Il Prefetto Cannizzaro prima di andare via ha emanato ( ci sembra) con abbondante ritardo una ordinanza con la quale vieta il transito degli autospurgo sull’intero territorio della provincia di Cosenza tra le ore 22.00 e le ore 06.00 nel periodo dal 29 luglio al 16 settembre 2013.
Si tratta della solita ordinanza che viene emanata ogni anno e che ci sembra sia stata perfettamente poco utile, almeno sinora.
Ci piacerebbe, infatti, sapere se mai qualcuno degli organi di polizia preposti al suo rispetto ( polizia, polizia provinciale, polizia comunale) abbiano redatto verbale di inosservanza all’ordinanza stessa.
Incomprensibile, poi, la data di inizio dell’efficacia del divieto( 29 luglio) che certamente non coincide con l’inizio della stagione estiva ed ancora quella di ultimazione ( 16 settembre) che certamente non coincide con la fine della stagione estiva.
Si imporrebbe ben altra normazione quale quella semplicissima di imporre ad ogni auto spurgo di dotarsi di certificazione attestante il luogo di prelievo ( nome e cognome, città e via del titolare del pozzo spurgato) ed il luogo di scarico( nome, cognome ,città e via dell’impianto di trattamento).
Ed ovviamente in questo caso il fermo di ogni autospurgo in transito sulle strade della provincia
Sarebbe indispensabile, infine, chiedere ai comandi locali di polizia municipale, ai sindaci ed agli assessori all’igiene preoccupati di elevare contravvenzioni per photored ed autovelox giustificazione dell’avvenuta quotidiana verifica del rispetto della citata ordinanza disponendo in caso di mancata od insufficiente ottemperanza la denunzia per omissione di atti d’ufficio.
Si impone anche un fortissimo controllo degli alvei fluviali che sono i luoghi di scarico più facili posto che ogni fiume o torrente attraversano zone disabitate. Alla provincia di disporre anche le chiusure definitive degli accessi esistenti od il loro controllo con appositi cancelli muniti di chiavi in possesso dei pochi che ne hanno la concessione.