E’ di tutta evidenza come la Pubblica Amministrazione ormai affronti con decisione e capacità il problema della stabilità degli immobili abitati.
La vita è una cosa sacra e non si può scherzare
Per esempio i controlli della stabilità delle scuole sono ormai una certezza ed i risultati si vedono. Eccome se si vedono.
Tutti i comuni ormai chiedono soldi per migliorare la stabilità dei plessi scolastici.
E questo positivo fenomeno si estende anche alle abitazioni private.
Amantea è un esempio felice.
Prova ne siano le demolizioni delle vecchie case del centro storico, demolizioni fatte a spese di tutti e non soltanto dei cittadini che ne sono stati legittimi proprietari.
Un’opera questa che non è stata ancora completata.
Anzi. Il centro storico è , come si dice in dialetto, “una fracoma”.
Ci sono decine e decine di manufatti che teoricamente potrebbero essere ripresi ma di cui nessuno si cura.
E così secondo la amara medicina somministrata dal nostro comune sono destinati ad essere demoliti.
Ci aspetta così un centro storico diverso. Molto diverso se continueranno le demolizioni.
Od un centro storico di fatto ancora più disabitato ed ancora meno percorribile.
Dalle demolizioni ancora in corso ci si aspetta, infatti che, almeno, le antiche vie del centro storico ridiventino agibili.
Ma la prova maggiore è nella attenzione che il comune sta dando alle case di corso Umberto primo, quelle che, ormai, da tempo presentano profonde fenditure e lesioni e che all’occhio del passante appaiono ,come, prossime a crollare.
Una è stata, infatti, demolita.
Da qualche tempo ed anche recentemente, sono stati eseguiti appositi sondaggi dai quali è risultata la presenza di acqua e di fogna in profondità.
Perdite che impongono ulteriori profonde attenzioni.
Anche recentemente è stata accertata la presenza di acqua a 9 metri di profondità nel sopportico piazza.
Non è dato sapere, invece, a quale profondità sia l’acqua nel piezometro di monitoraggio, capace di dare indicazioni sulla falda, esistente proprio in corso Umberto antistante la casa fatta crollare dal comune(Prima foto)..
Non è dato nemmeno di sapere se l’acqua di falda sia acqua potabile od inquinata da colibatteri e da coli fecali
Una verità assolutamente necessari e che da sola basterebbe a far capire molto cose. Già ma chi vuole le verità?
Però è in corso una approfondita indagine sui fabbricati.
Agli stessi fabbricati sono in corso di apposizione vetrini(vedi foto) atti a segnalare ulteriori lesioni e movimenti e la loro intensità ed il loro orientamento.
Non solo, ma si provvederà ad operare la misurazione di tutti i muri delle case componenti la stecca di manufatti ad ovest di Corso Umberto Primo.
Appena noti tali elementi si provvederà a valutare la stabilità dei manufatti secondo gli attuali parametri di sicurezza.
Ed esiste, purtroppo, il rischio concreto che essi vengano dichiarati inagibili.
Sarebbe una brutta notizia.
La piazza continuerebbe a perdere ancora abitanti e si avvierebbe a restare semidisabitata.
Eppure Amantea non è Romagnano al Monte.
Il nostro centro storico ha una splendida vista sul mare, ha il mare a 500 metri di distanza, potrebbe essere un luogo per artisti….. ma ci vuole una amministrazione che lo ami!