Riceviamo e pubblichiamo:
Tempo fa grazie alla presenza di scavatori di frodo è stato messo in luce in località Imbelli un edificio templare avente le dimensioni di 29,20 x 9,75 del tipo privo di peristasi diffuso in Magna Grecia e Sicilia in epoca arcaica.
Questo tempio ha la caratteristica di essere orientato a sud , costruito in pietra e di essere scompartito in quattro ambienti posti in successione lungo l’asse maggiore.
La costruzione del tempio, dice Gioacchino Francesco La Torre trova edifici affini in quello di Timpone della Motta di Francavilla marittima dedicato alla Dea Atena.
I materiali recuperati (al netto di quelli trafugati dai tombaroli) sono stati molto numerosi ed attestano la presenza di prodotti indigenti. Armi ed utensili in ferro,ornamento personali in bronzo, ambra, osso ed argento.
Accanto a questo si riscontra un vasto repertorio vascolare tipico di un centro colonico caratterizzato da un vasto campionario di forme acrome, interamente o parzialmente verniciate e con decorazione a fasce, omogenee per caratteristiche tecniche e fattura.
Proprio da queste considerazioni relative ad un centro colonico, la supposizione che, nella zona che sale da Imbelli verso Cozzo Piano Grande, sia esistito ben altro che il solo tempio di Imbelli finora scoperto.
Ed infatti anche io ho trovato i resti di un altro tempio ancora tutto da portare alla luce.
Prima ancora che i tombaroli ne facciano strage.
So di non essere l’unico ad avere visto questi resti e proprio per questo sollecito l’amministrazione comunale e la soprintendenza a fare le opportune scelte operative.
E questo non vale certamente per la sola collina di Imbelli!!!!
Lettera firmata
Foto G.G. gennaio 2017