
Redazione TirrenoNews
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Uniti per cambiare chiede la Pulizia del Monumento a Michele Bianchi
Lunedì, 14 Aprile 2014 20:50 Pubblicato in Belmonte CalabroRiceviamo e pubblichiamo la seguente interrogazione
“Al Sig. Sindaco
ALL’U.T.C.
Oggetto:Interrogazione a risposta scritta ex art 20 del Regolamento Comunale
Il sottoscritto Dott. Giancarlo Pellegrino, Consigliere di Minoranza e Capogruppo Gruppo Consiliare “Uniti Per Cambiare
Premesso che:
- La strada comunale che collega Belmonte Paese alla Frazione Marina, passando per il monumento a Michele Bianchi,cosiddetta” SILICA” versa in stato di abbandono ,lasciata al degrado e con l’erba che ostacola ogni passaggio;
- Detta” SILICA” ha sempre rappresentato e rappresenta un collegamento veloce Paese-Marina;
- E’ sempre, volentieri ,frequentata dai Belmontesi e non, per passeggiate ed escursioni,soprattutto in questo particolare periodo delle feste pasquali e nei mesi estivi;
- Che lo stesso Monumento necessita di pulizia e di bonifica,soprattutto nell’approssimarsi della pasquetta meta di tanti turisti per trascorrere una giornata serena e rilassata;
- Che l’area del colle Bastie ,panoramica ed immersa nel verde, è una zona da valorizzare e curare
- Che negli anni passati la detta “SILICA” è stata pulita e bonificata ,per lo spirito di collaborazione ed abnegazione di privati cittadini ed associazioni;
- Che detta “ SILICA” è stata dissestata dai lavori eseguiti dalla ditta appaltatrice per la metanizzazione, senza che la ditta stessa provvedesse al ripristino dello status quo ante;
- Che tale area potrebbe essere abbellita con fiori , piante e verde attrezzato;
Con la presente si chiede:
a) L’immediata bonifica dell’area del Colle Bastia;
b) Il ripristino ,la pulizia e la manutenzione della via ,detta “SILICA”,magari abbellendola con fiori e piante;
c) La pulizia e la bonifica del Monumento a Michele Bianchi,unitamente alla pulizia ,bonifica e manutenzione dei bagni pubblici, costruiti e lasciati all’abbandono;
d) Il ripristino del servizio idrico e dell’acqua potabile;
e) il ripristino e la messa in posa di cestini e quant’altro ,per la raccolta dei rifiuti solidi.
Si resta in cortese attesa e, nella speranza di una sollecita risposta e di un pronto immediato intervento, si porgono distinti saluti.
Belmonte Calabro li 14/04/2014
Il Consigliere Comunale di Minoranza Dr. Giancarlo Pellegrino
NdR La bellissima stampa è tratta dal sito del Comune di Belmonte Calabro
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Laura Pagliaro alla manifestazione unitaria di Cosenza del 12 aprile 2014
Lunedì, 14 Aprile 2014 20:20 Pubblicato in Basso TirrenoFinalmente una voce che parla del distretto di Amantea, dei bisogni della sua popolazione. E’ la strada da seguire . Continueremo con impegno indicandola anche alle amministrazioni comunali del territorio che iniziando da quella di Amantea dormono sempre il sonno di aprile.
- Introduzione. Perchè l’integrazione tra ospedale e territorio non è avvenuta?.
- La rete territoriale dei servizi in particolare del settore della prevenzione: situazione attuale
- Mancato coordinamento ospedale- territorio (guardia medica, medicina generale, medicina specialistica e pronto soccorso: quali le ragioni?
- Operatività e costi dei direttori dei distretti e legittimità delle nomine considerato la mancata approvazione degli atti aziendali
Se Atene piange, Sparta non ride dice un proverbio italiano, tratto dall’opera teatrale “Aristodemo” di Vincenzo Monti. Questo per dire che se all’Ospedale dell’Annunziata la Sanità è oramai al collasso sul territorio non stiamo meglio!!! Anzi la mancanza di servizi territoriali capaci di dare risposte esaurienti al bisogno di salute fa aumentare sempre di più il carico di lavoro degli ospedali e, in particolare, dell’Annunziata. Se continua così nessun organico riuscirà a fare fronte alle richieste. Gli ospedali cosiddetti spoke (Cetraro-Paola, Castrovillari e Corigliano Rossano) sono in grave carenza di personale, anche perché il personale degli ospedali dismessi (Praia, Trebisacce, Cariati) non è stato ancora ricollocato.
L’integrazione tra la rete ospedaliera e la rete territoriale fatta di: Distretti, Dipartimenti di prevenzione, Dipartimenti per la salute mentale, Case della salute, che avrebbero dovuto prendere in carico i pazienti in una rete assistenziale integrata, di fatto non esiste, non è mai decollata. Dove sono la continuità assistenziale nelle 24 ore tra ospedale e territorio, il ruolo del MMG nella presa in carico, i Piani sociali di zona e i Piani Sanitari? Il Punto Unico di accesso ai servizi sociali e sanitari, l’obbligo della presa in carico del cittadino e del Piano di Assistenza Individuale, la Casa della Salute, ecc. di fatto sono rimaste tutte sulla carta. Sul territorio vengono lasciati dei Poliambulatori che non hanno collegamenti con la medicina di base e con la rete ospedaliera.
L’atto aziendale che prevedeva tale integrazione non è mai stato approvato dalla Regione. Nella riorganizazione si sta procedendo a pezzi senza un quadro di riferimento organico che produce ancora di più disorganizzazione e confusione. Intanto la magistratura rinvia a giudizio gli amministratori attuali e quelli precedenti per avere usato male il denaro pubblico.
Tutto questo, malgrado nell’Atto Aziendale proposto dal dott. Scarpelli, si affermi testualmente che: “L’Azienda Sanitaria di Cosenza riconosce, tra i propri valori fondanti, la centralità del cittadino, quale titolare del diritto alla tutela della salute, nella definizione delle prestazioni sanitarie e nella fruizione dei servizi per favorire una scelta consapevole nell’ambito delle prestazioni e dei servizi offerti. A tal fine assicura la partecipazione del cittadino, sia come singolo che tramite le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti, alle fasi di programmazione delle attività, di valutazione della qualità dei servizi dal punto di vista degli utenti e di tutela dei diritti, nel rispetto della vigente normativa nazionale e regionale in materia, anche attraverso forme innovative di partecipazione.
Vista la situazione, lasciamo al futuro le forme innovative di partecipazione, chiediamo sommessamente che ci vengano garantite quelle tradizionali.
Nel Distretto Tirreno abbiamo chiesto di discutere gli obiettivi assegnati, le risorse e i soggetti necessari per poterli perseguire ma soprattutto come poter organizzare meglio i nostri servizi. Avremmo voluto coinvolgere in tale discussione possibilmente tutti i soggetti interessati, in una conferenza territoriale dei servizi, anche per conoscere come le risorse venivano spese. A tutt’oggi non è stato prodotto dalla Direzione del Distretto alcun documento di programmazione organico di gestione del territorio; al contrario si è scelto di procedere con singoli e disarticolati provvedimenti settoriali, sostenuti da una arbitraria mobilità del personale all’interno dei servizi.
L’ex Distretto Sanitario di Amantea è un polo sanitario interurbano con circa 30 mila abitanti, con una situazione particolarmente allarmante sotto il profilo sanitario, per il numero preoccupante di patologie legate all’inquinamento ambientale che, non può restare emarginato dal processo di riqualificazione dei servizi territoriali, predisposto dall’Azienda Sanitaria di Cosenza e che ha già interessato, anche se solo parzialmente, le aree più a nord. Fare anche del poliambulatorio di Amantea una moderna ed efficiente Casa della Salute è sicuramente l’obiettivo sul quale tutte le rappresentanze politiche locali e la Direzione del Distretto dovrebbero convergere, per una riqualificazione complessiva dell’offerta dei servizi sanitari distrettuali, che possa restituire dignità professionale e senso di appartenenza ai dipendenti della nostra struttura, e possa tutelare il diritto dell’utenza ad avere risposte puntuali al proprio bisogno di salute.
Se gli amministratori ed i dirigenti non sono in grado di garantire tutto ciò, a questo punto bisogna sostenere la liberazione della sanità dalla politica e chiedere la che la nomina sia fatta secondo criteri meritocratici, valutati in modo oggettivo. Altrimenti, perché spendere in stipendi di centinaia di migliaia di euro annui per manager che non devono rispondere di alcun obiettivo e che non garantiscono nessun risultato?
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Porte aperte a tutti a “La Nuova Primavera”.
Lunedì, 14 Aprile 2014 20:16 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota
“Porte aperte a tutti e massima disponibilità al dialogo, a incontri e discussioni con le associazioni del territorio”. Questa la volontà espressa dal candidato Sindaco Sergio Ruggiero e da tutto il gruppo che lavora alla definizione del programma della lista “La Nuova Primavera”.
Dopo gli incontri programmati e concordati con diverse associazioni, e le sollecitazioni ricevute da tanti cittadini, ci teniamo a comunicare con chiarezza e trasparenza, che siamo apertissimi al confronto e che se ci fossero gruppi, movimenti, associazioni o semplici comitati di cittadini che hanno voglia di confrontarsi con “La Nuova Primavera” possono farlo concordando un incontro con uno dei membri del gruppo, oppure, contattando il portavoce Gianfranco Suriano, che promuoverà e organizzerà l’incontro.
Con la stessa chiarezza però vogliamo sottolineare, che gli incontri cui siamo disponibili non sono quelli in cui si mercanteggiano voti, candidati e potere; ma sono incontri, nel pieno rispetto dell’identità di ciascun soggetto coinvolto, finalizzati a far emergere le problematiche del territorio e le possibili soluzioni, che possano dare ad Amantea e Campora San Giovanni un governo in grado di riaccendere la fiammella della speranza, in tutti i cittadini, per un futuro migliore.
Siamo certi, che il dialogo e la condivisione più ampia sia l’unica strada per dare ad Amantea e Campora San Giovanni una guida capace di iniziare a risolvere i tanti problemi che attanagliano il nostro territorio.
Solo unendo le migliori forze, competenze e idee si può dare al nostro comprensorio quella forza per invertire la tendenza e consentire a tutti i cittadini di poter usufruire delle giuste opportunità, con una particolare attenzione ai giovani talentuosi che finora hanno trovato poco spazio e poco apprezzamento tra la classe politica cittadina.
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