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Redazione TirrenoNews

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Il Marsili da nemico ad amico.

Sabato, 12 Aprile 2014 16:51 Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo

<Se vi fosse stato il benché minimo rischio per la sicurezza, nessuna azienda privata avrebbe mai investito tempo e risorse nel progetto di trivellazione del  Marsili al largo delle coste del Tirreno meridionale, per sfruttare l’energia geotermica derivante dal flusso idrico di origine vulcanica.

Per questo, la nostra posizione è distante e contraria rispetto a quelle di chi è impegnato ad alimentare le solite  campagne dell’allarmismo a tutti i costi, generando timori che allo stato attuale sono assolutamente ingiustificati>.

Lo afferma in una nota il responsabile per la Calabria del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, in merito alle ricerche condotte dalla Eurobuilding spa e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ambito del progetto “Tirreno 1” finalizzato a sfruttare i fluidi geotermici del Marsili per la produzione di energia.

<Riuscire a sfruttare il flusso idrico del Marsili significa poter contare su una fonte energetica economica e pulita con cui soppiantare almeno in parte quella prodotta con altre centrali, a gas o a carbone o quella importata da altri paesi con gravi ripercussioni per le nostre bollette. Per questo, guardiamo con interesse e senza preconcetti a questo progetto.

Naturalmente, se con il prosieguo delle operazioni dovessero emergere nuovi elementi tali da avvalorare l’ipotesi di un concreto rischio per l’ambiente, saremo i primi a mobilitarci per l’immediata interruzione delle trivellazioni>.

Cosenza, 12.04.2014              Dal Coordinamento regionale Fare Ambiente

NdR Ritorneremo sulla problematica a breve

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta

Rispondo al comunicato stampa dei consiglieri comunali del gruppo UDC Biagio Miraglia, Pasquale Ruggero e Gianfranco Suriano in merito al Campetto da Tennis, gestito dal Circolo Tennis “ Antonio Monaco “, per l’ampliamento del campo da gioco e dei servizi igienici.

Scrivo apertamente al sindaco della Nuova Primavera, Arch. Sergio Ruggero, scrivo da libero cittadino senza condizionamenti politici e senza alcuna antipatia, cercando di avere delle risposte direttamente da lui, evitando di entrare in polemica con gli stessi firmatari del comunicato. Nel quale si cita una zona (dove vivo anche io) di Amantea dov’ è situata la struttura sportiva,(se così si può chiamare) e dove ci sono delle abitazioni di persone che pagano le tasse, di gente perbene e di gente che ha ottenuto dal comune le concessioni edilizie, pagando allo stesso ente fior di quattrini, nonostante lo stesso ci ha abbandonati a noi stessi. Infatti nel comunicato, maldestramente, si cita, che le aree adiacenti alla pseuda struttura sportiva, vengono utilizzate, come discariche. Quando parlo di maldestramente, mi riferisco ad alcuni signori che, mi risulta, siano stati direttamente coinvolti in questa giunta comunale. Allora da libero cittadino mi chiedo, com’è possibile permettere che per una zona come quella menzionata, non si prendano provvedimenti, che ritengo siano basati sulla civiltà? Com’è possibile che a cento metri da questa pseuda struttura sportiva c’e’ una strada senza asfalto, senza illuminazione, con erbacce e sporcizia da tutte le parti. (Per intenderci, parlo di via Achille Mazza). Com’è possibile che la stessa zona è infestata da topi, serpenti e altri animali ? Com’è possibile che uno dei firmatari, frequentando lo stadio comunale, non si sia accorto, da vent’anni, che il campetto da tennis è privo di ogni servizio ? Com’è possibile che tutto questo venga portato in risalto in piena campagna elettorale ? Ancora una volta si tenta di sottovalutare l’intelligenza altrui. Gli stessi che secondo il mio parere, non voteranno mai, queste persone. Io li definisco “I MESSI DELLA POLITICA”, che con grandi dribbling evitano le colpe che dirette o indirette, hanno avuto fino ad ora. Spero che i firmatari del comunicato e il candidato sindaco, si possano rendere conto della situazione personalmente (venendola a visionare) e cercare di fare qualcosa per la valorizzazione della stessa. Va ricordato, che nella stessa area c’è la scuola elementare “Don Giulio Spada” frequentata da bambini. Spero che almeno questo, vi possa far riflettere e vi possa illuminare affinchè possiate fare qualcosa di concreto prima delle elezioni, dimostrando con fatti, l’interessamento totale alla situazione. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il signor Rocco Cima, che rendendosi conto personalmente della situazione vergognosa, la scorsa estate è riuscito a mandare, per diverse volte, l’annaffiatrice comunale per cercare di tamponare il problema ed evitare di andare incontro a malattie respiratorie come recita una lettera che mi è pervenuta dall’ente comune, firmata dall’ ing. Pileggi,nella quale lo stesso burocrate definisce la situazione vergognosa. Per la quale il sottoscritto stava per affrontare un processo penale, per minacce, alle quali ho solo chiesto un mio diritto, situazione che poi si è risolta con il ritiro della querela da parte dell’ing Pileggi e con le mie scuse personali. Cari signori, prima di parlare di terzo mondo guardiamoci attorno. Rendiamoci conto che siamo noi che viviamo come vivono nel terzo mondo. Fin quanto non scompare la logica del clientelismo, del favoritismo e del compare mio, Amantea morirà totalmente e chi ne farà le spese sono le persone più deboli, più povere, più indifese. Gente che ancora oggi è rimasta inchiodata alla logica dei 10 giorni al comune, di un mese, in qualche cooperativa e del contributo di 100 € per Natale. Ho avuto modo di parlare personalmente con l’architetto Sergio Ruggero, in quella occasione ricordo che ho avuto modo di parlare di libri e di cultura e mi sembra una persona perbene, che merita tutto il rispetto possibile e immaginabile, uomo di grande spessore culturale, etichetta che secondo il mio parere resterà indipendentemente dei risultati elettorali, ma una piccola critica nei suoi riguardi la sollevo personalmente affinchè prima di far diramare i comunicati, li possa leggere lui e fare un’attenta analisi, onde evitare gaffe (di qualche suo candidato) e creare malumori nelle persone che leggono attentamente i vari comunicati. Giovanni Bonanno

Siamo già intervenuti sulla vicenda dei giochini sul lungomare

Ed abbiamo ricordato che sono giochini datati, anzi vecchi, logorati dall’età oltre che dall’uso.

Una struttura di pochi euro ma che ha un uso notevole da parte dei bambini.

Praticamente quel poco che resta di una antica dotazione.

Non dimentichiamo che ogni volta che è stato necessario il personale del comune ha provveduto a manutenzionarli, facendo quello che è stato possibile e perfino colorandoli.

Ora sono fatti così vecchi che è necessario sostituirli. Anzi obbligatorio sostituirli.

Gli interventi manutentivi non ci appaiono sufficienti.

Nella prima delle foto in basso potrete notare una tavola orizzontale che nelle intenzioni dovrebbe essere la soluzione di sicurezza.

Non solo ma avrete modo di notare nuove tavole verticali che sostituiscono quelle deteriorate.

Ma andiamo al problema principale

L’uso dei giochini viene inibito circuitandoli con le strisce colorate Polizia Municipale, le stesse strisce che durane carnevale delimitano la zona per gli spettatori da quella dei carristi. Meramente teorici ed in realtà afunzionali

Ed afunzionali sono anche in questo caso.

Nella foto iniziale e nella seconda in basso vedrete i bambini che bypassano le strisce ed usano i giochini al punto da rendere necessario l’intervento di una pattuglia di Vigili Urbani che sono costretti a ricordare ai genitori di non far usare i giochini stessi

Un genitore interviene e chiede perché mai non sia stata emanata ed affissa la ordinanza di divieto di uso un vigile risponde che non si tratta di sequestro e che quindi non può essere emessa una ordinanza.

Ad Amantea diciamo “ trictapè” per dire “ci risiamo”

Lo sappiamo tutti che non è così, almeno altrove, nelle altre parti dell’Italia.

Ma ad Amantea la sottrazione all’uso pubblico, la inibizione alla frequenza , si fa con una striscia bicolore senza bisogno di alcuna ordinanza che ne vieti l’uso.

In sostanza siamo al paradosso!

La striscia che dovrebbe soltanto indicare la zona inibita ad Amantea diventa ordinatoria .

Ma allora perché quando si appone la striscia a carnevale si appone anche il testo dell’ordinanza?

Forse perché a Carnevale si scherza?

Se qualcuno si fa male di chi è la responsabilità?

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