Ci sembra opportuno “giocare” con la storia del libro di Levi( e del film di Rosi) Cristo si è fermato ad Eboli, perché esemplificativa della storia del Savuto e del suo ponte.
Anzi ci piace ricordare la frase di Gian Maria Volontè, quando si chiede “ C'è da chiedersi perchè i contadini vedono nei Briganti i loro eroi: perchè con il brigantaggio la civiltà contadina difendeva la propria natura contro quell'altra civiltà (lo Stato) che le sta contro e che senza comprenderla eternamente la assoggetta”.
Uno Stato che spende miliardi di euro per le “grandi opere” ma dimentica il ponte sul Savuto crollato da ormai molti anni quando questa opera diventa sempre più importante per il rischio di isolamento della Calabria dovuto alla SS18 sempre più “invasa” dal mare.
E’ di stamattina la notizia che la proposta di finanziamento di 6 milioni di euro non avrebbe mai realmente visto luce e comunque che la linea di finanziamento richiesta al CIPE si sarebbe sterilizzata giungendo prima a 3 milioni ed infine a soli 1,5 milioni di euro
Una farsa della politica regionale e nazionale
Proprio per porre fine a questa farsa lunedi 23-03 -2015 dalle ore 10,si terrà l' ennesima manifestazione presso piazzale del' Hotel Ristorante il Torrione sito sulla SS18 , in prossimità' dei semafori di Campora. Saranno presenti i sindaci del comprensorio con la fascia tricolore e tv locali.
La manifestazione è organizzata dal comitato" ricostruiamo il ponte Savuto" .
Lo scopo è sollecitare le autorità competenti ad' affrontare con serietà e avviare a soluzione il problema della viabilità , della statale 18 e la ricostruzione del ponte Savuto .
Si vuole sapere a che punto è la progettazione.
E si vuole sapere se esistono ancora i finanziamenti di cui è stata data assicurazione
La cittadinanza è a partecipare.
La chiusura al traffico del ponte è avvenuta nel lontano 2006
Poi il crollo totale nel 2008 che sta provocando enormi disagi a tutta la fascia tirrenica catanzarese e cosentina, ma in modo particolare alle cittadine di Nocera, Amantea, Cleto, Aiello, Serra Aiello, San Pietro in Amantea, San Mango, Falerna.
Il rischio come detto è che nell'ipotesi di una interruzione della viabilità sulla SS18, peraltro già danneggiata più volte dalle forti mareggiate, mezza calabria resterebbe isolata , sarebbero irraggiungibili l’aeroporto, gli ospedali , gli uffici pubblici, fallirebbero centinaia di aziende agricole, pastorizie e commerciali.
La questione ormai si prolunga vergognosamente da oltre 9 anni e sta portando a credere come abbiamo ricordato che gli eroi siano i briganti( ove mai la calabria ne avesse ancora) ma non lo Stato e la Politica
Appuntamento allora a domani 23 marzo ore 10.00 a Campora SG