Non ci sta il PD e dice basta.
Antonio Gentile e Dorina Bianchi sono disubbidienti.
E soprattutto non rispettano le decisioni che il PD assume anche per NCD.
Come si permettono Antonio Gentile e Dorina Bianchi ad assumere decisioni autonome e che tengano conto della situazione calabrese?
Ed infatti dopo ed insieme alle grida di Enza Bruno Bossio, che guarda caso si trova sulla stessa linea del PD ( chissà che con due sottosegretari calabresi in meno……) , i segretari delle cinque Federazioni provinciali del Pd della Calabria (Luigi Guglielmelli, Cosenza; Arturo Pantisano, Crotone; Sebi Romeo, Reggio Calabria; Michele Mirabello, Vibo Valentia, e Enzo Bruno, Catanzaro) chiedono, con un documento, che i sottosegretari calabresi del Nuovo centrodestra, Antonio Gentile e Dorina Bianchi, lascino il Governo.
La richiesta é motivata dalla decisione del partito di Alfano "di assumere una posizione alternativa rispetto a quella espressa dal Pd nelle imminenti elezioni comunali a Crotone e Cosenza".
In sostanza ,secondo i segretari provinciale del PD, NCD sta al governo fino a quando obbedisce alle scelte del partito. Ad ogni livello.
Sostengono nel documento i segretari di Federazione del Pd "L'ambiguità dimostrata in queste ore da Ncd è espressione tangibile di un vecchio modo di fare politica che non fa bene alla Calabria.
Un linguaggio incomprensibile nella sua doppiezza che si esprime in pratiche di condizionamento, finalizzate a contrattare posizioni di potere senza tenere conto dell'esistenza di un progetto di governo unico e condiviso, tanto a Roma quanto in Calabria.
La politica dei due forni praticata dal senatore Gentile e dai suoi, a pochi giorni dalla firma del 'Patto dello sviluppo' che sarà siglato dal premier Matteo Renzi e dal presidente della Regione Mario Oliverio, si configura come uno schiaffo ai calabresi che guardano con fiducia all'attuazione di quel progetto di rinnovamento.
Il presidente Oliverio, dopo avere ereditato un disastro, sta operando bene con competenza e determinazione, per risollevare e far ripartire la nostra regione".
Poi il documento conclude con quella che sembra una minaccia :"Un lavoro proficuo che si sta concretizzando anche grazie a quel progetto politico che si poggia sulla linearità dei rapporti politici a livello nazionale e regionale e che Ncd in Calabria ha deciso di archiviare".