Scrive Vincenzo Lazzaroli:
“La Biblioteca, nell’immaginario collettivo, è un luogo del cuore, un ambiente nel quale ognuno di noi può ritrovare emozioni, sensazioni, silenzi e riflessioni che guardano al nostro mondo interiore.
Un luogo, dunque, dove si incontrano le generazioni, dove si ritrovano i pensieri e le idee del nostro passato.
In Biblioteca si osserva il silenzio, si rispettano le regole, si condividono i saperi, si fanno nuove scoperte personali, ci si confronta con sé stessi e il mondo circostante… in una parola, si guadagnano i valori della civiltà.
Non sono rari gli esempi di Biblioteche che, pur continuando a svolgere il compito di Forzieri della cultura e del sapere, si sono contaminate con altre attività culturali molto affini, votate molto spesso ai giovani e al loro bisogno di socialità e crescita.
E noi proprio questo avremmo auspicato per la storica Biblioteca di Amantea, la cui apertura avevamo salutato con molto entusiasmo lo scorso anno; speravamo che la Biblioteca sarebbe diventata realmente quel luogo culturale, fonte di stimolo per l’intera Comunità e soprattutto per le giovani leve di questa città.
Quello che, però, in questi gg abbiamo registrato è un risultato di tutt’altro tenore, ahinoi!!
La Biblioteca è come se fosse implosa, mai davvero decollata e attiva.
A conti fatti, questa Biblioteca non ha mai realmente funzionato, non ha mai nemmeno avuto uno scaffale dove riporre i libri, catalogarli e renderli disponibili ad un eventuale pubblico.
Sulla porta d'ingresso è affisso permanentemente un vecchio e scolorito avviso che contempla gli orari invernali.
Dopo più di un anno gli scaffali mancano e, attualmente, ci è stato riferito, siano ancora in “fase” di ordinazione. Nella sostanza, la biblioteca comunale è una stanza ricavata nella struttura del Campus Temesa, che dovrebbe rappresentare la casa della cultura, con i libri abbandonati per terra a marcire, un piccolo banchetto scolastico e null'altro.
La domanda, dunque, nasce spontanea: che fine ha fatto il progetto culturale alla base del quale era stata posta l’apertura della Biblioteca?
Anzi, per meglio dire, è mai esistito un progetto di tal genere?
A noi sembra proprio di no e, si sa, senza progettualità, senza obiettivi, senza una strada tracciata nessuna iniziativa ha speranza di sopravvivere a sé stessa!!
Per rilanciare la fruibilità’ della nostra biblioteca, lo scorso anno, avremmo potuto richiedere un sostegno finanziario partecipando al bando della regione Calabria “Programma a sostegno al sistema bibliotecario calabrese per il 2018”, finanziato con fondi del Piano di Azione e Coesione (P.A.C. 2014/2020 AZIONE 6.7.1); perché NON è stato fatto??
Purtroppo, è triste doverlo ammettere, la Biblioteca è l’ennesima “promessa” non mantenuta di un’Amministrazione che non ha idee e proposte vere; ciò è verità storica!!
A più di un mese dall’apertura delle scuole, la situazione della Biblioteca grida allo scandalo; ai nostri concittadini non possiamo augurare che, per primi, questi nostri Amministratori tornino a studiare e a interrogarsi, andando a leggere (in qualche Biblioteca seria ed aperta) un libro con qualche esempio di buona Amministrazione, prima di tornare a candidarsi per la guida di una città con una storia e tradizione culturale come la nostra!!
Ancora una volta, mi spiace confermarlo, i cittadini di Amantea sono stati “traditi” dalle false promesse dall’attuale amministrazione Comunale di Amantea!!
Vincenzo Lazzaroli