
Deve essere terribile il senso di solitudine di un padre che vede il proprio figliolo perdersi nei meandri bui della droga, che lo vede avviluppato sempre di più nelle spire di questo male che toglie dignità ed onestà, che lo vede ogni giorno più lontano da se e dalla famiglia.
Il dramma di una solitudine che sembra spezzarti il cuore, annullarti la mente, privarti delle coscienza.
Poi l’amore quello totale, universale, infinito ti indica la strada, quella che appare unica, in una società che è presa da mille falsi problemi, da una politica che privilegia e dimentica, da una chiesa lontana da questi problemi delle famiglie, una strada piena di rovi, di sassi, fortemente in salita e che forse non conduce da nessuna parte, ma che è l’unica che riesci a vedere.
Ed allora questo padre dopo un ennesimo e violento litigio con il figlio forse drogato e pusher alza il telefono e chiama la Polizia.
Una telefonata che evidenzia tutto il dramma di questa famiglia nella quale l’amore non è più una soluzione, nella quale il silenzio non produce effetti positivi, nella quale la speranza ha posto il posto della disperazione.
E dall’altro lato la sensibilità di un rappresentante dello stato magari avvezzo a problemi similari, ai drammi della droga.
E la pattuglia della squadra volante, arriva a casa, calma genitore e figlio, procede ad una perquisizione, trova sotto il letto del ragazzo sedicenne 12 grammi di marijuana (pari a circa sedici dosi) suddivisi in diversi involucri e un bilancino di precisione.
Un salto in Questura ,la scoperta che il ragazzo ha anche sottratto oro dalla sua abitazione probabilmente allo scopo di recuperare un po’ di denaro per finanziare il suo “vizietto”.
Poi il ritorno a casa. Il giovane sedicenne affidato al padre. Sicuramente con negli occhi più intenso un possibile futuro di privazione della libertà, forse di abiezione totale, se non di morte. Certamente con la consapevolezza che solo la famiglia ,oggi e domani, può essere lo scoglio al quale attaccarsi per evitare di essere portati via dal male, dalla droga.
Questa volta si tratta del 1° premio del Premio Internazionale GueCi.
Ecco il verbale della Giuria e la valutazione finale delle opere partecipanti al Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l’inverno" 2012‐2013
Indetto e organizzato dall'Associazione Culturale GueCi con il Patrocinio del Comune di Rende
Le Giurie del Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l’inverno" 2012‐2013 così composte:
Giuria Lettori: Annalaura Cittadino jr. Dott. Francesco De Santo, Sonia Filippelli. Alessandra Gentile,Serena Greco, Giulia Carmela Montalto, Anna Trombino, Zaira Turano.
Giuria Critici:
Presidente Premio Anna Laura Cittadino ( presidente Ass.ne GueCi ‐scrittrice poetessa)
Presidente di Giuria Michela Zanarella (giornalista –recensionista‐ scrittrice poetessa)
Membri Giuria Dott.ssa Anna Canè ( bibliotecaria) Dott. Giuseppe Lorin (giornalista‐è attore ) Dott.ssa Giusy Mosca (giornalista‐scenografa)
Nelle varie fasi di esame delle opere il Presidente del Premio e la Giuria Lettori avevano proceduto a preventive valutazioni di merito al fine di una preselezione degli elaborati propedeutica al giudizio finale. La Commissione ha valutato le opere in base ai seguenti canoni:
1. Rispondenza ai requisiti previsti dal bando di concorso
2. Tematica del contenuto
3. Elaborazione del contenuto
4. Originalità del contenuto
5. Efficacia del messaggio ed emozioni suscitate
6. Stile .
La preselezione ispirata ai citati canoni si è concretizzata nell'individuazione di una griglia di 45 Autori Finalisti su 630 Autori partecipanti.
In seconda fase di esame della valutazione delle opere la Giuria Critici in base ai requisiti sopra citati e tenendo conto della valutazione in fase finale della Giuria Lettori ha così decretato:
1° Premio Il respiro del mare –Sergio Ruggiero (Editore Mannarino)
2° Premio Questo uomo nuovo ‐Marianna Rombaldi (Aletti Editore)
3° Premio Il compito di Clara –Alessandro Faino ( Leone Editore)
Premio Speciale Giuria Critici Virginia‐ Claudia Ryan (Leone Editore)
Premio Speciale Giuria Lettori Niente di magico tranne l’amore –Giada Del Greco (edizioni DrawUp) Premio Speciale Presidente Lo chiamarono Jehsua‐ Carlo Forni Niccolai Gamba (Kimerik) Premio Speciale Profumo d’ Autrice (Targa Autieri) Mi si è fermato il cuore‐ Chamed ( Leone Editore)
Premio Speciale d’ Autore ( Opera pittorica di Rita Mantuano) Amo la vita (Storia di un malato di SLA)‐ Giacomo Guglielmelli (Comet Editor Press)
Premio Cultura Leone Editore Premio Speciale fuori concorso. Niente so, niente ho visto‐Angelo De Simone (Casa editrice Cleos)
Menzione d’ Onore (in ordine alfabetico per Autore)
Rosso –Mario Aloe (Albatros) Email a quattro zampe‐Gianna Botti (Altro mondo editore) Il custode del ponte – Emilio Brancadoro ( Davide Zedda Editore) Gocce d’amore (ovvero la malinconia del successo) Antonino Crisafi (KimeriK Storie e magie della costa‐Brunello Gentile (Porto turistico di Jesolo) Il sangue dei miserabili‐ Giuseppe Iannarelli (Aletti Editore) Il quadro. Il coraggio di credere‐ Graziella Idà (Calabria Letteraria Editrice) Il buio La luce L’amore –Rosaria Minosa (Albatros) Elia, mia cara. (Il bruco e la farfalla)‐ Saverio M. Pagliuso (Falco Editore) Due solitudini un destino –Paolo Pagnotta (Aletti editore) Lettere mai lette‐ Susanna Polimanti (Kimerik) Fornarino‐ La voce di Dioniso ‐ Diego Vian (Edizioni Granviale La culla di Giuda‐ Alessandro Vizzino (edizioni DrawUp)
Menzione Speciale
(in ordine alfabetico per Autore) L’enigma del Messia‐ Giuseppe Barcellona ( Edizioni La Zisa) Io, oltre il dolore‐ Anna Maria Borella (Davide Zedda Editore) Le anime volano via –Marco Bovo (Leone Editore Vintage caffè‐ Filippo Caira (Luigi Pellegrini Editore) Calabria with love –Gianni Callari ( iUniverse) Le tre corone –Antonio Calcagno (La mongolfiera) Lo spettacolo deve continuare‐ Debora Carcea (Edizioni Eracle) Nel nostro anno ( Il racconto di un’epoca) Francesco Caroli (Schena Editore) Resta con noi – Celeste (FC) L’uomo che salvò la vita al Duce‐ Roberto Ciai (Leone editore) L’ ostacolo‐ Artemisia Giuliani (libero di scrivere edizioni) Lettera a Dino‐Shanna Serena Guarino ( Marco Del Bucchia Editore ) Le ancelle degli oracoli(Simelilor illusion‐ Gianni Maltese (Albatros) Opus de Hominibus‐ Mauro Montacchiesi (Il Convivio) La casa di Moda‐ Raffaele Montefusco (Apollo Edizioni) Frammenti‐Domenico Nava (il mio libro.it L’orizzonte delle possibilità‐ Laura Pavia (Pilgrim Edizioni Sotto la croce del Sud –Vittoria Addari Petrucci (ProMissione Africa‐Mozambico) Prima del dopo –Benito Ruggiero (Edizioni Positano news) Storie vere di vita vissuta‐Vittorio Sartarelli (il mio libro.it Non è colpa mia – Andrea Schinardi ( Davide Zedda Editore) Io sono amore‐ Maria Cristina Sermanni (Edizioni Creativa) Erpin e il suo cane Lilli sull’isola della gioia‐ Alba Silva (Montedit) Il dramma delle donne che hanno amato‐ Ileana Tudor (Massetti Rodella Editori)
La guerra è per un posto di lavoro. Un posto di lavoro da insegnante. Un posto per il quale occorre avere una speciale abilitazione. Occorre partecipare ad un Tirocinio di formazione attiva (Tfa) e superare gli esami finali.
Il ministro Francesco Profumo preso atto che in Italia ci sono persone che da almeno 3 anni operano nel mondo della scuola e prestano almeno 6 mesi con un decreto ha inteso prevedere specifici Tfa per chi dal 1999 e fino al 2011, possono vantare un servizio di tre anni di supplenze, da un minimo di 180 giorni l’uno.
Bene, direte voi! Dove sta il problema?
Ed eccola. Il problema sta nella reazione posta in essere da chi frequenta gli attuali Tfa che si dichiarano contrari alla sanatoria proposta dal Ministro. Una sanatoria che toglierebbe loro posti di lavoro! Loro hanno dovuto pagare 2300 euro e perfino( si fa per dire) i costi dei libri.
Sono 20 mila e per frequentare i corsi hanno dovuto sostenere 3 esami
Anche in Calabria i 470 frequentatori del Tfa della Unical chiedono a La Torre di prendere posizione contro questa ipotesi di Tfa speciale.
Ma perché l’Unical? Semplice perché l’ Unical ha incassato più di un milione di euro.
Insomma se un qualsiasi ministro può aprire corsi Tfa speciali viene meno il “diritto” al posto connesso con i Tfa universitari!