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Franco-IacucciLunedì, 20 dicembre 2021 -Le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cosenza hanno sancito il successo della coalizione di centrosinistra.

L'alleanza elettorale delle forze riformiste (PD,PSI, Italia Viva e movimenti civici,in particolare quelli espressione delle maggioranze consiliari di Rende e Corigliano Rossano) ha registrato il 51% dei consensi, totalizzando 44324 voti ponderati.

Di fatto, l’esito elettorale di sabato scorso può costituire un momento di facilitazione della costruzione di una aggregazione elettorale potenzialmente vincente per la elezione del presidente mio successore.

Esprimo, pertanto, piena soddisfazione per l’alta percentuale di partecipazione al voto ma anche per l’esito elettorale conseguito dalle due liste, “Insieme per la Provincia” e “Provincia Democratica”. Colgo l’occasione per formulare gli auguri a tutti i consiglieri eletti. I consiglieri eletti nelle liste di centrosinistra sono espressione di una rappresentanza istituzionale e territoriale assai significativa. Mi sia consentito affermare che questo esito è anche la risultante di una buona azione amministrativa che mi onoro di aver condotto con la collaborazione di tutto il consiglio provinciale uscente. Non è pleonastico e né fuori luogo, inoltre, sottolineare il fatto che, per il centrosinistra, è stato premiato un modello di coalizione elettorale caratterizzato dalla alleanza tra forze riformiste e movimenti civici.

Franco Iacucci

Vicepresidente Consiglio regionale

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enzogiaccoNon riesco proprio a ritrovarmi nella polemica solleva dal Movimento Cinque Stelle calabrese sul “dirottamento” dei DPI e dei ventilatori verso il Nord.
Non ci sono dubbi che in questo momento la Lombardia e il Nord ne hanno più bisogno della Calabria.
Dissento anche dalle dichiarazioni rilasciate da Belcastro, quando critica la scelta di accogliere pazienti dalla Lombardia o comunque dalle zone più contagiate.
Tutti siamo preoccupati, ma non è con l’egoismo che ne usciremo.
Non possiamo invocare l’unità nazionale quando la Lega pone in essere politiche che penalizzano il Sud e poi comportarci anche noi allo stesso modo (o peggio).
Siamo uno Stato nazionale: ognuno ha il dovere di tendere la mano all’altro.
Diamo il buon esempio, mantenendo la calma ed evitando strane forme di isteria! Anche perché finita l’emergenza al Nord (mi auguro il prima possibile) potrebbe essere proprio il Mezzogiorno ad avere bisogno delle strumentazioni e dei posti letto della Lombardia e delle altre regioni del Nord.
Buona domenica a tutti e, vi prego, “restiamo umani”.

Enzo Giacco

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ELISA-SCUTELLA-CAMERAQuesto lo stanziamento del Governo per far fronte all’emergenza

CORIGLIANO-ROSSANO – Venerdì 6 Marzo 2020 – «Lo stanziamento di fondi straordinari, in misura doppia rispetto a quanto preventivato, annunciato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ci consentirà di fare fronte alle immediate esigenze dei cittadini e costituisce il forte segnale dello Stato in risposta ad un’emergenza che sta debilitando l’Italia». 

È quanto dichiara la portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, commentando lo stanziamento di risorse straordinarie stabilito dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria, sociale ed economica in atto.

«Dei 7,5 miliardi di euro stanziati in aiuto di famiglie e imprese – dice Scutellà - circa un miliardo è destinato all'assunzione di nuovo personale sanitario e all’incremento delle dotazioni di attrezzature ospedaliere. L’obiettivo precipuo su cui si basa la prima misura economica di contrasto al Covid-19, cui seguiranno altre, è quello di fare in modo che questa difficile situazione sia arginata attraverso un incremento di risorse al sistema sanitario, alle forze dell’ordine e alla protezione civile ed allo stesso tempo permetta di garantire i livelli occupazioni e di reddito dei cittadini. Ritengo – precisa ancora - che sia inoltre doveroso uno sforzo collettivo ed un senso di responsabilità profondo che tocchi ognuno di noi nelle abitudini e nelle azioni di tutti i giorni. Riusciremo a superare quest’emergenza uniti e compatti evitando polemiche sterili e disfattiste che oggi sono state inoltre prontamente disattese dal “sincero apprezzamento” dell’Organizzazione mondiale della Sanità nella gestione della crisi del coronavirus da parte del Governo italiano. La via utile di fuoriuscita da un’emergenza sanitaria – conclude Scutellà -  oltre che economica è quella di lavorare a testa bassa per mettere in campo qualunque misura utile per affrontare a viso aperto questa epidemia, barcollando ma non mollando mai come solo noi italiani abbiamo la forza di fare».

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Ufficio Stampa politico Elisa Scutellà - Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati

Via degli Uffici del Vicario – 00186 ROMA | scrivimi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. t

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comune amanteaSi è insediata stamane al Comune di Amantea la Commissione Straordinaria a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, disposto dal Consiglio dei Ministri nella ultima riunione tenuta nella Capitale

La prefettura di Cosenza stamane ha disposto la sospensione del Sindaco Mario Pizzino e dei componenti del Consiglio Comunale di Amantea.

In attesa del perfezionamento dell’iter procedimentale del Decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento del Consesso ed al fine di evitare il prodursi di situazioni, che possano compromettere il normale svolgimento dell’attività istituzionale dell’Ente e di salvaguardare il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica vengo nominati Commisari presso il Comunne di Amantea per la provvisoria Amministrazione dell’ente il Dottore Vito TURCO, Viceprefetto, la dottoressa Antonia Maria Grazia SURACE, viceprefetto ed il dottor Berardino NUOVO Funzionario Economico Finanziario.  

Registriamo subito l'immediato e tempestivo intervento per mettere in funzione gli uffici Comunali, a  seguito della sospensione della energia elettrica per un intervento dell'Enel sul tutto via Corso Umberto Primo, la Commissione ha immediatamente contattato il gestore dell'energia elettrica, che in un'ora di tempo, ha fornito un gruppo elettrogeno ed messo in opera ed in funzione gli uffici comunali.

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menichino a paolaÈ ufficiale.
Il consiglio comunale di Amantea è stato sciolto.
Ma non a causa delle sgangherate dimissioni del sindaco e dei consiglieri comunali.
È stato sciolto pochi minuti fa dal Consiglio dei Ministri per accertati condizionamenti criminali.
Regalo postumo di un sindaco che dai palchi elettorali ha vantato il sostegno di un pregiudicato condannato per voto di scambio politico mafioso e incandidabile.
E con il sindaco tutti i candidati che non hanno disdegnato quel sostegno, mentre si proclamavano le brave persone che potevano salvare Amantea.
Ipocrisia terrificante.
E costoro hanno raccolto più del 40% dei consensi degli elettori, che hanno accettato il compromesso.
Adesso non possiamo nemmeno condannare Pizzino, per quanto colpevole, perché lui si era dichiarato: l'aveva detto così chiaro che più chiaro non si può.
Piuttosto dovremmo riflettere sul perché e su che cosa si possa fare per creare ad Amantea una voglia di riscatto e di rinascita che dovrà essere trasversale allargata e profondamente sentita, superare gli ambiti partitici e diventare come una rivoluzione popolare.
Sarà possibile?
I commissari si fermeranno ad Amantea per lo meno fino all'autunno del 2021.
Il tempo c'è, occorre trovare la voglia di scrivere una storia diversa e onorevole per la nostra città.
Mi piacerebbe molto che a guidare questa rinascita sia una nuova classe politica con una grossa partecipazione dei giovani.

MENO SPESECatanzaro – “Siamo sempre contenti quando con le nostre iniziative riusciamo a contaminare le altre forze politiche, spingendole verso i nostri temi, che poi sono quelli invocati a gran voce dai cittadini. Però il candidato Presidente del centrosinistra non può fare la campagna elettorale cercando di prendere in giro i cittadini. Callipo è attorniato dalla stessa classe politica che ha bloccato la nostra proposta di legge di iniziativa popolare “Taglio Privilegi”. Come farà a convincere i più accaniti oppositori al taglio dei costi della politica regionale a dare una sforbiciata ai loro stessi portafogli, ai quali sono affezionati quasi più della poltrona?”. Così affermano in una nota i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle componenti del comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare che vuol ridurre gli emolumenti dei consiglieri regionali, della giunta e dei gruppi consiliari. La risposta dei pentastellati arriva a seguito dell’annuncio del candidato Presidente del centrosinistra di voler sostenere la proposta dei 5 stelle sulla riduzione dei costi di Palazzo Campanella. “Callipo deve sapere che i cittadini calabresi vogliono un cambiamento reale e non accetteranno le solite prese in giro da campagna elettorale. La sua è solo propaganda, - continua il comitato Promotore - magari anche animata da buone intenzioni, ma le sue promesse si tradurranno nel nulla di fatto all'indomani delle elezioni. Il M5S, al contrario, ha presentato una concretissima legge di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 5 mila cittadini, per tagliare i privilegi alla casta politica regionale più pagata d'Italia e con i pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il risultato: la nostra proposta non è stata nemmeno calendarizzata per essere discussa, così come prescrive la legge e la casta politica calabrese ha blindato i propri super stipendi. Tutto questo solo fino al 26 gennaio, però, - concludono i parlamentari pentastellati - perché la Taglio Privilegi sarà la prima legge che approveremo in un Consiglio Regionale a 5 stelle. Solo noi del Movimento abbiamo dimostrato di poterlo fare, con il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro come pure con le restituzioni di parte dei nostri stipendi ai cittadini. Inoltre, dov’era Callipo quando raccoglievamo le firme per presentarla? Come mai non ha neppure firmato per quella proposta?! Questi elementi dimostrano che non ci sono alternative al cambiamento da noi proposto e chi tiene alla Calabria e vuole segnali di equità sociale non può che votare M5S il 26 gennaio”.

Alessandro Melicchio
Laura Ferrara
Riccardo Tucci

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amantea-3I beneficiari del reddito di cittadinanza devono svolgere lavori di pubblica utilità all’interno dei progetti utili alla collettività (PUC) sulla base di quanto stabilito non solo da decreto 4/2019, ma anche dal decreto attuativo pubblicato l’8 gennaio 2020 sulla Gazzetta Ufficiale dopo un accordo tra ministero del Lavoro e Comuni.

I lavori di pubblica utilità, pur rientrando in una progettualità che tenga conto dell’inserimento del lavoratore nel tessuto economico, sono prestazioni non retribuite.

Il decreto prevede che il beneficiario del reddito di cittadinanza firmando il Patto per il lavoro e per l’Inclusione sociale sia obbligato a prestare la propria disponibilità per partecipare ai PUC nel proprio comune di residenza.

La mancata accettazione della condizione stabilita dal decreto da parte di uno dei componenti del nucleo familiare determina la decadenza del reddito di cittadinanza. Questo è solo uno dei casi per cui si perde il sussidio.

I PUC vengono attivati dai Comuni che possono anche avvalersi per la loro realizzazione di enti del Terzo settore o di altri enti pubblici.

I progetti utili per la collettività vengono svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.

  • La partecipazione ai PUC da parte dei beneficiari del reddito di cittadinanza deve essere compatibile con altri impegni dello stesso e in particolare:
  • le attività di pubblica utilità non devono superare le 8 ore settimanali;
  • le 8 ore settimanali si possono svolgere in un solo giorno o in più giorni della settimana;
  • le 8 ore settimanali si possono svolgere anche in un solo periodo del mese;
  • il beneficiario ha l’obbligo di completare le ore previste nel mese;
  • la flessibilità determina un recupero successivo delle ore perse;
  • le 8 ore settimanali possono elevarsi a 16 sulla base di un accordo preventivo tra le parti;
  • nel caso di ampliamento delle ore previa accordo tra le parti, la flessibilità prevista per le 8 ore non è contemplata e i beneficiari devono svolgere settimanalmente le ore concordate.

Inoltre il decreto stabilisce anche chi è escluso (specificandolo nell’Allegato 1 dello stesso e sulla base dell’ dell’art. 4, comma 3, del Dl n. 4/2019). Sono esclusi dall’obbligo di partecipazione ai lavori di pubblica utilità inseriti nei PUC dei comuni di residenza i beneficiari del reddito di cittadinanza che:

hanno compiuto i 65 anni di età;

  • persone occupate con reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti vale a dire 8.145 € per lavoro dipendente e 4.800 € per lavoro autonomo;
  • frequentano un corso di studi;
  • sono in una condizione di disabilità;
  • si prendono cura di un disabile grave o non autosufficiente;
  • si prendono cura di un minore di età inferiore ai tre anni (non compiuti);
  • sono in una condizione di salute che impedisce per il momento lo svolgimento di un’attività lavorativa (ad esempio, chi è in gravidanza);
  • i lavoratori che conservano lo stato di disoccupazione vale a dire coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti vale a dire 8.145 € per lavoro dipendente e 4.800 € per lavoro autonomo;
  • sono impegnati attivamente in un corso di formazione per il raggiungimento della qualifica o del diploma professionale).

Abbiamo visto quali sono i lavori di pubblica utilità per i beneficiari del reddito di cittadinanza e a chi sono rivolti, vediamo ora quali sono i limiti imposti dal decreto in merito ai PUC.

Lavori pubblica utilità per beneficiari del reddito di cittadinanza: limiti imposti dal decreto

Il decreto impone dei limiti in merito ai lavori di pubblica utilità che devono essere svolti dai beneficiari del reddito di cittadinanza. In particolare nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale si specifica che i PUC non rappresentano un rapporto di lavoro e pertanto i lavori di pubblica utilità non sono da considerarsi prestazioni di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato.

Ancora il decreto stabilisce che proprio perché non si tratta di un rapporto di lavoro il beneficiario del reddito di cittadinanza all’interno dei PUC non può svolgere attività in sostituzione del personale dipendente dell’ente pubblico o altro ente che gestisce il progetto.

Inoltre i beneficiari del reddito di cittadinanza che partecipano ai PUC non possono:

  • sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie o altro;
  • essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi in cui vi è maggior lavoro.

Inoltre il decreto stabilisce che oggetto dei progetti utili alla collettività non possono essere attività connesse alla realizzazione di lavori o opere pubbliche già oggetto di appalto affidato a terzi dal comune o dall’ente specifico.

 

fonte notizia

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In vista delle elezioni regionali che si terranno in Calabria il prossimo 26 gennaio, il Movimento 5 Stelle ha pubblicato l'elenco dei candidati civici delle tre circoscrizioni regionali, che andranno a comporre la lista "Calabria civica".

Di seguito, i nomi selezionati dal candidato presidente Francesco Aiello e dal coordinatore regionale della campagna elettorale Paolo Parentela.

Circoscrizione Cosenza

Francesco Aiello

Nicholas Rinaldi

Luca delle Cave

Giovanni Bonacci

Angela Rizzo

Francesco Romano

Tiziana Garofalo

Francesco Luca levriero

Gianfranco Tucci

Circoscrizione Reggio Calabria

Amilcare Mollica

Jacopo Rizzo

Giovanni Barillà

Daniele Caccamo

Natale Bianchi

Antonella italiano

Pietro Catalano

Circoscrizione centro (Catanzaro, Vibo, Crotone)

Luigi Antonio Stranieri

Giusymanuela Cicciarello

Giovanni Pizzimenti

Antonio Maida

Carmela Squillace

Francesco Afflitto

Francesco Valenzise

Paola Morace

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“Lega o gruppo Misto, non ci sono grandi alternative.

Sto valutando in queste ore”.

Così il senatore Stefano Lucidi, che ha deciso di lasciare il Movimento 5 Stelle, risponde sulla sua prossima appartenenza politica, intercettato dai giornalisti davanti al Senato.

“So che usciranno 20 o 30 persone e che stanno valutando di fare un nuovo gruppo ma non credo che avranno la forza per farlo, quindi non li aspetto” ha detto rispetto alle indiscrezioni che girano su una sua ipotetica adesione.

“Serve una spallata per far risvegliare il Movimento.

Qualcosa deve cambiare in modo estremamente radicale”, afferma il parlamentare.

“Perché passo da un’altra parte?

Per i soldi, per la poltrona?

Non è quello – prosegue -, sono sette anni che cerchiamo spazio per fare politica e non c’è stato”.

Quanto alle critiche del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede su chi cambia casacca dovrebbe dimettersi afferma: “Ha ragione ma anche chi passa dal 33 al 15% dovrebbe dimettersi” risponde caustico Lucidi.

“Se una forza politica che ha un suo capo politico riconosciuto – ribadisce – passa dal 33 al 15% qualcuno deve prenderne atto.

Ci sono passaggi in politica che sono automatici”. (Adnkronos)

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Abbiamo già detto qualcosa sulle regionali .

Ma oggi che, finalmente, si conosce il nome del candidato del centro destra è possibile, e per noi doveroso, cominciare a fare il quadro della situazione locale.

Nomi e liste.

 

 

Salvo sorprese, Jole Santelli dovrebbe essere la candidata a Governatore per il centro destra

Certezze invece per Tansi sostenuto da liste civiche

Certezze per Aiello rappresentante del M5s

Certezze per Callipo, sostenuto da liste civiche ed aiutato dal PD di Zingaretti

E riteniamo che il gioco di Oliverio sia ormai scoperto e lui sia il candidato di se stesso sorretto da parte dell’ex PD , dal PSI e da liste civiche.

Fermiamoci qui.

I primi problemi sono quelli di individuare gli eventuali candidati del M5s

C’è molta incertezza!

Voci interne al M5s locali parlano della possibilità della candidatura di Franco Provenzano

Si sente anche parlare di due possibili candidature femminili.

Parliamo di Teresa Sicoli e di Francesca Minichino

Le due cinque stelle amanteane proprio oggi si incontreranno del discutere di chi di loro potrebbe essere la più giusta rappresentate alla regione del Movimento

Sono evidenti due cose.

La prima è che Amantea ha necessità di avere una sua rappresentante alla regione

Almeno sulla costa tirrenica.

La seconda è che comunque non basta candidarsi, occorre essere scelti dal movimento

Non resta che aspettare per sapere.

Pubblicato in Primo Piano
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