Preg.mo sig Commissario Emanuela Greco, la Piazza è quel pugno di case poste lungo Corso Umberto Primo, la strada urbana che va da dal Municipio fino a poco oltre Piazza Santa Croce.
Qualcuna di queste case è caduta e si vede ancora la brutta ferita rappresentata dal crollo di un vecchio manufatto dove un tempo era allocata la Posta.
Il manufatto cadde per colpa delle perdite della rete idrica e fognaria.
Ed anche perché nel tempo Amantea ha dimenticato che se non si allontanano correttamente le acque piovane queste si infilano nel terreno sottostante indebolendo le fondamenta delle case.
Le prove di questa situazione sono fisiche ed ancora oggi evidenti.
La stecca di case lato ovest di Corso Umberto è vistosamente fratturata.
La foto ne mostra un esempio palese.
Purtuttavia sembra che l’ufficio della protezione civile di Cosenza abbia escluso la necessità dello sgombero delle abitazioni compromesse ma a condizione che si eseguano gli interventi suggeriti.
Tra questi :
-la realizzazione di opere di regimazione delle acque meteoriche che dovranno esser convogliate al di fuori del corpo di frana.
In sostanza si da atto che quelle esistenti non sono affatto idonee alla bisogna, anche perché quasi mai manutenzionate.
Si tratta di una grave omissione dell’amministrazione comunale in testa alla quale restano tutte le responsabilità.
-la realizzazione di opere di drenaggio sotterranee per il controllo delle acque di infiltrazione e delle acque di falda.
Anche in questo caso si impone che il canalone a monte sia manutenzionato e le acque avviate verso il fiume e verso il canale cd Delle monache.
Ovviamente occorrono urgenti controlli.
-la verifica delle reti idriche e fognarie presenti nell’area di frana e/o procedere alla loro sostituzione con tubazioni capaci di assorbire sforzi tensionali.
Si tratta di una ripetizione di una vecchia disposizione che imponeva la realizzazione di un canale a vista destinato a contenere tutte le reti.
-la realizzazione di interventi di rifacimento della pavimentazione stradale su Corso Umberto primo, Via Nazionale, Via Sopportico e sulle altre strade che interessano il corpo di frana, al fine di evitare infiltrazioni di acque meteoriche nel sottosuolo.
-la realizzazione di un adeguato intervento strutturale per il risanamento idrogeologico ed ambientale dell’intera area di frana.
-la estensione del monitoraggio inclino metrico e piezometrico a tutta l’area interessata dal fenomeno franoso considerata la densità abitativa della zona.
-la realizzazione di un sistema di monitoraggio strumentale real-time procedere ad effettuare una verifica strutturale sugli edifici interessati da un quadro fessurativo significativo.
Tra le altre cose l’ufficio di protezione civile ha ricordato la pavimentazione :
-Di Corso Umberto Primo è costituita da massicciata di ciottoli mista a lastre di tipo porfido;
-di Sopportico Piazza è costituita da cemento attualmente fratturato e dissestato;
-di Via Nazionale è costituita da un manto di asfalto con segni di danneggiamento in più parti.
E che tale realtà favorisce la infiltrazione nel sottosuolo delle acque meteoriche che alimentando la falda sotterranea provocano un aggravamento dello stato geomorfologico dell’area.
In sostanza la Piazza non è moribonda ma sicuramente non sta bene ed ha bisogno di attente e durature cure.
Non sarebbe male aprire tutti i pozzetti e pulire tutti i canali espungendo le acque che vi permangono.
E non sarebbe male nemmeno avvertire con parole semplici gli abitanti del quartiere sulla gravità della situazione franosa e sulle cautele da osservare.
Non vogliamo scaricare su di Lei tutti i guai di questo paese ma solo ricordargliene qualcuno.
Usi la sua autorità per ricordare all’Ufficio della protezione civile che Amantea ha bisogno di finanziamenti tratti dai fondi POR.
Se dovessero cadere queste case si perderebbe una parte della nostra storia.
Quella parte di storia che il centro storico esprime e rappresenta.
Quel centro storico che la invitiamo a visitare .
Grazie