Scrive Francesca Menichino del M5S
“Mi rivolgo ai cittadini per raccontare l’ultimo consiglio comunale tenutosi il 12 agosto. Sono pochi i cittadini che frequentano l’aula ed io chiedo, non mi stancherò di farlo, la partecipazione, l’ascolto ed anche il giudizio critico. Tanti gli argomenti, tutti importantissimi e collegati all’atto fondamentale che era, insieme all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, l’approvazione del bilancio di previsione. Nei prossimi comunicati cureremo aspetti specifici meritevoli di apposita trattazione, come il punto 11 relativo all’incarico di collaborazione affidato all’ addetto stampa al quale vengono concessi “rimborsi” che riteniamo non dovuti, anche se l’assessore Tempo e la dott.ssa Mercuri hanno dichiarato di non esserne al corrente, ma l’addetto stampa che era presente ha confermato di ricevere i rimborsi. Come sempre accade anche questo consiglio è stato caratterizzato dal mancato rispetto delle regole: dodici punti fissati senza nessuna programmazione, senza che si riunisca mai la conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori. I punti più importanti all’ordine del giorno erano due: il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio di previsione, i due strumenti con i quali si programma la vita vera, concreta di una città e di chi vi abita, sia per quanto riguarda le decisioni sul suo territorio e la sua funzionalità, sia per quanto riguarda i soldi dei cittadini, come spenderli, a quali obiettivi destinarli e come investirli nell’ottica dell’esercizio di un’attività amministrativa che produca benessere per la collettività. In realtà da un punto di vista procedurale nessuno dei due punti poteva essere trattato perché non erano stati rispettati i 60 giorni prescritti dalla legge per le osservazioni dei cittadini al piano delle opere, e quindi non sarebbe stato possibile procedere ad approvazione del Piano e di conseguenza non sarebbe stato possibile nemmeno approvare il Bilancio di Previsione senza il Piano delle Opere , che del bilancio costituisce parte integrante.Ma ciò che manca nel nostro Comune al di là degli aspetti procedurali è radicalmente la programmazione e quando si arriva in Consiglio o anche prima in Commissione tutto è già deciso e non c’è spazio per fare valutazioni, per confrontarsi sulle scelte. Tutto è blindato e la cosa più inaccettabile è che le scelte, senza alcuna trasparenza, vengono fatte con la collaborazione determinante di chi ormai in pensione, l’ex ragioniere, non rinuncia alla propria presenza illegittima in Comune. Così continua a vivere il nostro Comune: nella illegittimità consapevole e dichiarata ed è per questo che abbiamo lasciato l’aula prima della conclusione, mentre si stava per approvare un bilancio pur essendo emerso nell’analisi della nostra eccezione (che alleghiamo) che non erano stati rispettati i termini del deposito degli atti. Unica consolazione è che abbiamo ottenuto il voto favorevole di tutto il consiglio su due importanti emendamenti votate all’unanimità: l’impegno formale per la lotta all’evasione fiscale e la calendarizzazione entro i prossimi tre consigli delle modifiche necessarie a rendere possibile la regolare ripresa video dei consigli”.