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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa della Forestale

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno notificato nei giorni scorsi ventiquattro informazioni di garanzia, con contestuale avviso della chiusura delle indagini preliminari,

per smaltimento e traffico illecito di rifiuti.

L’attività d’indagine eseguita dal personale del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Cosenza e condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha riguardato lo stabilimento Seteco di Marcellinara (cz) e l’attività di bonifica al suo interno effettuata nel 2012.

Lo stabilimento, produceva compost di qualità a partire da rifiuti organici rimasti all’interno di un capannone.

Dopo il fallimento del’azienda è intervenuto per la bonifica del sito il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

Tale procedimento, che ha visto la presunta bonifica di un capannone privato con fondi pubblici, è stato oggetto di una accurata indagine che ha riscontrato diversi illeciti ambientali in violazione al D. Lgs. 152/2006.

In realtà non è stata realizzata alcuna procedura di bonifica, ma solo una rimozione di rifiuti i quali pur possedendo caratteristiche che li rendevano ammissibili solo in discarica per rifiuti pericolosi sono stati comunque smaltiti in discariche per rifiuti non pericolosi.

Le indagini hanno fatto emergere irregolarità nell'affidamento dei lavori, nelle modalità di smaltimento e nella produzione di documentazione falsificata.

Gestione abusiva di rifiuti, turbata libertà di scelta del contraente, omissione atti d’ufficio, falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa alla Regione sono i reati a vario titolo contestati agli indagati, dirigenti regionali, imprenditori, amministratori e tecnici di società.

Catanzaro 22 dicembre 2016.

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Se il PD in Calabria ha straperso di qualcuno deve essere la responsabilità. E’ evidente.

O meglio a qualcuno bisogna pur addossare questa responsabilità.

 

Ai più potenti?. NO, NO, i potenti non si toccano.

Al massimo si possono toccare i più fessi od i meno colpevoli , a confermare, cioè, che si cambia tutto senza cambiare niente.

D’altro canto non è che il PD abbia fatto bella figura altrove.

Abbiamo scritto che il SI ha ottenuto la maggioranza solo nel Trentino Alto Adige con il 53,87 % ( ma solo in provincia di Bolzano), poi in Toscana con il 52,51% ( ma Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara hanno votato NO) ed infine l’Emilia Romagna con il 50,39% ( ma Piacenza, Parma,Rimini, Ferrara hanno votato NO).

Ma Renzi ed i suoi “primi frichisi” non hanno responsabilità ( anzi è bastato dire che questo 40% è stato merito di Renzi e tutto si è soluto).

Ed in Calabria Oliverio non ha responsabilità. Anzi per tacitarlo, come Scopelliti, sarà nominato, da Renzi, Commissario per il rientro del debito della sanità ( speriamo che non gli venga la folle idea di nominare Pacenza).

Né tantomeno portano responsabilità i politici nazionali e regionali che sono ascrivibili tra gli intoccabili. Ed allora?

Facile. La colpa facilmente può essere data agli assessori regionali Antonio Viscomi, Carmela Barbalace, Roberto Musmanno, Antonietta Rizzo, Federica Roccisano, Franco Rossi, Francesco Russo che sono slegati dal territorio sul quale quindi non hanno inciso e che pertanto non hanno risposto.

Tutti, quindi, saranno mandati a casa?

Probabile se non certo. Chi altri, se no?

D’altro canto Oliverio, dopo il cataclisma di Rimborsopoli, è stato costretto a trovare l’escamotage della Giunta tecnica , ma sapeva benissimo che i tecnici non creano legami elettoralistici con i territori.

Ed il dato del referendum ne è la riprova.

Il problema però sarà di trovare assessori che non siano giudizialmente compromessi.

Mica facile! Però occorre privarci. Forse non saranno quelli elettoralmente ( per numero di voti) più rappresentativi , ma vivaddio il Cencelli ogni tanto può essere bypassato.

Anche il segretario Magorno così potrà continuare a dormire sonni tranquilli

 

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Elvia Gregorace, catanzarese trapiantata da molti anni a Roma, insegnante di italiano e latino con la passione del teatro e della recitazione, ha scritto un libro su Leo Gullotta, descrivendolo come uomo e come attore.

 

Il volume, pubblicato dalla casa editrice Carratelli, é "Mr. Gullotta, Leo", sottotitolo "My huge Pumpkin" (La mia enorme zucca) ed é stato presentato a Catanzaro nella Sala concerti del Comune.

 

Insieme all’autrice ed allo stesso Gullotta, c'erano Tano Grasso, amico personale di Gullotta e siciliano "doc" come lui, ed il giornalista Sergio Dragone.

Una conoscenza, quella tra Elvia Gregorace e Gullotta, scaturita da un incontro casuale a Roma e che prende spunto dalla grande passione che il padre di Elvia, l’indimenticabile Tonino, nutriva per l’attore siciliano.

 

Da quell'incontro casuale alla nascita di un rapporto "vero" tra Elvia e Gullotta incentrato sui valori più profondi della vita, quelli che i ritmi convulsi della modernità ci fanno un pò dimenticare, il passo é stato breve.

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