’interesse del popolo calabrese. Siamo certi che i lavori della seduta di oggi, il cui ordine del giorno prevede la trattazione di materie delicate, a cominciare dal Bilancio della Regione Calabria per il 2019, si svolgeranno con senso di rigore, di sobrietà e di responsabilità. Sul piano umano auguro al Presidente Oliverio di poter chiarire nel più breve tempo possibile, dinanzi alla magistratura, la propria posizione».

Intanto Oliverio ha iniziato da subito, così come aveva annunciato, lo sciopero della fame (LEGGI LA NOTIZIA) per protestare contro quelle che ha definito «accuse infamanti» nell'ambito dell'operazione Lande Desolate, il governatore della Calabria Mario Oliverio, del Pd.

«Abbiamo già depositato il ricorso al tribunale della Libertà e siamo in attesa dell’interrogatorio di garanzia dinnanzi al Gip, durante il quale esporremo le nostre ragioni e metteremo in evidenza degli errori di interpretazione di alcuni elementi contenuti nell’ordinanza» (LEGGI LA NOTIZIA). Lo ha detto l’avvocato Enzo Belvedere evidenziando anche che sarà esaminata nel corso dell’udienza del Tribunale del riesame di Catanzaro fissata per il prossimo 27 dicembre, la richiesta di revoca del provvedimento di obbligo di dimora.

Nell’istanza che ha presentato ai giudici del riesame il difensore di Oliverio, avvocato Enzo Belvedere, ha chiesto la revoca dell’obbligo di dimora sostenendo l’insussistenza dei fatti contestati al Presidente della Regione. Il Tribunale, secondo quanto si prevede, si riserverà la decisione sull'accoglimento del ricorso, depositando il proprio provvedimento entro il termine ultimo del 29 dicembre.

Secondo il legale quindi i giudici di Catanzaro hanno effettuato degli errori nel ricostruire la vicenda burocratica che ha portato all’erogazione delle varie tranche di finanziamento a favore della ditta Barbieri.

Ma prima di arrivare alle aule di giustizia, lo scontro si sta accendendo sui media. Lo stesso Oliverio in una nota lamenta ingiurie, calunnie ed improperi provenienti da falsi profili facebook e da ben identificate aree politiche su cui auspica un immediato intervento delle autorità competenti. ma prima che sui social la battaglia si sta svolgendo sulle televisioni. Ieri sera è stato durissimo il Governatore nella sua dichiarazione rilasciata a Rainews24. Fra le altre cose Oliverio aveva detto che non avrebbe consentito «nemmeno a Gratteri di infangare la mia storia».

Il caso ha voluto che lo stesso Procuratore capo di Catanzaro sia stato intervistato ieri mattina da Rai Uno. «Con quasi 17 milioni di euro la Regione ha contribuito a “ingrassare” alcune cosche grazie a lavori non eseguiti o eseguiti in minima parte».

Nicola Gratteri ha difeso e rilanciato la sua inchiesta che ha rappresentato un terremoto per la Regione. Quando i giornalisti gli fanno notare che Oliverio, in segno di protesta, ha iniziato lo sciopero della fame Gratteri s’è limitato a commentare così, «ognuno reagisce come vuole, in base al proprio carattere. Per parte nostra posso dirvi che siamo tranquillissimi delle risultanze investigative e che anzi queste miglioreranno. Ci saranno altre novità, ci saranno sorprese».

A quali novità si riferisce Gratteri? Secondo alcune indiscrezioni l’operazione di ieri rappresenta solo una prima tranche di una indagine molto più complessa. Da quanto trapelato pare che in questi giorni al vaglio del gip di Catanzaro ci siano altre posizioni oltre le sedici di ieri. Qualcuno parla di una nuova operazione che vede coinvolti circa quaranta indagati, fra cui anche alcuni politici. Non resta che aspettare che i tempi maturino.

DaIlQuotidiano

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Tutto pronto al Teatro Comunale di Catanzaro per la prima assoluta di domani sera alle 21 di “Andrea e la montagna”, il quinto album degli Arangara di Gianfranco Riccelli.

L’evento, ad ingresso libero, è organizzato come appendice al Festival “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna in collaborazione con “Vacantiandu - Teatro Città” dell’Associazione Teatrale “I Vacantusi”, il progetto “La Calabria è talento” dell’Associazione “Art-Music&Co” e l’Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Catanzaro.

Per la speciale occasione, che vede il ritorno dal vivo dopo due anni di una delle band calabresi più apprezzate da pubblico e critica nazionale, sono previsti durante il concerto anche brevi interventi di attori dell’Associazione Teatrale “Nuova Scena” di Salvatore Conforto e Romina Mazza, che in pillole toccheranno alcuni scottanti temi socio-umanitari e non solo: amicizia, amore, emigrazione, femminicidio e, infine, un angolo dedicato alla stessa Calabria.

Gli Arangara, apprezzati da alcuni dei più grandi cantautori italiani, come Francesco Guccini e gli indimenticabili Pierangelo Bertoli e Claudio Lolli, tornano dal vivo dopo due anni di pausa con la formazione completa: Gianfranco Riccelli, voce, chitarra acustica, mandolino e armonica, Filippo Scicchitano, basso e contrabasso, Celeste Iritano, voce e percussioni, Valeria Piccirillo, violino, Salvatore Servino, batteria, Maurizio De Paola, pianoforte e tastiere, Giovanni Romeo, chitarra elettrica.

“Andrea e la montagna”, prodotto da Elca Sound, contiene nove brani, tra cui la cover di “Ho visto anche degli zingari felici”, in omaggio a Claudio Lolli, scomparso lo scorso agosto a 68 anni, e quella dell’allegra “Smommulando”, canzone tratta dall’album Petipitugna del salentino Mino De Santis. Quattro i brani scritti da Gianfranco Riccelli. A completare l’album, anche tre autentiche gemme: “Un servo e un Cristo”, che si rifà ad un’antichissima canzone siciliana di Leonardo Vigo, dal titolo originale “Lamento di un servo ad un Santo crocifisso”, pubblicata nel 1857 in una raccolta di canti siciliani, e due brani su testi dello scrittore e umorista Stefano Benni: “Cometa” e “Ingorgo d’amore”.

“Per me – afferma Gianfranco Riccelli – questo è un album molto sentito e importante, sia artisticamente che umanamente. Segna il mio ritorno in Calabria dopo anni vissuti tra Bologna e altre realtà del mondo. Dopo undici anni di concerti in giro dappertutto e due anni di pausa, ci siamo ritrovati con la volontà di riaprire una nuova storia, tutti insieme, consapevoli di poter dare al pubblico buona musica e canzoni pieno di sentimenti, portando con noi le singole esperienze e anche i colori, i suoni e l’animo della nostra terra.”.

Formato nel 2005 a Bologna da Gianfranco Riccelli, che è voce e autore della maggior parte dei pezzi, gli Arangara si sono subito imposti all’attenzione di critica, media e pubblico.

Ruggero Pegna non ha dubbi: “Le canzoni di Gianfranco e i suoi Arangara sono espressione della più autentica scuola cantautorale italiana, connotata di citazioni importanti, impegno civile e sociale e, al contempo, con evidenti richiami alla musica popolare tradizionale. Il nuovo album è molto bello e intenso, in linea con le migliori proposte di oltre trent’anni di Fatti di Musica.”.

Gli Arangara ottengono consensi già all’esordio grazie, in particolare, all’intreccio di voci e suoni, alla vitalità degli arrangiamenti e alla forte presenza scenica dei musicisti, capaci di creare uno spettacolo di forte intensità, arricchito dall’originale presenza della danzatrice.

Vantano partecipazioni a varie ‘compilation’, unitamente a Teresa De Sio, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Mau Mau, Van de Sfross e molti altri big della canzone d’autore.

Convinto e incessante l’impegno sociale del gruppo: dalla partecipazione al cd con annesso libro 'Musiche contro le mafie', all’organizzazione del “Teatro-Canzone”, finalizzato alla raccolta di fondi per la costruzione di una scuola a Lakka, in Sierra Leone. Questo progetto è stato anche portato in tour in Italia ed in Euro

 pa con Carlo Lucarelli, con cui hanno anche collaborato allo spettacolo Giornata della Memoria.
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