Redazione TirrenoNews
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Amantea. Riconsegnato il porto. Oggi tolti i sigilli
Venerdì, 18 Luglio 2014 18:15 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaNel primo pomeriggio di oggi, la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, in esecuzione della ordinanza del Tribunale del riesame , ha proceduto al dissequestro ed alla riconsegna del Porto di Amantea
Erano le 14.30 circa
La “restituzione” del porto è avvenuta nelle mani del sindaco Monica Sabatino e dell’assessore al Porto Gianluca Cannata.
Il personale della capitaneria ha provveduto di conseguenza alla rimozione fisica dei sigilli e degli altri elementi indicanti il sequestro del 23 giugno scorso.
25 giorni di passione ed ora la giustizia ha dato una diversa risposta, quella attesa da tutti
Dalla comunità, dalla politica tutta, sia di maggioranza che di minoranza, dai diportisti, dal personale che opera nella struttura.
Ma ad attendere più di tutti questo provvedimento sono stati i pescatori che sono stati inibiti all’esercizio dell’attività peschereccia.
E’ stato un provvedimento atteso , cercato, voluto, e la stessa pacifica dimostrazione svoltasi nei giorni scorsi ne era la plastica dimostrazione.
Fermo restando infatti la necessità del collaudo amministrativo e tecnico dell’opera, fermo restando la necessità che una struttura similare debba essere sicura per chi la usa, ma anche per chi la visita, fosse anche la classe di una delle scuole del comprensorio, la sua fruizione per anni certamente indica la sua non pericolosità
Ora al sindaco ed all’assessore al porto di procedere a trovare la soluzione per il collaudo della importante opera.
Un particolare ringraziamento all'avvocato Nicola Carratelli del quale per la prima volta si è avvalso l’amministrazione comunale ed al quale si deve il brillante risultato che oggi si realizzato
Ora la curiosità resta quella di conoscere le motivazioni alla base della sentenza .
Stampe e storia del Collegio dei Gesuiti . 1619-2014
Venerdì, 18 Luglio 2014 12:48 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiNessuno si offenda, per carità, se ricordiamo che noi amanteani conosciamo poco della nostra storia.
Diverse le ragioni.
La mancanza di una biblioteca civica che raccolga i testi necessari a tale conoscenza può essere tra queste
La mancanza od inaccessibilità di biblioteche scolastiche finalizzate a tale conoscenza può essere similmente ascritta tra le ragioni.
La insufficiente attenzione dell’amministrazione verso la cultura in via generale e quella patria in modo speciale : secondo noi l’amministrazione comunale dovrebbe indire annualmente almeno due bandi di concorso nelle scuole finalizzati a studi ed approfondimenti sulla storia patria( chissà se uh qualche giorno Amantea potrà avere una amministrazione davvero attenta alla cultura ?)
La insufficiente attenzione della stessa “cultura” locale nella creazione della catena di distribuzione e di diffusione della conoscenza della storia patria.
La insufficiente attenzione della comunità verso la “propria” storia
Ma non è utile disperarsi.
I soci dello Scaffale hanno provveduto alla stampa di una tesi sul Collegio dei gesuiti redatta dalla d.ssa Eliana Alarino ( facoltà di Architettura della università di Reggio Calabria) e provvedono alla sua esposizione sul terrazzo della famiglia Gallo in Catocastro , approfittando della 4 giorni culturale promossa dagli amici della Buffa.
Insieme sono esposte anche tre tavole del progetto originario del collegio redatto da padre Carlo Quercia e che mostrano la Chiesa a croce greca di Sant’Elia profeta con apertura verso il mare ( come quella soprastante di San Francesco secondo quanto emerso dopo gli ultimi scavi).
Si tratta di stampe ancora poco conosciute e che vale la pena di vedere
Ovviamente l’ingresso è libero e ci si potrà anche avvalere del testo della medesima tesi della quale una parte tratta specificatamente del collegio medesimo
Con occasione teatro e musica in un contesto storico ed urbanistico di eccezionale qualità quale è sicuramente l’antico quartiere di Catocastro di cui potrete percorrere a piedi i tanti sconosciuti vicoli alla ricerca di suggestioni e leggende.
Una occasione imperdibile, secondo noi.
Ma siamo di parte, ben si sa!
Giuseppe Marchese
E’ tempo di isole pedonali anche sulla spiaggia
Venerdì, 18 Luglio 2014 12:00 Pubblicato in Primo PianoI commercianti di Via Margherita vogliono l’isola pedonale.
Anche i commercianti di via Vittorio Emanuele II hanno raccolto le firme per avere l’isola pedonale sulla propria strada .
Sembra che i bagnanti di Catocastro intendano raccogliere le firme per avere anche loro l’isola pedonale sulla spiaggia.
Intendono cioè chiedere all’amministrazione comunale di emanare una ordinanza per evitare la circolazione sulla spiaggia di autoveicoli e motoveicoli
Se proprio non sarà possibile ci hanno detto che sperano almeno di avere un senso unico in modo da educare i bambini a guardarsi almeno da un lato anziché da tutti e due.
Purtroppo sulla spiaggia di Catocastro mancano i marciapiedi dedicati ai pedoni e non si capisce quindi quale è lo spazio per gli autoveicoli e quello per i pedoni, le carrozzelle, i diversamente abili.
Già si tratta di un posto disperato dove spariscono perfino le tabelle che indicano i divieto di balneazione
Ed hanno ora la preoccupazione che possano sparire anche i pali e le tabelle che indicheranno il senso unico o l’isola pedonale.
Sempre posto che l’amministrazione comunale accolga la loro supplica e provveda a quanto richiesto
Non vorrebbero, infatti, che viste le isole pedonali da attuarsi nel centro abitato ed i tanti sensi unici dello stesso centro abitato i motoveicolisti siano costretti ad usare le spiagge amanteane
Probabilmente ( ma questo sia ovviamente valutato dall’amministrazione comunale) potrebbe risultare utile una piccola passerella sul Catocastro in modo da permettere ai motoveicoli che usano la spiaggia per muoversi nel centro urbano di risalire lungo il letto del fiume e giungere così in Piazza.
Non vorremmo che questi motoveicolisti abbiano scelto la spiaggia per non rischiare le contravvenzioni da photored
Ovviamente abbiamo per la privacy la foto apposta nell’articolo e che ci è stata inviata dai pochi bagnanti catocastresi non reca la targa del motoveicolo.
Una cortesia a tal punto.
Non ci dispiacerebbe essere notiziati delle decisioni dell’amministrazione comunale.