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Via-MisasiI genitori degli alunni della scuola elementare statale e della scuola media di Piazza Rodotà sono in agitazione e chiedono a gran voce un incontro col nuovo eletto Sindaco di Cosenza Franz Caruso perché sono contrari all’annunciata apertura al traffico di Via Misasi. La Piazza non si deve toccare perché è un luogo sicuro dove i bambini possono giocare all’aperto. Ma l’apertura del tratto di strada che va da Via Simonetta a Via Rodotà è stata la prima promessa fatta dal Franz Caruso durante la campagna elettorale. Se verrò eletto Sindaco la prima cosa che farò eliminerò quella strozzatura. I cosentini hanno creduto alla promessa fatta e perciò lo hanno votato. Infatti quella strozzatura è davvero un obbrobrio.E’ causa del rallentamento del traffico, su Via Misasi ex Via Roma si creano file interminabili di autovetture. Agli automobilisti la strozzatura crea gravi disagi e ingorghi di machine specialmente su Piazza Bilotti perché si è dovuto istituire un doppio senso di marcia. E poi il traffico veicolare cittadino procede a rilento e emette nell’aria una quantità di gas di scarico, pericolosi per tutti, ma in particolare per gli alunni che frequentano le due scuole.Per non parlare dei mugugni e delle proteste dei negozianti di Piazza Bilotti e di Via Simonetti. Ma questo, evidentemente, ai genitori degli alunni delle scuole statali non importa. Loro vogliono accompagnare i propri figli a scuola senza subire alcun pericolo e quindi lo smantellamento dell’isola pedonale non si deve fare. Povero Sindaco! Ti sei appena insediato e già ti contestano. Infatti, domani pomeriggio, venerdi16 novembre, alle ore 16, un Comitato spontaneo di genitori si riunirà nell’area antistante le due scuole di Via Misasi per chiederti un tavolo di confronto e per ribadire il loro “NO” alla riapertura al traffico del tratto di strada che l’Amministrazione Mario Occhiuto aveva chiuso. I genitori degli alunni sono appoggiati dal Preside della Scuola Media e dal Direttore Didattico della Scuola Elementare.

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Nuovo primato di chirurgia all’Ospedale Annunziata di Cosenza, dove è stato effettuato un eccezionale intervento chirurgico che è consistito nella asportazione  di un tumore recidivo complicato da una trombosi neoplastica che aveva invaso i rami vena porta con il rischio di renderlo inoperabile.

Equipe Annunziata CosenzaIl paziente, di 66 anni, artista cosentino e noto in città, vuole rendere pubblica la sua esperienza perché possa essere di aiuto per altri pazienti.  In un centro trapianti del Nord era stato scartato per il trapianto di fegato, essendo la trombosi dei vasi portali una controindicazione assoluta alla sostituzione dell’organo. “Deve ritornare a casa e fare la terapia medica”, in sostanza non c’è niente altro da fare,  si è sentito dire.  Ricordandosi che 10 anni prima era stato operato all’Annunziata di Cosenza per calcolosi della colecisti dal Prof. Bruno Nardo, ed avendo appreso che il noto professionista, esperto di chirurgia del fegato e dei trapianti, che si è formato al Policlinico Universitario del S. Orsola di Bologna,  era ritornato a fare il primario della Chirurgia Generale all’Annunziata, ha deciso di contattarlo.

Dopo l’incontro con il Professore ho capito che, nonostante il mio tumore fosse avanzato,  non ero ancora spacciato come mi era stato detto. Con uno spirito di squadra, e coinvolgendo vari professionisti dell’Annunziata, il Professore nel giro di pochissimi giorni mi ha sottoposto ad una batteria di esami, per studiare nei dettagli la sede precisa della trombosi neoplastica, sperando che nel frattempo non fosse progredita.  Dopo un consulto multidisciplinare si è stabilito che poteva essere operato asportando tumore e trombosi. Nella prima sala operatoria utile si è proceduto al delicato intervento. Al tavolo operatorio oltre al Prof. Bruno Nardo, la sua equipe composta di giovani e validi chirurghi (Dr Marco Doni, Dott.ssa Veronica Crocco, Dr Daniele Paglione). Preziosa la collaborazione dei colleghi anestesisti (Dott.ssa Anna Paternostro)  e degli infermieri.  In sala operatoria, prima di resecare il fegato, sono state condotte ulteriori valutazioni strumentali, tra cui una ecografia e una biopsia sul fegato residuo. A quel punto non vi erano più dubbi, si poteva procedere ad asportare il fegato malato e così,  con  calma e precisione, senza necessità di trasfusioni di sangue, dominando prima il tumore e poi pulendo i rami portali dalla trombosi neoplastica l’intervento è stato condotto a termine. Il paziente, risvegliato in sala operatoria, è stato riportato nel reparto non avendo necessità della terapia intensiva.

“Ho fame” e “mi voglio alzare” sono state le prime parole che ha detto il paziente al Professore Nardo, il giorno successivo. Dopo un decorso postoperatorio regolare, seguito dai medici ed infermieri della Chirurgia Generale Falcone, è pronto per tornare a casa, e nel ricordare quanto gli era stato detto nel suo viaggio della speranza, sorride e dice “meno male che ho incontrato medici e chirurghi eccellenti in Calabria che mi hanno ridato la speranza di vivere”.

 Nello spirito di gruppo che lo ha sempre contraddistinto, il nuovo Primario ha avviato collaborazioni multidisciplinari con i colleghi dei vari reparti dell’Ospedale Annunziata e con i colleghi del nuovo Corso di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria. Dobbiamo fare squadra,  è la parola d’ordine del Prof. Nardo, impegnato a contribuire, insieme a tutti gli altri validi medici dell’Ospedale e ricercatori dell’Università, a ridurre la migrazione sanitaria, obiettivo strategico dell’Azienda oltre che della Regione Calabria.

Come è noto,  il momento per la Sanità Calabrese è particolarmente difficile, tanto da indurre il neo Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto,  a metterla al centro del programma di Governo. Eppure La buona sanità,  che non ti aspetti in Calabria,  esiste e merita di essere valorizzata.

Equipe dell’Annunziata

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Sede Centro per limpiego CosenzaCOSENZA, 31 AGOSTO 2021 - Il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, interviene sulla problematica relativa al Centro per l’Impiego di Cosenza.

“È chiuso ormai da cinque mesi, per carenze strutturali, il Centro per l’Impiego di Cosenza, il più grande della Regione Calabria, con un bacino di competenza di oltre 300 mila abitanti, che serve ben 52 comuni. Non si può che esprimere solidarietà ai dipendenti che in questa fase stanno continuando a garantire i numerosi servizi da remoto con professionalità e dedizione.

Tale situazione incresciosa – afferma il presidente Iacucci – ricade soprattutto sui numerosi utenti e disoccupati che si rivolgono al Centro per l’impiego, unico punto di riferimento per gli adempimenti e le politiche attive.

La mancanza di una sede fisica comporta un’interruzione del servizio di sportello al pubblico, anche nel momento in cui, con l’attenuarsi della pandemia, sarebbe stato possibile ripristinare parzialmente il ricevimento dell’utenza”.

“Inoltre, conosco bene il potenziale del Centro per l’Impiego di Cosenza e l’importanza che riveste tale istituzione nel territorio, essendo stato fino a luglio del 2018 alle competenze della nostra Provincia.

Mi farò carico di interloquire, il prima possibile, con le varie istituzioni al fine di fornire – sostiene Franco Iacucci - una sede dignitosa in grado di assicurare l’immediata fruibilità alla numerosa utenza e a gratificare il lavoro instancabile e professionale di tutti i dipendenti che giornalmente garantiscono i servizi del Centro per l’Impiego di Cosenza”.

Qualche giorno fa è stato approvato il Piano regionale straordinario di Potenziamento dei Centri per l’impiego e delle Politiche attive del lavoro della Regione Calabria che mira a migliorare i servizi per l’impiego, sia in merito ad un incremento dell’organico in dotazione, sia per quanto riguarda l’ammodernamento delle sedi operative.

“A tal proposito – conclude il presidente della Provincia di Cosenza - si garantirà la massima vigilanza e collaborazione affinché il Piano di potenziamento venga realizzato in toto e senza ritardi, restituendo al territorio, nei tempi più rapidi, una nuova sede per il Centro per l’Impiego di Cosenza”.

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I Racconti

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