Orsù cornamuse, squillate campane, Enrico Letta è tornato in Italia, ha lasciato Parigi ed è sbarcato a Roma. Domani, domenica 14 marzo 2021, sarà eletto credo alla unanimità nuovo segretario del Partito Democratico dopo le dimissioni di Zingaretti. La proclamazione avverrà domani pomeriggio al termine dell’Assemblea completamente online e in streaming sulla pagina Facebook del partito. Ritorna esattamente a casa dopo 7 anni e un mese dopo essere stato disarcionato nel 2014 da Matteo Renzi da Presidente del Consiglio. Vi ricordate amici quel : -Enrico stai sereno- Fu costretto a dimettersi e il suo posto fu preso proprio da Matteo Renzi che ricopriva anche il posto di Segretario del partito. Sono passati sette lunghi anni e ora il Pd lo chiama al capezzale del letto perché il partito è in grave crisi ed è moribondo. Chiamato da tutti i capicorrente del Pd a guidare quel partito che ha contribuito a fondare e che oggi, purtroppo, vive una crisi profonda. Lui ha accettato dopo una notte di riflessione e ha detto che lo fa per amore della politica e passione per i valori democratici. Sembra che il Pd, finalmente, abbia trovato l’uomo giusto in un momento così travagliato e di crisi profonda. La prima cosa che dovrà fare appena si insedierà al Nazareno togliere quelle scritte: Dalla parte delle persone. Non hanno portato fortuna a Zingaretti. Quando apparivano in televisione la gente mormorava e diceva : Altro che dalla parte delle persone, dalla parte delle poltrone. E infatti Zingaretti si è dovuto dimettere perché si vergognava che i dirigenti del Pd pensavano di più alle poltrone e alle primarie che alle idee, ai progetti, alla pandemia, alla vaccinazione di massa, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid. Ma credo che le dimissioni di Zingaretti siano dovute principalmente all’alleanza col Movimento del giullare Grillo. Molti dirigenti non l’hanno gradita e gli iscritti non l’hanno ancora capita e digerita. E poi ci sono state le nomine di Ministro nel nuovo Governo Draghi, tutte al maschile. Molte donne si sono ribellate ed hanno chiesto le dimissioni del Vicesegretario Andrea Orlando, nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per fare posto ad una di loro. Dunque, Zingaretti, come del resto gli altri segretari Pd, non è riuscito a portare a compimento il suo mandato. Io non mi sono meravigliato perché in questi due anni Zingaretti ha sbagliato molto. Si è fidato e circondato di alcuni personaggi che rivogliono il controllo del partito. Le critiche su come ha gestito il partito a dire il vero non sono mai mancate. Ora è tornato Letta, il Cincinnato del Pd. Riuscirà a salvare il Partito Democratico? Riuscirà a farlo solo a due condizioni essenziali: Riallacciare i rapporti con Renzi e rompere col Movimento 5 Stelle. Faccia come faceva Bettino Craxi e il PSI: a Roma al Governo con la Democrazia Cristiana e nei Comuni e nelle Regioni col PCI. Dovrà dimenticare, e in politica è semplice, ciò che è accaduto nel passato quando con un tocco di stiletto fiorentino Renzi lo ha fatto fuori da Palazzo Chigi. Dimenticare il giorno fatale dello scambio della campanellina. Lo dovrà fare se davvero vuole bene all’Italia e se davvero ha accettato questo ingrato compito di guidare il Partito per amore della politica e passione per i valori democratici. E infine rompere definitivamente con i grillini. Subito un taglio netto Il qualunquismo e i reazionari non hanno mai aiutato la sinistra. L’alleanza giallo rossa è stata un fallimento.